Concluso "festival delle Migrazioni" ad Acquaformosa, il progetto sarà presentato anche a Papa Francesco

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Acquaformosa (Cosenza) - Cala il sipario sul quinto Festival delle Migrazioni con la proiezione del Film Redempion Song di Cristina Mantis, vincitore del Premio Rai Cinema al Festival Visioni del Mondo, e col concerto del gruppo KiDiDa. “Sei giorni molto intensi con tantissimi avvenimenti - fanno sapere dall’organizzazione - che hanno coinvolto migliaia e migliaia di persone vedendo la presenza di ospiti illustri. Serate di dibattiti, concerti e momenti di riflessione con un solo fine: lanciare un messaggio di solidarietà e pace, necessario per contrastare l'escalation dell'odio perpetrata da alcuni protagonisti della scena politica italiana.

Tante le idee emerse nel corso della kermesse, una su tutte: il corridoio scolastico umanitario, iniziativa lanciata dall'Assessore all'Accoglienza di Acquaformosa e delegato per l'Immigrazione della Regione Calabria, Giovanni Manoccio. Un'idea per cui, lo stesso Manoccio, è stato nominato membro onorario del Giubileo dell'Educazione dal Portavoce Nazioni Unite Academic Impact e Responsabile Unico Giubileo dell'educazione, Domenico Di Conza. Un progetto, questo, che sarà presentato anche a Papa Francesco nel corso dei prossimi mesi". 

"L'edizione 2016 del Festival delle Migrazioni - commenta Giovanni Manoccio - è un successo senza precedenti, la testimonianza che il modello Acquaformosa, già riconosciuto a livello europeo, è il modello vincente. Il fatto di essere giunti alla ribalta nazionale attraverso un'attenzione mediatica senza precedenti è un ulteriore motivo d'orogoglio, è la testimonianza  che il Festival rappresenta ormai uno degli appuntamenti clou dell'estate italiana. Per quanto riguarda Salvini e i suoi- continua Manoccio- hanno provato a travisare un momento di ironia, con affermazioni gravissime che non meritano di essere commentati. Posso però rinnovare l'invito al leader della Lega e ai suoi sostenitori di venire ad Acquaformosa per conoscere questa realtà, se invece preferiranno continuare a scrivere sui social media sarà un problema loro. Da loro arriva l'odio, non da noi. L'auspicio - conclude Manoccio - è di continuare a crescere e sarebbe bello che Eugenio Bennato accettasse la direzione artistica del prossimo festival."

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