Lamezia, al via il 20 ottobre triduo per commemorazione di San Giovanni Paolo II al Santuario di Cardolo

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Lamezia Terme - La Chiesa di solito festeggia i figli che hanno raggiunto la santità nel giorno della loro morte, il Dies Natalis, che è poi quello della nascita in cielo. Non così per San Giovanni Paolo II: per la celebrazione della sua festa liturgica la Chiesa ha scelto il giorno in cui iniziò il suo pontificato, cioè il 22 ottobre 1978, quando rivolse il suo accorato invito a far entrare Gesù nella vita quotidiana di ciascuno: "Non abbiate paura: aprire, anzi spalancate le porte a Cristo!". Ma l’inizio del suo pontificato è legato ai successi ventisei anni con cui ha concluso il suo mandato. Ventisei anni di attività pastorale che il Papa Polacco ha vissuto con la forza indomabile della fede nel Redentore dell’uomo e con intensa spiritualità mariana: un mandato che ha ridato forza di credere in Cristo, suscitando negli animi speranza e gioia pasquale; un mandato volto al servizio e alla riforma della Chiesa per riportarla nella sua fisionomia originaria. La sua robusta fede e la sua contagiosa spiritualità, frutto del profondo legame col Risorto, sono il segreto del successo pastorale di Karol Wojtyla, di cui il 18 maggio scorso, quando si aprirono le porte delle Chiese, dopo mesi di lockdown, si è festeggiato in tutto il mondo, come al Santuario Diocesano di Cardolo a lui consacrato, il giubileo del centenario della sua nascita. Le moltitudini delle persone che ha incontrato nelle udienze e nei suoi viaggi apostolici, venivano come ‘contagiate’ dal calore, dalla semplicità fraterna, dalla capacità comunicativa e dal coraggio di questo Papa. La sua straordinaria testimonianza di vita e un magistero di prima grandezza, sono per ogni credente un’inconfondibile impronta che porta a Cristo Salvatore del mondo.

Anche quest’anno, il prossimo 22 ottobre, San Giovanni Paolo II sarà commemorato nel Santuario Diocesano di Cardolo che, per motivi legati alle norme restrittive per contrastare la diffusione del contagio Covid- 19, la festa non ospiterà i pellegrini che solitamente giungevano al Santuario con i loro rispettivi parroci durante il settenario di predicazione (dal 16 ottobre, elezione al soglio pontificio al 22 ottobre, inizio del pontificato), ma si celebrerà un triduo (20-22 ottobre), nel rispetto delle norme e disposizioni del Dpcm anticovid-19, che si concluderà con la celebrazione eucaristica delle ore 18.30, presieduta dal vescovo emerito della Diocesi lametina, Mons. Vincenzo Rimedio.

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