Lamezia: recital “Briganti” il 17 al Grandinetti, il plauso dell’associazione “...dei 40 martiri”

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Lamezia Terme - L’associazione “... dei 40 martiri” plaude all’iniziativa culturale che si terrà il 17 luglio prossimo al teatro Grandinetti di Lamezia Terme: il recital “Briganti - Ultimo giorno di vita della banda Bazzarini di Sambiase 1867”, liberamente tratto dalle numerose pubblicazioni dello storico Giuseppe Ruberto. .

L’iniziativa “rende merito - scrivono dall’associazione - al nostro socio e grande studioso di storia locale che, dopo anni di Ricerca (dal 1996 al 2010), presso l’Archivio di Stato di Roma, l’Archivio di Stato di Catanzaro e della Sez. di Lamezia Terme, l’Archivio Storico dell’ex Comune di Sambiase, l’Archivio parrocchiale di San Pancrazio custodito dai frati minimi di San Francesco, pubblicò la storia del Brigante Antonio Gallo detto “u Bazzarininu”  e della sua banda detta “a Macrina”.

“Anni di ricerca, - aggiungono - di studio e di non facile interpretazione delle antiche calligrafie ottocentesche su oltre mille pagine ingiallite dal tempo,  analisi di dati e verifiche incrociate, hanno portato il nostro Giuseppe Ruberto a quella esclusiva pubblicazione distribuita in cinque puntate sulla rivista citata dal num 187 del novembre 2010 al numero 191 dell’aprile 2011, ripresa in numerosi siti web di storia locale del lametino (Sambiase, Gizzeria, Falerna, Nocera)”. 

“In prossimità di questo evento culturale, - proseguono - ci sembra giusto evidenziare e valorizzare il lungo e certosino lavoro del nostro Giuseppe che, oltre al suo valore intrinseco, oggi si fa lievito e base di una nuova produzione culturale, contribuendo così a conservare ed affermare l’identità storica del nostro territorio”.

“E’ per noi gradita questa occasione per preannunciare la prossima uscita editoriale dell’intera storia “du Bazzarinu e da Macrina” a firma del nostro Giuseppe Ruberto che, come Associazione “... dei 40 Martiri”, continueremo a sostenere ed incoraggiare affinché - concludono - la storia della nostra terra divenga patrimonio diffuso e segno identitario della nostra Comunità”.  

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