Comunali: il voto in Calabria, reazioni e commenti

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Pd Calabria a Platì, impegnati per nuova dirigenza

Ha scelto simbolicamente il giorno della festa della Repubblica, il Pd calabrese per manifestare attenzione e vicinanza ai cittadini di Platì, comune della Locride, dove domenica scorsa non si è potuto votare per le amministrative a causa della mancata presentazione delle liste. Nella sala della parrocchia del paese aspromontano, la cui gestione amministrativa rimarrà in mano ad un commissario prefettizio, si è tenuta una riunione della direzione regionale del partito intorno al tema "Platì libera Platì". Oltre al segretario regionale del partito Ernesto Magorno, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, i deputati Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio, Nico Stumpo, l'assessore regionale Nino De Gaetano, il segretario provinciale del partito di Reggio Calabria, Sebi Romeo e il consigliere regionale Nicola Irto. "Abbiamo riscontrato da parte di tanti cittadini - ha detto Magorno - un grande interesse alla nostra proposta politica. Siamo soddisfatti della partecipazione popolare a questa iniziativa. Ci sono fiducia e aspettative che noi siamo intenzionati a onorare. In ogni caso possiamo dire di avere raggiunto i nostri obiettivi: da una parte l'apertura di una sede nella quale strutturare un nostro circolo e costruire un gruppo dirigente e dall'altra avere avviato, proprio nel giorno in cui si celebra la festa della Repubblica, un discorso mirato alla creazione di un'ipotesi di governo di Platì per Platì". "La scelta di oggi - ha aggiunto il segretario regionale del Pd - dimostra la volontà del Pd di andare tra la gente e di confrontarsi, anche in luoghi difficili, per trovare tra la gente e con la gente soluzioni e realizzare opportunità per l'affermazione della democrazia e dello sviluppo".

Ferro, da elezioni il Pd esce con le ossa rotte

"Appartiene al mondo della politica la tragicomica consuetudine di interpretare i risultati elettorali a proprio favore, comunque sia andata, ed in quest'ottica appaiono folkloristiche le dichiarazioni di qualche esponente del Pd che assegna al proprio partito "un risultato straordinario" dal voto di domenica in Calabria". Lo afferma in una nota la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. "A me pare decisamente - aggiunge - che il partito di Mario Oliverio e di Ernesto Magorno sia uscito con le ossa rotte, specie se confrontiamo, salvo Siderno e San Giovanni in Fiore, i dati del 31 maggio rispetto alle regionali di novembre. A Lamezia Terme, terza città della Calabria, la coalizione del Governatore ha dimezzato i consensi perdendo 25 punti in percentuale, a Vibo Valentia esce sconfitta al primo turno con un calo di circa il 10%, a Castrovillari perde altri 15 punti in percentuale ed a Gioia Tauro passa in sei mesi dal 55% al 24%, senza contare il risultato di Soverato, dove ha incassato una sonora bocciatura il progetto di apparato messo in campo dai fedelissimi del governatore e sul quale lo stesso Oliverio ha messo la faccia e speso il suo impegno. Non sono poi annoverabili tra i 'successi' del centrosinistra i risultati di piccoli comuni in cui si confrontano liste civiche al cui interno ci sono candidati che fanno riferimento a diversi schieramenti politici. Un fatto è chiaro, l'appeal del governatore Oliverio sul popolo calabrese è ormai estinto, con un effetto così deflagrante mai registrato in passato, quando (ad esempio con Loiero e Scopelliti al comando) le prime amministrative utili avevano segnato una tenuta complessiva delle coalizioni di governo. Non è necessario rivolgersi ad un analista politico per comprendere i motivi di questo crollo: siamo reduci da sei mesi senza guida regionale, non si accenna ad una giunta che sia completa e fatta da gente competente, la Calabria è spezzata in due da mesi e nessuno si è fatto seriamente carico del problema". "Arriva l'estate ed il turismo - prosegue Ferro - è già al collasso, nessuna prospettiva realisticamente favorevole in agricoltura ed in genere nei settori imprenditoriali. Un bilancio privo di fantasia approvato con indifferenza e senza scatti d'orgoglio, una sanità sempre considerata fabbrica di voti che serve solo a consolidare centri di potere ma che in prospettiva soffre un commissariamento ormai destinato a schiacciare operatori sanitari e malati. Le coincidenze fortuite che hanno segnato la vittoria di Oliverio sono svanite, e lo stesso Presidente ha subito dimostrato di non essere un innovatore, ma un restauratore con uno scarso peso politico romano. Un incipit fallimentare con un atteggiamento da capo corrente della minoranza Pd e non da governatore. Vista da centrodestra questa tornata elettorale segna qualche elemento di soddisfazione, che sarà maggiore tra due settimane con le vittorie nei ballottaggi, ma non ci induce ad abbassare al guardia perché il cammino è ancora lungo. Il risultato del centrodestra dimostra che quando si mettono da parte personalismi, faide territoriali e rancori personali si può raggiungere l'obiettivo di creare una coalizione più ampia che ha un effetto di trascinamento sulle adesioni ad un progetto e sulla partecipazione convinta degli elettori. Intanto godiamoci la vittoria di Vibo Valentia che ha segnato un impegno importante del consigliere regionale Mangialavori, un volto nuovo della politica calabrese al quale dobbiamo affiancare sempre nuove ed importanti energie per proseguire sul cammino di quella ripresa che ci appartiene".

