Istat: Calabria, cala spesa consumi e redditi lavoro più bassi

Istat2_copia.jpgCatanzaro - La Calabria, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat relativi al periodo 2011-2013, continua ad essere la regione più povera d'Italia e Vibo Valentia è la provincia che produce meno. Secondo l'Istat il Pil per abitante, in Calabria, è pari a 15,5 mila euro, inferiore del 61% rispetto alla sola Bolzano, che con 39,8 mila euro pro capite è la provincia più ricca. d'Italia. La spesa per consumi finali delle famiglie per abitante risulta, per i calabresi, in calo rispetto al 2011. Nel 2013, la spesa valutata a prezzi correnti è stata pari a 12,9 mila euro, quattromila euro in più rispetto alla media del Mezzogiorno, ma sempre al disotto della media Italiana che è pari a 16,3 mila euro. Per quanto concerne il valore aggiunto pro capite prodotto, le cinque province calabresi sono tutte al di sotto della media nazionale, pari a 24,2 mila euro per abitante. L'Istat colloca le calabresi tra le province con il valore aggiunto per abitante più basso. Vibo Valentia, con meno di 13 mila euro, è la provincia calabrese che produce meno. Fanno meglio, di poco, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Catanzaro. Il rapporto si chiude con i dati relativi al lavoro. La Calabria, con 29,5 mila euro per occupato, è la regione con i redditi da lavoro più bassi ed è fra quelle che presentano una caduta occupazionale più ampia a livello nazionale, pari al -8,1%. L'unico apporto positivo alla variazione dell'occupazione regionale è stato dato dall'industria (0,1%), per gli altri comparti, servizi, agricoltura e costruzioni, il segno è rimasto negativo.

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