Papa nomina don Domenico Battaglia vescovo di Cerreto-Telese

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Città del Vaticano - Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Cerreto Sannita- Telese-Sant'Agata de' Goti (Italia), presentata da mons. Michele De Rosa, in conformità al can. 401 õ 1 del Codice di diritto Canonico. Il Papa ha nominato vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti (Italia) don Domenico Battaglia, del clero dell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, Canonico e Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà.

Don Domenico Battaglia è nato a Satriano (Catanzaro) ed ha 53 anni. Ha svolto gli studi filosofico-teologici nel Seminario "San Pio X" di Catanzaro. Ordinato sacerdote il 6 febbraio 1988, è stato Rettore del Seminario Liceale di Catanzaro e membro della Commissione diocesana "Giustizia e Pace" (1989-1992), Amministratore parrocchiale a Sant'Elia, parroco della Madonna del Carmine a Catanzaro, Direttore dell'Ufficio Diocesano per la "Cooperazione Missionaria tra le Chiese" e parroco a Satriano dal 1992 al 1999. Successivamente é stato collaboratore al Santuario Santa Maria delle Grazie di Torre Ruggero, collaboratore parrocchiale a Montepaone Lido e amministratore parrocchiale della parrocchia Santa Maria di Altavilla a Satriano. Dal 1992 è presidente del Centro calabrese di solidarietà, struttura legata alle Comunità terapeutiche di don Mario Picchi. Dal 2000 al 2006 è stato Vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro, opera diocesana di assistenza-carità. Dal 2006 al 2015 ha ricoperto l'incarico di Presidente nazionale della Federazione italiana delle Comunità terapeutiche. Dal 2008 è Canonico della Cattedrale di Catanzaro. Alcune pubblicazioni raccolgono suoi scritti e interventi: "Vecchie ciabatte... calzari di angeli. La tenerezza di un prete in cammino con gli ultimi"; "I poveri hanno sempre ragione. Storie di preti di strada di Mimmo Battaglia e Virginio Colmegna" ed "Un filo d'erba tra i sassi".

Reazioni

Sindaco Abramo: pagina storia a Catanzaro

"La città di Catanzaro ha scritto oggi una nuova pagina di storia a circa 60 anni dall'ultima ordinazione di un vescovo catanzarese. In questa giornata speciale, la gioia si mescola alla commozione e alla tristezza perché un uomo di chiesa e di 'strada' come don Mimmo, chiamato ad assumere il nuovo incarico nella Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata dè Goti, mancherà alla nostra comunità". Lo ha detto, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, "che aveva già espresso la propria gioia - é detto in un comunicato - con un post sulla sua pagina Facebook, per la nomina a vescovo di don Mimmo Battaglia". "In tanti anni di servizio sacerdotale - ha aggiunto Abramo - e nel corso del suo lungo mandato alla guida del Centro calabrese di solidarietà e delle Comunità terapeutiche italiane, come ricordato anche dall'arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone durante l'assemblea straordinaria tenutasi in Cattedrale per la comunicazione ufficiale della nomina, il nuovo vescovo ha sempre dimostrato grande umanità e capacità di ascolto, avendo come unico vero punto di riferimento la tutela e il sostegno ai più deboli. Don Mimmo ha saputo ridare speranza a chi ne aveva perso ogni traccia, si è donato con la sua straordinaria umiltà a chi ha avuto più bisogno. In primis, i giovani che hanno 'abitato' il Centro calabrese di solidarietà, autentico modello di riferimento sul territorio in campo socio-assistenziale, ai quali si è sempre rivolto con grande sensibilità vedendo in loro una straordinaria risorsa da valorizzare. Un grande esempio di solidarietà che ha animato anche il rapporto con le istituzioni e la società civile, chiamate a costruire un patto di alleanza per una comunità realmente ispirata ai valori dell'accoglienza e del dialogo". "A nome di tutta la città di Catanzaro - ha concluso Abramo - voglio rivolgere un sentito ringraziamento a don Mimmo Battaglia che, ne sono certo, porterà in Campania i pezzi più belli della sua terra, proseguendo nel suo prezioso lavoro di pastore ed educatore per la nuova comunità che si accinge ad accoglierlo".

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