Gruppo Pd al Consiglio Comunale di Catanzaro

"Il Centro-Destra, praticamente, non conferma e non conquista comuni nella provincia di Catanzaro alle lezioni di domenica 31 maggio 2015". Lo afferma in una nota il Gruppo Pd al Consiglio Comunale di Catanzaro. "Grande è la vittoria del Partito Democratico - prosegue la nota - e delle coalizioni di Centro-Sinistra che, siamo certi, si arricchirà ulteriormente al ballottaggio, fra quindici giorni con la vittoria al comune di Lamezia Terme; infatti su quattordici comuni il Pd e il Centro-Sinistra ne conquistano dieci. Al Centro-Destra va solo il comune di Gizzeria, considerato che a Soverato ha, comunque, vinto un sindaco i scritto al Pd; evidentemente il Consigliere Regionale Tallini avrà letto i risultati di elezioni che si saranno svolte in altro pianeta, atteso che da notizie non vere. Lo straordinario impegno dei dirigenti dei circoli Pd nei vari comuni, guidati dal Segretario e dalla segreteria Provinciale, portano a casa uno splendido risultato. Il gruppo Consiliare Pd al Comune di Catanzaro augura ai sindaci eletti, ai colleghi consiglieri comunali dei diversi comuni interessati alla tornata elettorale, ogni successo. Il Partito Democratico della città di Catanzaro è oggi, più di prima, chiamato a uno straordinario e rinnovato impegno per conquistare, alle prossime elezioni, il comune della città capoluogo di regione. Il fallimento delle amministrazioni Abramo e del Centro-Destra dopo quattordici anni, su diciannove al governo della città, è la prova evidente della necessità di un sostanziale cambiamento. Il gruppo Pd al Comune di Catanzaro è impegnato per costruire insieme al partito della città e alla segreteria provinciale una forte e qualificata coalizione".

Vibo Valentia: Galati, Costa farà riemergere città

"La straordinaria vittoria al primo turno di Elio Costa a Vibo Valentia premia la coesione tra mondo civico e partitico con un unico obiettivo: realizzare un progetto vincente per la città". Lo afferma in una nota il deputato e vicecoordinatore di Forza Italia in Calabria, Giuseppe Galati. "Il magistrato Costa - aggiunge Galati - saprà mettere al servizio dei vibonesi la sua esperienza e capacità di intervenire direttamente sui problemi che quotidianamente attanagliano il territorio. Un percorso che porterà Vibo Valentia a rimuovere le criticità esistenti e a far riemergere le sue tradizioni turistiche e imprenditoriali. Forza Italia, insieme agli altri partiti e liste civiche che sostengono Costa, continuerà a dare il suo contributo in termini di idee e proposte di sviluppo per la città". "La vittoria del centrodestra a Vibo Valentia, unico capoluogo di regione calabrese interessato alle elezioni amministrative, rappresenta - conclude - un forte segnale di dissenso nei confronti degli attuali Governi nazionale e regionale entrambi troppo distanti dalle reali esigenze dei cittadini".

