Lamezia, presentazione del saggio di Marinella Vitale “In viaggio con Dante” al Chiostro Caffè Letterario

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Lamezia Terme - Un omaggio al Sommo Poeta per ricordarlo nel VII centenario dalla sua nascita, quello regalato da Marinella Vitale attraverso il suo nuovo  saggio “In viaggio con Dante” Grafiché Editore, presentato al Chiostro Caffè Letterario insieme alla rappresentante della casa editrice Nella Vitale, al professor Italo Leone curatore della prefazione, e al direttore del Sistema Bibliotecario Lametino Giacinto Gaetano, in un evento animato dalle performance della violinista Valentina Fazio.

In un momento in cui le iniziative sul poeta della Commedia sono effettivamente all’ordine del giorno, l’opera di Vitale si distingue non soltanto per la puntuale aderenza al testo nella lezione della critica ufficiale, ma anche per l’attitudine singolare, già dimostrata nel lavoro precedente, a legare poesia e attualità, illuminando l’opera più significativa della Letteratura italiana di richiami storici che ci rimandano a temi del presente. Il libro nasce anche questa volta da una serie di 15 post comparsi sul profilo facebook dell’autrice fra il 13 gennaio e il 18 maggio 2021 in cui Vitale, grazie alla propria esperienza pluridecennale di docente, condivideva con i suoi amici e lettori delle piccole perle sulla poetica dantesca. Fra questi Italo Leone il quale, parlando del libro, dice oggi: “Anche noi, guidati da Marinella, abbiamo fatto un viaggio nelle nostre coscienze, in una umanità depressa, in una natura depredata. Proprio come Dante – esiliato nel 1301 per motivi politici, sradicato e senza patria – siamo stati deprivati degli affetti, limitati negli spostamenti, ci siamo interrogati sulla Storia, comprendendo di non sapere abbastanza del nostro futuro”. Quindi un richiamo all’orizzonte cristiano in cui la Commedia è immersa, tema già toccato da Gaetano che, fra le altre molteplici fonti citate durante la presentazione, cita Papa Francesco, il quale definisce l’Opera dantesca “un vero Pellegrinaggio, paradigma di ogni autentico viaggio per giungere ad una nuova condizione d’armonia, di pace, di felicità”.

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L’autrice sceglie, fra i molti percorsi possibili da illustrare traendo dall’opera segni del presente, quello sulla violenza di genere: cita quindi, dal V Canto dell’Inferno, Francesca, simbolo di delitto d’onore – reato in Italia solo dal 1981 – che rappresenta anche la prima donna della Letteratura Italiana ad essere scelta come protagonista parlante in un’opera di poesia; poi, nel V del Purgatorio, Pia de’ Tolomei, figura lieve ed eterea, anche lei uccisa dal marito, e per motivi futili, in un vero e proprio femminicidio; quindi, nel Paradiso, Piaccarda Donati, “vergine sorella” del guelfo nero Corso Donati, che presi i voti come Clarissa fu rapita dal fratello per farle contrarre matrimonio forzato con un suo compagno d’armi. Un percorso affascinante che rappresenta la semplice anticipazione di un saggio che, secondo Vitale, “racconta una storia che è la nostra storia, quella dell’uomo, che nella sua fragilità cerca la sua strada, attraverso la selva oscura che stiamo toccando con mano”.

Giulia De Sensi

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