Presentata prima edizione “Nel Cuore del Reventino, Cibo&Cultura” a Conflenti

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Conflenti - La sala consiliare del comune di Conflenti è stata teatro della conferenza stampa di presentazione della prima edizione dell’evento “Nel Cuore del Reventino, Cibo&Cultura” che il 12, 13, 26 e 27 agosto, presso l’agriturismo La Rosa del Reventino a Conflenti, darà vita a 4 giornate in cui arti e cibo daranno vita ad una fusione speciale. I lavori sono stati aperti dall’organizzatore Eugenio Mercuri: “La bellezza del luogo dove sorge l’agriturismo la Rosa del Reventino ci ha dato l’ispirazione per realizzare questo progetto che unisce cibo e cultura perché questa struttura si prestava perfettamente a questo tipo di idea. Un’idea condivisa immediatamente dal comune di Conflenti che ci ha inserito nel cartellone degli eventi estivi e, infatti, non è un caso che oggi siamo qui a presentare questo evento proprio nella casa comunale”.

L’amministrazione comunale, nella figura del vicesindaco, Federico Gallo, ha speso parole importanti per l’evento: “Abbiamo sposato subito questo progetto che abbiamo sponsorizzato e patrocinato perché crediamo che la valorizzazione e la promozione del nostro territorio, quindi non solo di Conflenti, ma di tutta l’area del Reventino, siano alla base della crescita e dello sviluppo dei nostri paesi. Per questo ringraziamo chi ha pensato a questa cosa e la famiglia Folino custode di questo prezioso luogo dal fascino straordinario”.

Tra i partner dell’evento il distretto turistico regionale Riviera dei Tramonti. Il presidente dell’associazione, Sergio Tomaino ha spiegato come si possano intrecciare benissimo il mare e la montagna, in una sinergia fortemente armonica: “Il distretto turistico che abbiamo creato intende valorizzare tutto il tratto di costa che va da Curinga a Nocera Terinese. Esso, però, coinvolge anche alcuni comuni montani come Motta S. Lucia, Decollatura, Soveria Mannelli, Platania. Ed è qui che qualcuno dirà cosa centra il Reventino con la Riviera dei Tramonti? Ebbene, tramonti è un pretesto perché questi paesi possano realizzare progetti comuni che abbiano la forza di creare sviluppo su tutto il territorio, ovviamente anche nella parte montana”.

A proposito di tramonti, il Reventino, con le sue meraviglie naturalistiche, offre sicuramente spunti per delle attività d’introspezione. Ed è la materia della dottoressa Alice Marotta, originaria di Conflenti, operatrice olistica che ha spiegato come “la meditazione in un luogo come quello scelto come location per l’evento in questione, sia naturale. La prima volta che sono capitata alla Rosa mi sono emozionata. E quale miglior punto del Reventino può essere terreno fertile su cui gettare il seme per creare una nuova prospettiva interiore proprio per prendersi il tempo di emozionarsi e ascoltarsi”.

Il Reventino e, il suo cuore, però, vuol dire anche prodotti agroalimentari di altissima qualità ed eccellenze. Così è per l’anice nero e per i funghi. In particolare l’anice spontaneo, che sta cercando di valorizzare l’imprenditore agricolo Giuseppe Talarico e che, insieme alla ricercatrice CNR (dottoressa Gina Maruca), sta cercando di valorizzare. “Non sono processi facili – ha esordito - salvaguardare queste piante è difficilissimo in quanto attualmente non è possibile coltivarle. Sono molto contento di far parte di questo evento, non solo per diffondere questo nostro lavoro meticoloso sulla pianta, ma anche perché è stato istituito ad hoc un premio “Anice Nero” che verrà consegnato a chi ha, con il suo operato nella comunicazione, valorizzato questo territorio, ma vuole essere anche un incentivo per tutti i giovani che vogliono spendere tempo e forze nelle realizzazione di progetti che facciano crescere tutta l’area del Reventino”.

Eccellenza del Reventino sono anche i funghi e così il presidente del Gruppo Micologico Lametino, Gennaro Di Cello, ha ricordato come essi siano “un bene prezioso per questo territorio, capaci anche di creare una piccola economia. Le qualità organolettiche delle specie che nascono in questi boschi sono davvero particolari e per molti versi uniche. Alla base, però, ci deve essere anche il rispetto di questi luoghi meravigliosi che hanno sempre qualche tesoro nascosto che bisogna saper apprezzare, come appunto i funghi”. A chiudere la presentazione dell’evento Nel Cuore del Reventino, gli interventi del direttore del sito online dedicato al mondo dell’agricoltura, AgrinTour.it e collaboratore de ilReventino.it, diretto da Santino Pascuzzi, Alessandro Cosentini e Mariagrazia Folino, titolare della Rosa del Reventino e padrona di casa dell’evento. Cosentini ha sottolineato come “l’impegno mio e dei miei colleghi de ilReventino sia quello di far conoscere la parte più positiva del territorio. Quella che, magari, per vari motivi, passa un po’ sotto traccia. E’ un compito non facile essendo circondati da cattive notizie, ma ci si deve impegnare nel cercare di tirare fuori tutto il meglio che c’è in questo territorio coinvolgendo anche partner importanti come nel caso della Fiera Digitale che abbiamo realizzato, con grande successo, su AgrinTour”.

La Folino, ha ringraziato gli organizzatori “per aver pensato ad un evento che valorizza la nostra struttura e tutto il Reventino. Una terra meravigliosa, dono del Cielo, che noi, con un processo sinergico di crescita, attraverso proprio queste iniziative e tutto ciò che già esiste, come il turismo religioso legato al santuario di Visora, dobbiamo cercare di far crescere e diventare sempre più protagonista nel nostro meraviglioso spicchio di Calabria”. A conclusione dei lavori, Eugenio Mercuri ha voluto ricordare alcuni appuntamenti chiave della rassegna culturale Nel Cuore del Reventino, tra cui “la mostra fotografica di Mario Greco che attraverso i suoi bellissimi scatti racconta questo territorio, la presentazione del libro di Francesco Bevilacqua che, non a caso, si intitola Il Parco del Reventino, lo show cooking del quotatissimo chef Claudio Villella e, infine, due momenti musicali con uno dei più bravi fisarmonicisti calabresi, ovvero Antonio Fazio e il cantautore Mario Migliarese di Petronà, ma legato da sempre al Reventino”.

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