Ncd, in Calabria risultati migliori per partito

"Il risultato elettorale amministrativo premia Ncd e il suo rafforzamento in Calabria . Siamo la regione piu' forte d'Italia come consensi all'interno del partito". Lo si legge in una nota del coordinamento regionale Ncd. "Siamo stati determinanti a Vibo per l'elezione di Costa al primo turno - prosegue la nota - cosi come saremo determinanti a Lamezia Terme, dove abbiamo gia' eletto in prima battuta un consigliere comunale. Stessa cosa a Gioia Tauro , dove vinceremo cosi come a Villa San Giovanni dove abbiamo stravinto. Bisogna sottolineare che solo le avventate scelte a Castrovillari hanno impedito la vittoria del polo moderato al primo turno, mentre a San Giovanni in Fiore Forza Italia si e' assunta la responsabilita' di far cadere il sindaco Barile inopinatamente regalando alla sinistra un successo insperato. Il lavoro dei nostri coordinatori, dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei dirigenti sta portando grandi frutti, dopo il successo delle regionali. Puntiamo forte a superare la soglia del 10% anche alle prossime amministrative di Cosenza dove saremo presenti con almeno due liste e dove e' risaputo che, allo stato dell'arte, il modello di amministrazione uscente ci vede sullo schieramento opposto. Questo, pero', non significa che il nostro consenso sia acquisito e senza il giusto rispetto da parte delle altre forze politiche andremo da soli".

Alessandro Nicolò gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione

"La formula varata in Liguria conferma la validità del progetto politico di Forza Italia e chiama a raccolta i moderati italiani per una alternativa credibile alla sinistra". Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò. "Nonostante i sondaggi preelettorali prefigurassero - aggiunge - una larghissima vittoria di Renzi e del Pd, i risultati emersi dalle urne rilanciano un'Italia che non si rassegna ad essere governata dalla sinistra e prepara con determinazione il suo ritorno al governo del Paese. In Calabria e nel reggino, a pochissimi mesi dalla vittoria di Mario Oliverio alla Regione la luna di miele del centrosinistra con i calabresi mostra, evidenti, le prime crepe. I risultati in alcuni centri importanti della Calabria denotano il vigore di Forza Italia e lasciano ben sperare sull'esito finale dei ballottaggi. A Villa San Giovanni, in particolare, Forza Italia e il centrodestra uniti raggiungono il 64% dei consensi, e si apprestano ad amministrare quel comune per la seconda volta consecutiva. Un risultato di notevole significato che riconosce il buon governo del centrodestra che abbiamo raggiunto adottando quel modello di coesione politica che ha dimostrato essere la ricetta per un centrodestra vincente che si caratterizza per la qualità della proposta politica, capace di interpretare i bisogni più vasti della società. Un giudizio, quello degli elettori villesi che rende merito alla buona amministrazione, dentro cui è esaltante la vittoria di Antonio Messina ed in particolare emerge strepitosamente lo straordinario e larghissimo suffragio attribuito a Lorenzo Micari, già assessore, che con i suoi 836 voti ha fissato un primato di notevole entità e peso politico. Si apre dunque una nuova fase in cui Forza Italia è chiamata responsabilmente a costruire la 'casa dei moderati', come in Liguria, un modello di coesione che ha ampiamente dimostrato che uniti si vince e che la litigiosità non premia. Bisogna perciò fare tutti un passo indietro in favore dei principi, prima ancora che degli schieramenti, per riattivare quei processi politici virtuosi che si misurano sulle cose da fare e non su posizioni di falso prestigio e di potere".

