Trame.6: Musica dalla Calabria di Dario Brunori: "Sono un inguaribile ottimista"

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Lamezia Terme - E’ un gradito ritorno quello del cantautore calabrese Dario Brunori, (in arte Brunori Sas) sul palco di Trame Festival. Dopo il suo concerto per la terza edizione, riempie questa volta piazzetta San Domenico concludendo in musica la penultima giornata di Trame.6. Lo fa con il suo solito stile scanzonato che diverte i tanti giovani seduti sotto al palco e che conoscono a memoria tutte le sue canzoni. In collaborazione con il Color Fest, la cui partnership con Trame ha portato venerdì in scena anche il concerto di Peppe Voltarelli, Brunori ha raccontato così la sua “Musica dalla Calabria” intervistato dal direttore artistico del festival, Gaetano Savatteri.

“Più si fa massa critica, più si mettono insieme energie, meno viene l’esigenza di andar via dalla Calabria. Tra un concerto e l’altro vivo in un paesino della provincia di Cosenza, a San Fili e devo ammettere che sto bene” risponde il cantautore a Savatteri quando gli chiede quanto sia difficile intraprendere la carriera da musicista in una terra come la Calabria. “Vivere in altri ambiti – ammette Brunori – mi aiuterebbe solo dal punto di vista professionale, ma vivere in luoghi lontani dal mio mestiere mi mette in contatto con la realtà di tutti i giorni, che per le mie canzoni è la più grande fonte d’ispirazione”.

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E sulla fuga dei tanti giovani dalla Calabria afferma: “E’ importante che ci siano realtà come questa manifestazione o come il Color Fest. Sono un inguaribile ottimista e nonostante le tante difficoltà che si possono incontrare, quando ci sono iniziative così, diviene fondamentale metterle in contatto. Cominceranno ad esserci sempre meno persone che ti dicono “vattene” e sempre più che ti dicono “rimani, perché ci siamo pure noi”.

E tra una riflessione e l’altra con il direttore del festival, Brunori imbraccia la chitarra e ripropone tutti i suoi successi, da “Guardia ‘82” a “Italian dandy”, da “Come Stai” a “Fra Milioni di stelle”, fino a “Le quattro volte”, titolo omonimo del film diretto dal regista calabrese Frammartino, per concludere poi con la ballata “Rosa”. Nei testi di Brunori, già a lavoro sul suo prossimo disco e vincitore del Premio Ciampi 2009 per il miglior debutto discografico e del Premio Tenco 2010, ci sono spezzoni di vita vissuta, c’è ironia, nostalgia e tante storie di Calabria.

“Un artista se è davvero artista è per forza antimafia” conclude infine rispondendo ad una domanda di Savatteri. “Quello che cerchiamo di raccontare è una maniera di vedere la vita che è sicuramente in contrasto con un mondo che opera contro la cultura. Anche se un musicista non parla dichiaratamente di questi argomenti o se ad esempio in un concerto si cantano solo canzoni d’amore, se lo si fa in un certo modo, si sta comunque contribuendo a formare persone migliori”.

Alessandra Renda

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