Rapporto SVIMEZ 2014: prospettive di “economia di pace”

Rapporto-Svimez-2014.jpg

Lamezia Terme - E’ stato presentato il 28 ottobre il Rapporto SVIMEZ  2014. Nel luglio scorso avevamo anticipato alcuni dati, non rassicuranti allora e purtroppo non migliorati, anzi i dati presentati ieri fotografano la realtà di un Sud sempre più povero, con una crescente disoccupazione, un PiL  più in calo che nel resto del Paese, con un tasso di povertà  crescente e notevolmente superiore alla media nazionale, un Sud a rischio di desertificazione industriale, dati che tutti i giornali oggi riportano con vari commenti.
La novità che potremmo definire, senza enfasi, storica è che ieri al tavolo dei relatori, oltre al presidente della SVIMEZ Prof. Adriano Giannola, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio,   il presidente della Puglia Nichi Vendola  era presente Monsignor Nunzio Galantino, Segretario della Conferenza Episcopale Italiana, che ha anche scritto la prefazione al Rapporto Svimez 2014.Una presenza in parte dovuta anche al nostro lungo, discreto e costante impegno Ucidino, condiviso con la diocesi,  nel voler proporre la declinazione  del  recente magistero sociale alla attuale dilagante crisi socio-economica per poter elaborare una strategia innovativa, una speranza,reale non ideologica,  per il nostro territorio posto in un quadro nazionale.

Monsignor Galantino nel suo intervento, apprezzato dai più, ha sostenuto che:«Le valutazioni contenute nel Rapporto Svimez ancora una volta mettono in evidenza come dopo 50 anni il nostro Paese sia profondamente diviso, una divisione che penalizza tutto il Paese, non solo il Mezzogiorno», aggiungendo che questa è una divisione   «insostenibile» ricordando il «ripetuto e costante appello della Chiesa italiana alla responsabilità sia dei rappresentanti istituzionali che di tutti i rappresentanti della società civile, affinché la questione del Mezzogiorno venga posta al centro dell'attenzione come grande questione nazionale». Un quadro quello del Sud “di fronte al quale non possiamo girarci dall’altra parte, è un appello alla nostra responsabilità di cristiani e di cittadini”, di fronte a tale emergenza nessuno può dire che la preghiera sia sufficiente, è necessario ed urgente un agire coerente” ……..” Un Vescovo, e comunque un credente, non può né limitarsi a prendere atto di quanto i dati quantitativi comunicano né unirsi al coro delle lamentele, accompagnate – com’è costume diffuso – dalla pratica dello sterile scaricabarile né invocare senza troppo crederci un intervento dall’alto. Vorrei ricordare, a questo proposito a me e a voi, le parole cariche di amaro sarcasmo di San Giacomo che rimprovera coloro che, davanti a un fratello in gravi necessità – non trova di meglio da fare che … ricoprirlo di benedizioni!”Per chi era presente, ed io ero lì, ciò che colpiva nell’intervento del Segretario della Cei era la piena assonanza tra l’analisi e la visione presentata dai tecnici e le puntuali parole del Vescovo.“Papa Francesco, nella esortazione apostolica Evangelii Gaudium  invita a incarnare i nostri valori e le nostre idee nella realtà.

“La realtà è più importante dell’idea”, si legge al n. 231 della Ev g.).” “Nella Evangelii Gaudium, il Papa ci aiuta a porre le basi per un’economia di pace e per coniugare insieme il tema economico con lo sviluppo dell’umanità; con quel “tutto” che, afferma Papa Francesco, è superiore alla parte (EG n.234). Progettare in  grande, superando e conciliando  interessi particolari. Sono queste le strade necessarie per intervenire in maniera realistica ed efficace sulla realtà” E con riferimento alla strategia mediterranea espressa nel rapporto, richiamando la  vocazione euro mediterranea del  Mezzogiorno :” I Vescovi italiani hanno ben messo in evidenza questa potenzialità, definendo il Sud un cuore aperto del Mediterraneo e  ponte per transitare obiettivi e strategie nuove per un cammino europeo: “Il Mediterraneo rappresenta una vera e propria opzione strategica per il Mezzogiorno e per tutto il Paese inserito nel cammino europeo e aperto al mondo globalizzato”. (“Per un paese solidale. Chiesa Italiana e Mezzogiorno”- (CEI 10 febbraio 2010).  

Un intervento, quello di Mons. Galantino, che ci invita ad andare avanti confermando che siamo sulla giusta via, l’aver espressamente citato “Economia di Pace”,  riferendosi all’inserto da noi promosso in occasione della visita di Papa Francesco in Calabria, nel giugno scorso,  per dare dignità “nazionale” alla questione meridionale, ci ha riempito di gioia,  ma ci spinge ad una maggiore responsabilità e conseguente “agire”.

Nelida Ancora

Presidente UCID Lamezia Terme

© RIPRODUZIONE RISERVATA