Candidato sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà

"Ringrazio i cittadini gioiesi per avermi accordato un cosi vasto consenso che va ben al di là di ogni più rosea previsione. Un risultato ancora più apprezzabile considerato il tono e gli argomenti che la mia coalizione, la coalizione Roosevelt, ha utilizzato in campagna elettorale". Lo afferma in una nota il candidato sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà. "Abbiamo parlato alla testa della gente - aggiunge - rimettendo l'analisi politica al centro del dibattito e lasciando agli altri il compito di esercitarsi in una gara stucchevole a chi la sparava più grossa. Gioia Tauro esprime oggi una progettualità strategica potenzialmente esportabile su un piano nazionale; la coalizione Roosevelt infatti, che rifiuta le etichette ammuffite di destra e di sinistra, offre precise soluzioni che smascherano il consociativismo di tutte le forze politiche esistenti. Non ci limitiamo ad offrire un progetto di buona amministrazione ma sottoponiamo ai cittadini una nuova idea di società che recuperi il senso della giustizia sociale, del valore dell'impresa e della sovranità popolare, caposaldo di democrazia messo in discussione dai principali partiti italiani fin dall'arrivo al potere del pessimo professor Mario Monti. Gli enti locali sono oggi minacciati dalle decisioni scellerate prese dal governo centrale, scelte chiaramente ispirate al più dogmatico rigorismo che predica continui quanto inutili tagli. Su questo terreno, quello riguardante cioè la difesa della dignità del ruolo stesso del sindaco, spero di poter dialogare costruttivamente con tutte le forze che hanno partecipato con me a questa importante campagna elettorale, salvo poi naturalmente tornare a dividersi sul piano specifico della proposta politica. Noi, rappresentanti di un nuovo modello economico che abiura in toto le ricette di austerità, sappiamo come il progressivo svuotamento dei diritti dei lavoratori, l'attacco al welfare e ai diritti dei pensionati non consentirà all'Italia di ripartire, aggravando semmai le tantissime difficoltà già esistenti. Paradossalmente l'attacco alle classi più deboli e disagiate non è mai stato cosi violento come oggi, allorquando alla guida del Pese siedono uomini di sedicente sinistra che, carpendo con l'inganno la fiducia di chi si trova nel bisogno, hanno concretamente messo in piedi una vera e propria macelleria sociale. Noi li fermeremo".

Consigliere regionale Domenico Tallini.

"Risultati dal pianeta Marte dove domenica si è votato nei vari crateri. Nel cratere detto Vibo Valentia (20.819 votanti) un marziano di nome Elio Costa è diventato sindaco al primo turno, staccando di 13 punti il suo rivale Lo Schiavo del Pd". Lo afferma il consigliere regionale Domenico Tallini. "Nell'altro grande cratere - aggiunge - detto Lamezia Terme (41.102 votanti) un marziano di nome Paolo Mascaro è arrivato primo, andando al ballottaggio con quasi 16 punti e 6200 voti di vantaggio sul candidato del Pd Sonni. Le liste "marziane" del centrodestra sono arrivate ad un soffio dal cinquanta per cento. Restando nei crateri più grandi, a Gioia Tauro (11.322 votanti) il marziano Giuseppe Pedà è arrivato primo, andando al ballottaggio con 13 punti e 1400 voti di vantaggio sul candidato del Pd. Qualche cifra da Marte che anche sulla Terra, con l'aiuto di una calcolatrice, potrà risultare utile alla dirigenza del Pd. A Lamezia Terme, il Partito Democratico perde 17,41 punti rispetto alle europee, dove si era classificato primo partito, ma che oggi deve subire il sorpasso ad opera di una "derelitta" Forza Italia. Il Pd a Lamezia perde anche 1834 voti rispetto alle europee, nonostante si siano recati al voto 14mila lametini in più rispetto allo scorso anno. A Vibo Valentia il Pd passa dal 35 per cento al 15,45 per cento rispetto alle europee. Sempre su Marte c'è un cratere che si chiama Soverato (5.070 votanti), dove un marziano chiamato Ernesto Alecci infligge una sconfitta epocale al candidato del Pd Moraca. Ma ora c'è qualcuno che sostiene che c'è stato un errore nella presentazione delle liste e che in realtà il marziano era il vero candidato del Pd. Ma allora perché a sostegno di Moraca sono venuti a Soverato Massimo D'Alema, Vannino Chiti, Mario Oliverio, Bruno Censore, l'assessore De Gaetano? Dobbiamo dedurre che la fotografia che ritrae Moraca con Oliverio sia un falso, frutto di un ignobile fotomontaggio. In alcuni crateri medi come Girifalco (3.927 votanti), Davoli (3.262), Montepaone (3.101) e Taverna (2.038) e in altri talmente piccoli da non essere visibili al telescopio, oscillanti tra i 588 votanti di Andali ai 605 di Sorbo San Basile, dai 912 di Palermiti ai 1324 di Sant'Andrea sullo Jonio, il PD stravince con i suoi candidati". "Le prossime - conclude Tallini - notizie dal pianeta Marte sono annunciate per domenica 14 giugno, giorno del ballottaggio a Lamezia Terme e giorno della verità. E quanto alle notizie da Catanzaro, al dirigente del Pd Bressi, molto ispirato nei miei confronti, ricordo di essere stato il più votato in assoluto nella mia città solo pochi mesi fa, nonostante abbia deciso di rinunciare ad alcuni appoggi elettorali che pure avevo avuto in passato".

