Stef Burns protagonista della decima edizione “RockOn” Martirano Lombardo

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Martirano Lombardo - Stef Burns conquista Martirano Lombardo nell’ultimo evento della X edizione del “RockOn”, inaugurata ad aprile dalla Masterclass di un altro grande delle sei corde, Paul Gilbert.  Alla terza apparizione sul palco del noto festival martiranese, già teatro di straordinarie performance di autentiche leggende della musica rock e non solo (Carl Palmer, Uli Jon Roth, Tony Levin, Steve Lukather e tanti altri), il chitarrista californiano si è reso protagonista di uno show spumeggiante, alla guida di un power trio d’eccezione composto dal solito Juan Van Emmerloot alla batteria e, per l’occasione, da Stu Hamm, uno dei più grandi bassisti al mondo.
 Una serata al alto voltaggio iniziata con il sorprendente power-funk del gruppo di apertura, i Syndrome, band proveniente da Reggio Calabria, una delle migliori proposte del territorio per impatto sonoro e originalità, in un istrionico crossover funky e hard-rock, condito da stop&go, improvvise virate prog e aperture melodiche sulla scia di Primus, Rage Against The Machine, Mr. Bungle e Faith No More.


Nella penultima tappa del tour a supporto di “Roots & Wings”, prima fatica in studio della sua “Stef Burns League”, Burns ha bissato con successo l’esibizione dell’estate del 2013, tra composizioni originali tratte principalmente da “World, Universe, Infinity” (“Begin” e il funambolico blues di “Burns’ Blues”) e, ovviamente, da “Roots & Wings” (la titletrack), album prevalentemente cantato, a differenza dei precedenti lavori solisti.
Come consuetudine, in scaletta anche molte cover e tributi ai grandi del passato. 
Si parte da Hendrix, chiaro punto di riferimento per qualsiasi chitarrista, con “Manic Depression” e una straripante “Fire” conclusa dagli snippet “Star Spangled Banner” e, per la gioia di tutti i fan di Vasco Rossi, “Un senso”.
E’ poi la volta degli Who (“Pinball Wizard” e il travolgente anthem “My Generation”) con Stu Hamm autentico valore aggiunto, protagonista di slap, bass solo da antologia e “duelli” al fulmicotone con la chitarra di Burns: tecnica e virtuosismi rigorosamente al servizio di un grande feeling.


Ed è proprio il basso di Hamm ad introdurre una splendida versione strumentale di “Going To California” dei Led Zeppelin, ormai uno standard delle sue esibizioni dal vivo, mentre “Go To Hell” rende omaggio ad Alice Cooper, l’artista che ha praticamente lanciato Burns nell’olimpo hard rock tra il 1991 e il 1995. Degni di nota, poi, il glam di “Get It On”, classico firmato T.Rex, e, soprattutto, gli encores:  “I Want You To Want Me” (roba da far impallidire gli stessi Cheap Trick), seguita dall’incendiario dittico “You Really Got Me” (Kinks) / “Ain’t Talkin’ ‘Bout Love” (Van Halen) con un Burns autentico mattatore, sempre più a suo agio nelle vesti di frontman virtuoso e carismatico, capace di esaltare ed intrattenere con assoluta verve ogni genere di pubblico. La degna conclusione di un’altra serata all’insegna del rock d’autore targata “RockOn”, che ha confermato tutto il talento di uno dei più completi axemen della sua generazione e di un trio sempre più affiatato in grado di infiammare, per l’ennesima volta, i palchi calabresi.

Francesco Sacco

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