Lamezia Terme – “Memorie di affetti e valori di un tempo, di un passato segnato dai grandi eventi della storia e dalle dinamiche semplici del quotidiano. Nelle ricette di una volta e nella cura profusa nella loro preparazione, il simbolo di un tempo in cui ci si prendeva cura, gli uni degli altri, della terra, della propria comunità”. Di questi temi parla il libro di Michela Cimmino “Di tuberose, fresie e gelsomini... di giuggiole e cannella”, presentato sabato 7 maggio al Circolo di Riunione, nell’ambito delle attività culturali e ricreative del sodalizio.
“Leggendo le pagine di Michela Cimmino, ci trasferiamo con l’immaginazione in quel mondo, in quel tempo segnato da sentimenti autentici, da grandi valori e grandi passioni”, ha sottolineato la professoressa Luciana Parlati nella sua magistrale introduzione evidenziando come “nel libro di Michela, il cibo è emblema di convivialità, di ricerca di un tempo passato, è lo spunto per allargare lo sguardo ai temi della società, della politica, della famiglia, il tutto raccontato con uno stile semplice e coinvolgente. Risalta poi l’unione tra Calabria e Campania, un tratto fortemente presente nella vita e nella personalità di Michela Cimmino”.
Sollecitata dalle domande, Michela Cimmino ha condotto i soci del circolo nel “background” delle pagine del suo libro, da lei definito una “debolezza letteraria, perché mai avrei pensato di mettere per iscritto ricordi e pensieri che fanno parte della mia vita”. "Un libro - ha raccontato la professoressa Cimmino - che nasce da una richiesta, quella di mia figlia, fuori Calabria per ragioni di studio come tante ragazze e tanti ragazzi calabresi: “scrivimi le ricette di famiglia su un quadernino per poterle fare anche qui, a Roma”. Ogni volta che la mano stringeva la penna, ogni ricetta era solo il punto di partenza per un viaggio da Napoli fino alla Sicilia passando per la nostra terra di Calabria, dai maestosi monti della Sila alle vedute di Tropea e Capo Vaticano. Un libro che, partendo dai ricordi e dalle ricette, parla di Calabria, di politica, di ambiente e sostenibilità. Temi che ritornano in questo frangente drammatico della storia, in cui abbiamo più che mai bisogno di umanità e pace”.
Il libro, scritto insieme a Maria Teresa Di Benedetto, vanta la prefazione dell’assessore alla cultura del Comune di Lamezia Giorgia Gargano, i contributi dei docenti Franco Cimino e Francesco Polopoli, del giornalista Salvatore D’Elia. La serata, introdotta dal saluto del presidente del circolo Paolo Palaia, è stata intervallata dalla lettura di alcune pagine del libro di Michela Cimmino da parte di Lucina Parlati, Rosetta Vecchi ed Eleonora Sirianni.
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