Lamezia, prosegue ‘progetto alla legalità’: attività di orientamento con Carabinieri al Liceo 'Galilei'

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Lamezia Terme – Il 13 marzo il Liceo Scientifico Galilei di Lamezia ha aperto di nuovo le porte all’ Arma dei Carabinieri nell’ambito delle attività sull’orientamento. La Compagnia carabinieri di Lamezia Terme, nell’ambito delle attività inquadrate nel “progetto alla legalità”, ha svolto una presentazione, destinate alle classi quarte e quinte  del liceo, sulle possibilità di reclutamento e sui percorsi professionali che possono essere intrapresi all’interno dell’Arma dei Carabinieri. È stata fatta una presentazione sui compiti istituzionali dell’Arma e su quello che i carabinieri, dal 1814 ad oggi, sono chiamati ad affrontare: tutela delle Istituzione e della popolazione. Sono stati illustrati i vari istituti di formazione con le progressioni di carriera, suddivise per ruoli e gradi. L’empatia che si è instaurata tra i ragazzi e i relatori è stata pressoché immediata. Il fine di questa conferenza, che era quello di avvicinare i ragazzi, prossimi alla scelta del futuro corso di studi, al mondo delle Forze dell’Ordine affinché si potesse valutare l’ottima possibilità offerta dalle stesse, è stato pienamente raggiunto. Sono stati illustrati i vari obblighi morali e civili di chi intraprende questa strada e particolare attenzione è stata dedicata a soddisfare ogni curiosità dei ragazzi che sono stati infatti spinti a un dialogo e a un confronto di idee non solo con i relatori, ma anche tra di loro. I rappresentanti dell’Arma hanno saputo rispondere ad ogni domanda in modo esaustivo ed immediato. Successivamente è stato affrontato il perché di chi, nonostante subisca delle angherie, mosso dalla paura, non denunci il torto subito.

Qui il Magg. Christian Bruscia ha fatto un intervento molto mirato ed ha fatto comprendere quanti modi di denunciare, anche velati, siano a disposizione di ogni cittadino e di come i carabinieri riescono a comprendere le problematiche di ogni cittadino; tutto questo è il frutto del modello di prossimità espresso dall’Arma dei carabinieri. A supporto di questo suo intervento è stato mostrato un video, “Piccole cose di valore non quantificabile”, in cui una donna raccontava la violenza subita, senza “parlarne” in modo reale, raccontava infatti di aver subito un furto di sogni, tra cui l’amore. Dietro queste parole il carabiniere era riuscito a leggere fra le righe del racconto della signora e a comprendere quale fosse il vero reato denunciato e della necessità di esprimere comprensione e vicinanza nei confronti della vittima. L’impatto emotivo sui ragazzi è stato forte. Il video conclusivo che è seguito a questo ha mostrato i Carabinieri nei vari campi d’azione: dalle attività di controllo del territorio, ordine pubblico, concorso alle attività di protezione civile fino alla partecipazione di operazioni internazionali di mantenimento della pace. Per i ragazzi è stato chiaro qual è il compito svolto dall’Arma e di come i carabinieri, nella quotidianità, svolgono la loro missione nell'interesse dello Stato e della popolazione. Possono arrestare o fermare chi commette reati, come ad esempio chi ruba o chi fa violenza a un'altra persona, sempre in applicazione della legge e con l'autorizzazione o il controllo del Giudice, ma il cuore del loro lavoro è aiutare e difendere con lealtà e moralità. La scelta di intraprendere il cammino va quindi fatta con la testa e con il cuore e diventa scelta di vita e per la vita.

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