Lamezia, olivicoltori in piazza: domani corteo dei trattori e sit-in di protesta

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Lamezia Terme – Tutto pronto per la manifestazione di Agrinsieme Calabria di domani mercoledì 4 dicembre alla quale parteciperanno le aziende olivicole calabresi e migliaia di imprenditori. La mobilitazione inizierà alle 7 con il corteo dei trattori il cui percorso attraverserà la città di Lamezia Terme con partenza dal piazzale dello stadio Carlei e poi lungo via del Progresso, corso Nicotera, zona Scuole, via A. Moro, via Marconi, Piazza Fiorentino, via delle Terme, Rettifilo Bagni per terminare in piazza Italia S. Eufemia. Alle 9.30 nella stessa piazza ci sarà un sit-in di protesta degli agricoltori. Sono previsti gli interventi dei dirigenti regionali di Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane.

L’analisi parte dal presupposto che, evidenziano “la maggiore produzione di olio di oliva in questa campagna appena avviata, sta determinando molto malcontento tra i produttori a causa del conseguente abbassamento del prezzo all’origine degli oli. Va subito notato che l’aumento della produzione non è stato conseguito in tutti gli areali, visto che in alcuni di essi si registra invece un calo anche non irrilevante delle produzioni stesse. Notazione non trascurabile in quanto in questi areali il calo dei prezzi non può in alcun modo essere compensato neppure parzialmente da aumenti delle produzioni ed invece la concomitanza di calo delle produzioni e calo dei prezzi porta ad un elevato calo dei ricavi e della redditività, considerando i costi in lieve aumento come negli ultimi anni. Tra le possibili ipotesi che emergono da una prima analisi della situazione comunque anche una evoluzione progressiva degli stock di olio di oliva che nei mesi passati ha visto un aumento delle giacenze di olio di oliva con forme di “contenimento” delle vendite che hanno poi aumentato la disponibilità in stock. Questo fenomeno, coniugato ad un aumento della produzione, anche se non generalizzato (v. sopra), ha depresso ulteriormente le quotazioni a fronte di una domanda comunque sostanzialmente stabile. Il dato di fatto è che nella terza settimana di novembre si registrano già cali delle quotazioni all’origine di tutti gli olii di oliva, compreso l’extra vergine, di oltre il 30/35 per cento rispetto a gennaio ed allo stesso periodo dello scorso anno”.

La situazione calabrese

In particolare, evidenziano nel documento relativo alla crisi di mercato dell'olio di oliva con l'analisi dei dati regionali e le proposte di intervento per la produzione calabrese, nella regione l’olivicoltura “è in una situazione di grandissima difficoltà. La Calabria è la seconda regione per produzione olivicola-oleria con il 13,4% dell’olio italiano prodotto ed una media nelle ultime quattro campagne di circa 43 mila tonnellate. Il numero di frantoi attivi è 692 il 15% del totale nazionale. La Calabria vanta più di 130 mila aziende olivicole che con una superfice di 184 mila ha riportano una superfice media pari a circa 1,41 ettari. Il settore olivicolo rappresenta oltre un quarto del valore totale dell’intera produzione agricola calabrese –al di sopra di altre realtà nazionali (ferme al 3,9%) – e nel complesso l’agricoltura vale il 6% circa dell’intero valore aggiunto prodotto in Calabria garantendo il 15% dell’occupazione della regione”.

E, sottolineano ancora come “l’olivicoltura calabrese sconta un ritardo in innovazione e mostra costi di produzione molto alti, in un contesto dove il volume prodotto decresce a due cifre anno dopo anno. Il costo di produzione elevato è stato più volte indicato come uno dei principali anelli deboli della performance competitiva regionale e nazionale”.

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