"Una Montagna di Pace" il 26 giugno all’Abbazia di Corazzo

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Carlopoli – Si chiama “Una montagna di pace” l’evento di domenica 26 giugno all’Abbazia di Corazzo, nel comune di Carlopoli, che si prospetta un momento di partecipazione fra numerose realtà culturali che vogliono incontrarsi, riunirsi e confrontarsi su tematiche di particolare rilevanza e che interessano l’intero territorio della Calabria. L’evento, che si riattiva dopo dieci anni di assenza, si veste dei ricordi e delle battaglie portate avanti nel sociale da Bruno Arcuri, figura indelebile nei cuori di molti e parte dall’agire dinamico di un gruppo di associazioni, dietro la direzione d “Rivìentu” – Coordinamento territoriale delle Associazioni del Reventino in collaborazione con “La Carovana”, il gruppo di volontariato che opera nei Comuni della Valle del Savuto e del Reventino nell’ambito dei centri accoglienza per migranti. “E come non ricordare – scrivono dal Collettivo Manifest – a proposito di integrazione e di vero volontariato un’altra importante figura scomparsa da poco, Rosy De Sensi dell’Associazione La Strada”. In programma all'interno di ‘Una montagna di pace’ nuova tappa escursionistica organizzata e curata nei dettagli da Discovering Reventino. Si tornerà sul sentiero mappato lo scorso anno come "La via delle acque cistercensi". L'escursione si terrà in formato ridotto per dare l'occasione di prendere parte agli altri interventi in programma. L'appuntamento è previsto per le 8:30  alla stazione dei treni di Serrastretta. Si salirà da valle del Corace lungo i sentieri utilizzati anticamente dai monaci Cistercensi per raggiungere infine l'abbazia di Corazzo. Come per le altre escursioni la partecipazione sarà gratuita ma limitata a un numero massimo di partecipanti (50), sarà dunque necessario prenotare.

Una sorta di coordinamento fisico che intende discutere – con diversi tavoli tematici – e proporre idee e progetti condivisi. Si parlerà di beni comuni, agricoltura sostenibile, recupero dei territori in via di spopolamento, d’emergenza migranti e del moltiplicarsi dei centri di accoglienza. Un’azione incisiva che intende continuare a piantare radici nella terra in cui ormai è più facile andare via che restare. E è proprio su quest’ultimo punto che si avrà modo di soffermarsi, in un dibattito post pranzo, in programma alle 15, dal titolo “Perché restare. Prospettive per le aree interne" con la partecipazione dell’antropologo Vito Teti, del sindaco di Riace Mimmo Lucano, e del Collettivo Manifest che aprirà il dibattito e chiuderà lo stesso con un’azione performativa in collaborazione con l’Associazione Scenari Visibili. Si parla spesso di “restare o andare via” e spesso si parla, appunto, senza cercare insieme delle strategie, delle intese, senza tentare di rendere concrete tali azioni. “È necessario abbandonare luoghi comuni per fare rete concreta partendo da una struttura ben organizzata di associazioni che operano sul territorio, eliminando scetticismi e rafforzando aspetti come la comunicazione e il confronto partendo dalle piccole cose, per ‘restare’ non più in termini residuali di retorica” – scrivono i blogger di Manifest. Dunque, buone pratiche per uno sviluppo sostenibile del territorio; turismo lento, cultura, musica tradizionale, agricoltura naturale e ambiente; economia solidale/Gas, consumo critico, autoproduzione; interazione tra territorio e migranti, sono queste le tracce da lanciare domenica 26 giugno a Corazzo con l’auspicio che vengano colte e rafforzate da tutti attraverso un coinvolgimento completo e costante.

Tanti altri eventi e momenti, frutto della stessa sensibilità e attaccamento al territorio, scandiranno la giornata: il mercatino del “Gruppo di Acquisto Solidale del Reventino”, “Leggere il Patrimonio” un divertente e formativo laboratorio didattico in compagnia dei gufetti di Museum children ebook, un angolo di poesia con Tonio Costanzo, musica e danza popolare in compagnia di Felici & Conflenti. 


Concerti ed esibizioni di gruppi musicali

Ma ‘Una montagna di pace’ è da sempre anche icona di concerti e di esibizioni di gruppi musicali. Si alterneranno sul palco a partire dalle 17.00: Onda Kalabra, Suoni Caotici Nomadi Cover Band, I Musicanti del Vento, Sabatum Quartet, L'evoluzione, Folk n' Roll. Le esibizioni dei gruppi saranno amalgamate da brevi momenti di riflessione e testimonianza su quanto di buono si è finora realizzato nel panorama dell’accoglienza e dell’integrazione calabrese. Sul palco si alterneranno Valerio Formisani, Enzo Infantino, Ahmed Berraou e i Teatrop con lo spettacolo "I maghi della pioggia". La serata si chiuderà in compagnia di Rasdò. A prendere parte a questa giornata che si propone l’obiettivo principale del recupero dei luoghi e delle aree interne, mantenendo fermo il concetto ‘dell’essere vigili’ anche su questioni ambientali e di carattere paesaggistico oltre che sull’integrazione e sull’accoglienza, saranno tante associazioni. Tra queste, hanno dato la propria adesione: Progetto Gedeone Abbazia di Corazzo Carlopoli, La Fenice bianca, Associazione Pedivigliano 200, Associazione Conflenti Trekking, Felici & Conflenti, Collettivo Manifest, Scenari Visibili, Gas del Reventino, Forum del Reventino, TeatroP, Costa Nostra, Gruppo spontaneo Colosimi, Centro Culturale Castagna. Sostengono la manifestazione: Comune di Carlopoli, Discovering Reventino. L’eventuale ricavato della giornata verrà destinato ad un progetto sui temi trattati nel corso del dibattito e che vedrà il coinvolgimento degli Istituti Comprensivi di Bianchi Scigliano e Rogliano, anch’essi partner promotori dell’evento.

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