Lamezia, Victor Bussoletti in mostra al museo diocesano fino al 15 dicembre

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Lamezia Terme - Sarà visitabile fino al prossimo 15 dicembre la mostra  su Victor Bussoletti, organizzato dal centro culturale “Samarcanda” diretto da Manuelita Iacopetta, al secondo piano  del Museo diocesano lametino. “Un cittadino del mondo,  un artista che ha vissuto in diversi Paesi e culture, attingendo nelle sua produzione artistica alle correnti e alle influenze più diverse del secondo ‘900: dall’arte messicana e dell’America latina, a Picasso e al cubismo, fino alla Pop art, al graffitismo newyorkese all’espressionismo astratto americano”, così il critico d’arte Silvio Gatto presenta Victor Bussoletti, mettendo subito in evidenza il legame dell’artista umbro con la nostra Regione e in particolare con la città di Lamezia.  La moglie di Bussoletti, Elena Pandolfo, è originaria di Lamezia.  A Lamezia Bussoletti ha tenuto ben due mostre di grande rilievo all’inizio della sua carriera: negli anni ’60 e alla fine degli anni ’70. E’ presente ancora oggi a Lamezia una collezione privata di grande valore dell’artista che, come diceva di se stesso “dipingeva come un gioco” – raffigurando - “con scene a volte dolorose e a volte gioiose gli stati d’animo, le ferite, i miei amori, tutti gli amori della gente”. La pittura, per Bussoletti, “come qualcosa che si sente e in libertà si esprime”.

Un percorso, quello di Bussoletti, che l’ha visto, tra gli altri riconoscimenti, annoverato tra i membri dell’Accademia tiberina come accademico associato e tra i promotori del movimento dei Graffiti nel periodo di nascita della Transavanguardia, partecipando negli anni settanta alla Biennale d’Arte di Venezia e alla Quadriennnale d’arte nazionale italiana a Roma nel 1977. La presidente del centro culturale “Samarcanda”, Manuelita Iacopetta afferma: “come centro culturale  siamo particolarmente soddisfatti di aver dato un nostro contributo alla riscoperta di un artista poliedrico, che attinge alle diverse correnti artistiche del Novecento e che, per varie ragioni, ha avuto tanti punti di contatto proprio con la nostra città.  Grazie al Museo diocesano lametino per averci aperto le porte, un segnale che va nella direzione dell’apertura dei musei diocesani all’arte contemporanea, in linea con la sfida lanciata a tutti i musei diocesani italiani dall’attuale presidente dell’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani Domenica Primerano e dall’ex presidente Monsignor Giancarlo Santi”. La mostra sarà aperta fino a sabato 15 dicembre tutti i giorni dalle 16 alle 19.

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