Lamezia, Trame.6: "Scandalo Vaticano", intervista a Emiliano Fittipaldi - VIDEO

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Lamezia Terme - “Quanto è ricco il Vaticano e quanto la rivoluzione di papa Francesco per una chiesa povera e ancora utopistica". Sono gli interrogativi di Emiliano Fittipaldi, giornalista dell’Espresso e autore di “Avarizia”. E’ uno dei sette vizi capitali ed è il titolo del suo libro, casa editrice Feltrinelli. Inserito nel programma del festival dei libri sulle mafie Trame,  ha visto una affollata piazzetta di San Domenico seguirlo nella sua presentazione. C’era anche una suora nel pubblico. Per un’ ora c’è stato un silenzio assordante e sono stati raccontati i documenti che svelano la ricchezza, gli scandali e i segreti della chiesa di papa Francesco.

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Intervista di Maria Arcieri

La discussione è stata moderata con lo stile garbato come richiedeva il tema da Raffaella Calandra, giornalista di radio 24 e con la prestigiosa presenza di John Dickie che ha illustrato le eventuali conseguenze che i giornalisti avrebbero ricevuto se l’inchiesta si fosse svolta nella sua nazione. “La chiesa da noi non è un potere politico e sociale come in Italia” ha detto lo storico e accademico inglese. E’ un libro “Avarizia” con un prologo molto narrativo, alla Dan Brown, per intenderci. E' un inchiesta pura che si basa su documenti e contiene molte pagine fotografate documentali. Il libro racconta anche dei soldi spesi per la ristrutturazione del super attico del cardinale Bertone. Per l’esattezza cinquecentomila euro che erano destinati alla Fondazione del Bambin Gesu’ per la cura dei bambini malati e che invece sono finiti nei Marmi di Carrara del superattico romano. Il giornalista dell’Espresso pensava che ci finisse il cardinale sotto inchiesta e non lui. E nel corso del suo intervento cita  Oscar Wilde: “Il giornalismo è inchiesta. Tutto il resto delle notizie sono pubbliche relazioni, io la penso esattamente così" ha detto Fittipaldi.

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Lui è stato indagato da mercoledi 11 novembre in Vaticano per la fuga di notizie e documenti riservati. E rivolgendosi al pubblico, ha detto: “Spero che mi portiate fortuna perché si avvicina la requisitoria”. Sono  inquisiti due giornalisti, Gianluigi Nuzzi, autore di  “Via Crucis”, anche lui pubblicato il 5 novembre. Se fossi condannato e, da un punto di vista tecnico lo sono già, dovrebbe essere una sentenza già scritta, ma il Vaticano - ha aggiunto - è molto spaventato per quello che è successo.” La sentenza di Fittipaldi arriverà nei primi giorni di luglio. “Il rischio è dato dalla legge che nel 2013  papa Francesco ha voluto, e che a suo avviso è liberticida.  Per cui, chiunque secondo il codice penale Vaticano pubblichi informazioni riservate che mettano a rischio gli interessi della patria e della città del Vaticano, rischia dai 4 agli 8 anni di carcere”.

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“In Italia è previsto ancora il carcere per i giornalisti - ha aggiunto - anche se  Renzi aveva promesso di eliminare quella legge. Non l’ha fatto ed è rimasta su un binario morto. Ho un avvocato che lavora per il Vaticano e che deve difendermi perché non ho potuto essere assistito dal mio legale di fiducia.” Ha detto più volte nel corso della presentazione che ha rispettato tutte le regole deontologiche. “Ma il giornalista ha il compito di raccontare all’opinione pubblica tutte le notizie sui poteri. Di ogni tipo. Questo è il nostro dovere. Ma le notizie che racconta “Avarizia - ha concluso Fittipaldi - sono state messe in secondo piano da quando è iniziato il processo". 

Maria Arcieri

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