Il clarinetto del giovane lametino Daniele Pangaro incanta i palcoscenici più prestigiosi

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Lamezia Terme - Daniele Pangaro, 24 anni ed un curriculum musicale già degno di lode nonostante la giovanissima età. Il clarinetto, il suo strumento. Una passione, quella per la musica, nata in maniera fortuita ma che ha cambiato per sempre la vita dell’artista lametino. “Ho trovato per la prima volta un clarinetto in soffitta, - ha raccontato il giovane Daniele a il Lametino.it - lo suonava mio nonno negli anni ’60 nella banda cittadina. Stupito mi sono chiesto cosa fosse, provando vanamente a montare i cinque pezzi che lo compongono”. Un imprinting senza precedenti consolidatosi negli anni che ha dato a Daniele tante soddisfazioni. Dopo aver conseguito il diploma di Clarinetto al Conservatorio di musica Torrefranca di Vibo Valentia con la votazione di 9.5, il musicista lametino ha deciso di continuare i suoi studi presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, dove sta attualmente frequentando il secondo anno del biennio specialistico in Clarinetto. Diverse, negli anni, le collaborazioni con i grandi Maestri e con le grandi orchestre del panorama della musica classica. Il M° Lorenzo Donati, il M° Bressan, il M° Cao Peng, la Shangai Symphony Orchestra, l’Orchestra sinfonica del teatro Cilea di Reggio Calabria, l’Orchestra del teatro Rendano di Cosenza e la Camera Stumentale della città di Prato sono solo alcuni tra i featuring più importanti che il secondo clarinetto ha realizzato nella sua ancora giovane carriera.

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“Quella che era iniziata come una passione, come un hobby - ha aggiunto il promettente musicista - con il trascorrere del tempo è divenuta qualcosa di più. Sento la musica dentro di me. È un qualcosa che viene dal profondo e che mi auguro possa divenire in un futuro anche un lavoro”. Un altro importante traguardo raggiunto da Daniele nel 2017 è stata l’ammissione alla Youth Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma; un’orchestra composta da molti giovani musicisti provenienti da ogni parte d’Italia e che ha all’attivo un pregevole repertorio sinfonico e operistico. Dalle parole pronunciate con fermezza ed orgoglio da Daniele traspare il grande entusiasmo, il grande amore e l’immensa passione per la musica ma anche gli ingenti sacrifici e la granitica dedizione fondamentali per intraprendere una pregevole carriera musicale. “Mi auguro che in Italia cambino le cose – ha infine concluso speranzoso Daniele – che venga data maggiore importanza, maggiore spazio alla musica classica e alle arti in genere”.

Alessia Raso

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