Regione: "Premio Don Italo Calabrò" si allarga alle scuole dell'intera Calabria

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Reggio Calabria - Si allarga alle scuole dell'intera Calabria il "Premio Don Italo Calabrò", per l'educazione dei giovani, istituito tre anni fa dalla Presidenza del Consiglio regionale. "Oggi si compie un percorso - ha commentato il Presidente Nicola Irto nell'incontro con i giornalisti a palazzo Campanella per la presentazione della terza edizione del premio -. Tre anni fa non immaginavamo minimamente come sarebbe andata a finire. E' stato uno straordinario successo, prima con le scuole della città di Reggio e poi con quelle della provincia.

Quest'anno il concorso sarà aperto a tutti gli istituti scolastici della regione, con il coinvolgimento della Conferenza episcopale calabra". Alla conferenza stampa ha partecipato, infatti, Mons. Vincenzo Bertolone, presidente dei Vescovi calabresi. Allo stesso tavolo, Franca Falduto dell'Ufficio Scolastico provinciale in rappresentanza del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, e due stretti collaboratori di Don Italo Calabrò, che con lui hanno vissuto e portato avanti la missione di aiuto verso gli ultimi: Mimmo Nasone, della Piccola Opera Papa Giovanni XXIII, e Mario Nasone, del Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria. Il concorso, come per le precedenti edizioni, consiste nella predisposizione di un elaborato progettuale contenuto in un video, manifesto, presentazione power point, tesina o poesia sugli episodi che hanno caratterizzato la vita di Don Italo Calabrò. "Uno straordinario educatore - lo ha definito il Presidente Irto -, figura importante della città di Reggio, la cui missione vogliamo estendere alla conoscenza di tutti i giovani della regione".

Altrettanto hanno fatto Mario e Mimmo Nasone e mons. Vincenzo Bertolone, che ha inserito don Italo in una trilogia di prossima pubblicazione dedicata a tre tre sacerdoti, figure esemplari per la Calabria, incontrati nel corso della sua esperienza pastorale nella regione: don Carlo De Cardona, della Diocesi di Cassano, fondatore delle banche popolari e delle casse per i poveri; Francesco Caporale, di Catanzaro, e lo stesso don Italo Calabrò. Cinque i premi in denaro in palio in questa edizione, da 3.500 euro a 1.500 euro, con la riserva da parte del Consiglio regionale di assegnare menzioni speciali ai lavori più meritevoli. 

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