Il Lametino 177: L'ira di Ida

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Lamezia Terme, 6 novembre - E’ in edicola il n. 177 de “il Lametino”. L’apertura è dedicata all’on. Ida D’Ippolito che ha lasciato (assieme ad un altro collega) il Pdl per passare all’Udc. Perché questa apertura? Perché la decisione della D’Ippolito potrà avere conseguenze soprattutto a livello nazionale (due voti in meno per il governo Berlusconi alla Camera) e anche a livello locale. L’inchiesta di questo numero è dedicata a tre episodi diversi tra di loro ma accumunati dall’ennesima ferita alla sensibilità cittadina. Il primo episodio è la condanna ad otto anni al colpevole della morte degli otto ciclisti lametini: una condanna scaturita dalla normativa del rito abbreviato ma che lascia l’amaro in bocca. Un anno per ogni ucciso, tanto vale la vita di un uomo. Il secondo episodio riguarda l’attentato, pochi giorni dopo l’inaugurazione, al grande negozio di scarpe Pittarello, appena sbarcato in Calabria. L’ennesimo episodio criminale, l’ennesima dimostrazione che in Calabria non è ancora possibile aprire un’azienda senza fare i conti con la ‘ndrangheta. Il terzo episodio è l’uccisione di Adelina Bruno, una ragazza massacrata nel fiore degli anni dalla brutale violenza del suo compagno. Uno strazio questa morte, un dolore per tutta la città. Cosa accomuna questi tre episodi? La reazione della gente, l’indignazione e lo scoramento, la voglia di cambiare, di urlare basta.

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