Presentato ‘Premio Caposuvero’, il 29 luglio a Gizzeria consegna targhe e riconoscimenti

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Gizzeria - E' stata presentata in conferenza stampa la quarta edizione del "Premio Caposuvero", il riconoscimento a varie personalità calabresi che si sono contraddistinte nei rispettivi ambiti lavorativi e non solo. Presenti al tavolo dei lavori la presidente della Pro Loco di Caposuvero-Gizzeria Giuseppina Fragale, Francesca Garofalo che sarà madrina della serata, Pietro Grande rappresentante Unpli provinciale di Catanzaro, Piera Dastoli e Massimo Mercuri che hanno reso noti i premiati della serata del 29 luglio: saranno il giornalista Rai Riccardo Giacoia che ha svolto tantissimi servizi in Calabria, Amalia Bruni ricercatrice nel campo della neurogenetica, Giuseppe Sabadini storico calciatore del Catanzaro calcio, premio poi all’Azienda Rubettino e a Florindo Rubettino, sia per quanto riguarda il settore imprenditoriale che per la cultura, poi ancora Giovanni Garofalo, magistrato e Presidente della Corte d’Assise di Cosenza, Luca Galtieri, inviato di Striscia la Notizia ed originario della Calabria, che ha realizzato e continuerà a realizzare tanti altri servizi in questa regione mettendone in risalto anche le cose che non vanno, il cardiochirurgo dell’ospedale di Bergamo Alfonso Agnino,  il magistrato di Cassazione originario di Gizzeria Cesare Trapuzzano, Danilo Francesco Chirillo primario di ortopedia all’ospedale di Casale Monferrato anch’esso originario del paese sulla costa tirrenica lametina che, come ha sottolineato Mercuri, “sta portando avanti, in tutta Italia, il nome di Gizzeria attraverso la propria professione”. 

Nel corso della serata del 29 luglio saranno poi donate due targhe ricordo: una verrà consegnata ai familiari del giornalista e cineoperatore Rai Marcello Le Piane, recentemente e prematuramente scomparso, e l’altra ai familiari dell’ingegnere Alessandro De Medici di Gizzeria "che ha dato - hanno spiegato gli organizzatori - dal punto di vista imprenditoriale tanto a questo territorio". La Presidente della Pro Loco Giuseppina Fragale ha sottolineato sì "le difficoltà organizzative inerenti il premio" ma ha anche evidenziato come, nonostante queste, "il premio Caposuvero ha acquisito una sua continuità". “E di questo - ha concluso la Fragale - ne sono fiera”.

A.B.

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