Consigliere provinciale di Catanzaro Antonio Montuoro

"I risultati della tornata elettorale nella provincia di Catanzaro e in Calabria dimostrano che a distanza di soli sei mesi il consenso raccolto dal governatore Oliverio è andato disperso a vantaggio di un centrodestra che ha saputo in diversi comuni del territorio ricompattarsi e riconquistare la fiducia dei cittadini". Lo afferma in una nota il consigliere provinciale di Catanzaro Antonio Montuoro. "I commenti del giorno dopo - aggiunge - da parte dei presunti "vincitori" del Pd fanno emergere il clima di paura e di confusione che regna in un centrosinistra che oggi si ritrova ad affrontare uno scenario politico del tutto ribaltato proprio nei centri in cui avrebbe dovuto godere maggiormente della spinta dei propri candidati e del sostegno di Oliverio. Il chiaro riferimento è in città chiamate al ballottaggio come Lamezia Terme e Gioia Tauro, dove FI si è imposto come primo partito, o a Vibo Valentia dove la lista di riferimento del centrodestra ha raggiunto la vittoria al primo turno centrando un risultato che ha messo in evidenza la faida interna al Pd. Persino in una presunta "roccaforte" del centrosinistra cosentino, come Castrovillari, lo scarto è stato ridotto. La conclusione, quindi, non lascia spazio ad ulteriori commenti: il Pd è in caduta libera in Calabria così come in tutte le altre regioni. Il tracollo del Pd è così evidente che oramai la difesa d'ufficio all'interno del partito è affidata a soggetti senza una chiara identità politica e che risultano colpiti dalla Sindrome di Stoccolma".

Italia Unica, buon risultato sindaci sostenuti da noi 
"In questa tornata elettorale abbiamo individuato, con criteri molto selettivi, una cinquantina di liste e candidati sindaci cui offrire il nostro appoggio. I risultati conseguiti sono incoraggianti. Una quindicina di questi sono stati eletti al primo turno (oltre a quelli del Trentino anche ad Agrigento, Irsina, Villa S. Giovanni), altri vanno al ballottaggio, come Arezzo, Trani e Pietrasanta. Complimenti al loro impegno, ai successi ottenuti e alla battaglia per ottenerli. E' proprio in questo modo che si fa politica: sui territori e rispondendo alle istanze concrete dei cittadini". E' quanto si legge in una nota di Italia Unica. Il partito guidato da Corrado Passera ricorda che "si e' votato in oltre 700 Comuni (dopo i 300 del 10 maggio in Trentino Alto Adige e Val D'Aosta). Per questo livello amministrativo, infatti, il fenomeno dell'astensionismo s'e' avvertito in maniera decisamente meno dirompente, a riprova che la vicinanza degli amministratori alle esigenze e ai problemi della gente garantisce ancora una certa credibilita' della politica. Soprattutto quando essa si esprime attraverso il civismo e l'impegno diretto da tanti giovani e bravi concittadini. Esperienze cui, come Italia Unica, guardiamo con sempre crescente convinzione".

 

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