Lamezia, al via RICRII 18 al TIP Teatro: il programma completo

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Lamezia Terme – “Sembra ieri – si legge in una nota di Ricrii 18 Tip Teatro - che finite le tre edizioni de “L’Inverno nello Stagno” presso il circolo Rua Sao Joao del mitico Cecè (agli inizi degli anni Novanta) e grazie alla felice intuizione di una Donna che condivideva il nostro stesso spazio immaginato, prendeva forma RicriiRi-Creare divertendosi, rassegna di teatro contemporaneo attenta, in particolare, alle proposte utili ad osservare il senso meridiano e le sue evoluzioni”.

Nel tempo, raccontano: “sono state tante le meteore, i satelliti, i pianeti di cui abbiamo incrociato le traiettorie: Mario Perrotta con i suoi Italiani Cincali; Emma Dante da M’Palermu a Vita Mia, passando da Michelle di Santoliva; Babilonia Teatri, perché in fondo parte tutto dall’essere Made in Italy; Cesar Brie; il buon Berardi de Il Deficiente e Berardi Casolari perché tutto giace In Fondo agli Occhi; l’Amleto di Michele Sinisi; L’Icaro Caduto di Gaetano Colella; L’uomo nel Diluvio di Amendola-Malorni; Due Passi Sono  di Carullo Minasi e Cantando sulle Ossa, come diceva Francesca Foscarini, siamo arrivati al TIP, vero luogo immaginato, da cui continuiamo a tessere la nostra trama di incontri, il nostro commercio di energie umane rinnovabili, forse un presidio, di certo la nostra stazione di posta, dove rinfrancare le nostre intenzioni, galleggiando sulle onde della Biblioteca dello Spettacolo, sempre avida di nuove letture. Ed eccoci all’edizione numero diciotto, evento co-finanziato dalla Regione Calabria, che ringraziamo. Anzi, forse a ricontarle sarebbero anche di più, in ripartenza dopo un incubo che ancora perdura”.

Si apre con uno studio/invocazione, il 5 dicembre alle 18 PERPETUA, storia di una donna che da oltre due millenni lotta contro le prevaricazioni di una società maschilmente prestabilita, una produzione di Scenari Visibili, in scena Maria Pia Bonacci, con drammaturgia condivisa e proposta da Domenico Benedetto D’Agostino e regia di Dario Natale. Si prosegue, il 18 dicembre alle 21 con GLI SPOSI romanian tragedy di David Lescot, finalista al Premio Ubu 2019 come miglior nuovo testo straniero, mirabilmente tradotto da Attilio Scarpellini, con la regia e l’interpretazione di Elvira Frosini e Daniele Timpano, lavoro che si interroga sulla storia di due contadini divenuti dittatori, i coniugi Ciausescu ed in generale sulla sorte delle ideologie. Dopo le pause imposte allo spettacolo dal vivo la compagnia riprende, grazie a RiCrii, questo lavoro dal grande consenso di critica e pubblico. 

Si prosegue in doppia replica, durante le festività di fine anno, il 29 e 30 dicembre alle 21, con il Collettivo Mind The Step ed il loro FOG finalista Premio Scenario 2019, coproduzione Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini. Quattro giovanissimi raccontano come da un incontro casuale nel bagno di un istituto superiore si possa arrivare ad una diretta streaming dagli esiti imprevedibili. La regia è di Salvatore Cutrì. L’8 gennaio 2022, sempre alle 21, Ricrii ospiterà Angelo CampoloDAF di Messina, con il suo STAY HUNGRY indagine di un affamato, spettacolo vincitore del Premio InBox 2020, in tournèe in tutta Italia, racconto autobiografico di una pratica laboratoriale con alcune comunità di immigrati che, durante il tentativo di formalizzare le scene per partecipare ad un bando, si trasforma invece in un caleidoscopio di storie umane attraversando l’anima del pianeta da Nord a Sud. Il Clan degli Attori di Messina è una felice comunità di artisti, scrittrici e registi in continuo divenire. Li aspettiamo il 22 gennaio alle 21 e il 23 alle 18 con IL RASOIO DI OCCAM, di Giusi Arimatea e Giovanni Currò che ne cura anche la regia. In scena tre attori affiatatissimi: Mauro Failla, Tino Calabrò e Alessio Bonaffini che dall’interno del Salone da barba di Tanino, vero specchio meridiano, svelano appartenenze impreviste che si annodano, siamo alla fine degli anni 70, con le rivolte politiche e sociali di quel periodo.                                                                                                                          

Di  Silvia  Garbuggino e Gaetano  Ventriglia c’è poco da dire,  molti in Italia conoscono la loro opera di resistenza teatrale, oltre la chiusura del piccolo Teatro Florisky di Livorno, adesso con un lavoro che debutterà a dicembre all’interno dei Teatri di Vetro di Roberta Nicolai, con la drammaturgia e la regia di Attilio Scarpellini (ancora una volta, i suoi libri sugli scaffali mi par che sorridano) e le luci di Gianni Staropoli, il 5 febbraio alle 21,00 ed il 6 alle 18  SE SALISSIMO UN GRADINO, uno spettacolo imperdibile, in cui un verso di Paul Eluard rinnova il dialogo infinito tra Ivan ed Alesa Karamazov, nel bicentenario dalla nascita di F. Dostoevskij.

Ancora un ritorno a RiCrii e per la prima volta al TIP, il 19 febbraio alle 21 ed il 20 alle 18, i Quotidiana.com di Poggio Torriana, ci porteranno il loro nuovissimo TABU’ ho fatto colazione con il latte alle ginocchia, presentato all’ultimo Santarcangelo dei teatri. Sulla scena i prolifici Roberto Scappin e Paola Vannoni e la loro idea del proibito in una esibizione che è anche ricerca di linguaggi tra le pieghe del contemporaneo. Si chiude il programma numero 18 di RiCrii il 26 febbraio alle h. 21 con IL VESPRO DELLA BEATA VERGINE, di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna, e le musiche originali di Alessandro Rizzo, in scena Dario Natale prod. Scenari Visibili. Spettacolo visto al TIP durante Lo Sguardo e la Veduta dell’ultimo maggio, quando ha superato l’attento sguardo di Sandra De Falco dell’archivio Tarantino, di Licia Lanera e di Michele Di Donato de ilpickwick.it, vero plotone di fascinazione, scout instancabili di bellezza.

“Dopo questa carrellata di dettagli - prosegue la nota - la trama si va dunque svelando, sulle tavole del TIP ancora una volta grandi attrici e grandi attori comporranno un ordito dalle tinte cangianti che ognuno potrà leggere in filigrana, magari per riconoscersi, riflettendo, ridendo e forse piangendo. Si entra allineati anche per le procedure anti-Covid e si esce stra-cambiati, secondo un rituale antico, sempre più necessario in questi tempi distratti. Si rinnovano anche tradizioni quali le repliche, pensate per i rientri universitari, e l’aggiunta di molti lavori replicati due volte. Buon Compleanno Ricrii”.

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