In Calabria 3.341 imprese attive nell'industria alimentare

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Catanzaro - In Calabria 3.341 imprese attive dell'industria alimentare (+1%). A livello nazionale cresce l'attenzione delle aziende a tutela della salute dei consumatori: nei primi nove mesi del 2016 +12% gli interventi di controllo e monitoraggio degli infestanti e +93% le richieste di servizi con tecnologie innovative Secondo la fotografia di Anticimex, realizzata su base dati InfoCamere-Movimprese in occasione della partecipazione a Cibus Tec, a livello regionale il numero piu' alto di imprese si registra nelle province di Reggio Calabria, con 1.163 aziende (+2,2%), e Cosenza con 1.107 (+1,2%). Seguono Catanzaro con 513 (+0,8%), Crotone con 290 (-0,7%) e Vibo Valentia con 268 (-2,2%) Parma, 25 ottobre 2016 - In Calabria, nel III trimestre del 2016, sono 3.341 le imprese dell'Industria alimentare attive, pari al 5,7% del totale nazionale, un dato leggermente in crescita (+1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella regione il numero piu' alto si registra nelle province di Reggio Calabria, con 1.163 imprese (+2,2%), e Cosenza con 1.107 (+1,2%). Seguono Catanzaro con 513 (+0,8%), Crotone con 290 (-0,7%) e Vibo Valentia con 268 (-2,2%).

Questa la fotografia di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese in occasione della partecipazione a Cibus Tec (25-28 ottobre, Parma). L'industria alimentare e' un settore strategico per il nostro Paese, ma per tutelare la salute dei consumatori richiede un'attenzione particolare sul tema della sicurezza e dell'igiene, e in particolare sul reale rischio rappresentato dagli infestanti. Come si pone l'industria alimentare su questo fronte? Anticimex ha analizzato i propri dati a livello nazionale nei primi nove mesi del 2016 e ad emergere e' come l'attenzione delle imprese stia crescendo, con un aumento del +12% degli interventi di lotta infestanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli interventi piu' diffusi sono quelli per il controllo e il monitoraggio di insetti striscianti, roditori e ditteri. Seguono, invece, le attivita' per combattere e controllare gli infestanti specifici, correlati ad un prodotto o materia prima, come ad esempio il punteruolo del grano che attacca la farina, e quelli occasionali.

 "A rendere le imprese piu' sensibili ai controlli ha giocato un ruolo chiave la parte normativa - afferma Valeria Paradiso, Responsabile Tecnico di Anticimex Italia - che nel corso degli anni ha posto alle imprese paletti sempre piu' stringenti per tutelare i consumatori, come ad esempio l'uso di prodotti chimici. Inoltre, le aziende sono obbligate ad adottare un piano di autocontrollo che mira ad identificare ed analizzare i rischi possibili durante la produzione di un alimento, tra cui la presenza di infestanti, a definire i mezzi necessari per neutralizzarli e ad assicurare che questi mezzi siano messi in atto in modo efficiente ed efficace. Obiettivi raggiungibili anche grazie agli investimenti nelle tecnologie innovative." Nell'ambito nelle nuove tecnologie, oggi e' possibile intervenire con sistemi che permettono di ridurre l'utilizzo di prodotti chimici e al contempo di rispettare l'ambiente circostante: nei primi nove mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le richieste per questo tipo di servizi sono quasi raddoppiate (+93%). Per questo Anticimex ha sviluppato sistemi all'avanguardia che prevedono il monitoraggio elettronico, attraverso la tecnologia smart, che comunica dati in tempo reale sulla presenza di roditori, e programmabili, come TECHFOG, un dispositivo ad aria compressa per il controllo degli insetti infestanti e la sanificazione degli ambienti.

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