Grandinetti: da presidente Consiglio invito forze politiche ad abbassare toni e essere unite contro la 'ndrangheta

Grandinetti-comune-lamezia-2015.jpgLamezia Terme - “Nel solidarizzare con il mio omologo - annuncia Francesco Grandinetti, in una nota - del comune di Vibo Valentia, il Presidente del Consiglio Francesco Pascale per il gesto intimidatorio che ha subito ed annunciare una mia conferenza stampa di fine mandato per mercoledì 27 alle ore 11 presso la sala consiliare di Nicastro, non posso che, come Presidente del Consiglio di questa mia amata città, non esprimere una mia considerazione su questa arma della legalità spesso usata in maniera "impropria" dalle forze politiche. Il mio auspicio, dal ruolo che ancora per pochi giorni avrò, è quello che tutti i candidati a Sindaco, ad iniziare da quello che per motivazioni politiche sostengo, si incontrino nei prossimi giorni per stringersi la mano e gridare insieme non alla  'ndrangheta ad alla illegalità. L'etica e la legalità è una precondizione del vivere civile e pertanto ancora di più di chi vuole amministrare la città. Nessuno, se non le  forze dell'ordine e la magistratura che stanno dando esempio di efficienza e coraggio,  può arrogarsi il diritto di essere l'unico  depositario della legalità. Oggi Lamezia ha bisogno di serenità per affrontare il proprio futuro senza dubbi ed incertezze e con la determinazione di creare lavoro per le forze sane della città, l'unico modo per far rimanere isolata la malavita e continuare a lottarla per  sconfiggerla definitivamente. La battaglia su Lamezia si deve vincere sui programmi e non sui proclami e apsserelle. Non sento ancora abbastanza parlare di programmi o meglio sento parlare di più di cose che dovrebbero ormai far parte del DNA di ognuno di noi senza se e senza ma. Le persone sono sconcertate da quello che sta succedendo in città ed i candidati a sindaco dovrebbero insieme essere compatti, come credo lo siano, a dire che chiunque vincerà sarà pronto insieme al consiglio eletto ad essere una diga che ostacolerà ogni infiltrazione mafiosa. Se così non fosse meglio chiedere la sospensione delle votazioni".

"Non serve fare le battaglie - prosegue Grandinetti - per chi grida più forte verso l'altro: io sono la legalità. Oggi serve essere convinti che solo una piccolissima  parte della nostra città non è pulita, e che l'altra parte, la maggioranza, aspetta dalla prossima amministrazione lavoro e solidarietà verso le classi  deboli . Il mio appello è pertanto quello che nella prossima ultima settimana si parli di programmi e non di accuse reciproche. La mia non è retorica di maniera , la mia è una constatazione che vivo nel mio cuore e come al solito non riesco a fare a meno di denunciarlo apertamente. Basta accuse, ma programmi. Lasciamo a chi di competenza il compito di fare chiarezza e luce sugli avvenimenti degli ultimi giorni e dedichiamoci alla convinzione che Lamezia non ha più bisogno di violenza materiale e verbale. Lamezia ha bisogno di serenità perchè è un popolo di gente onesta che mai come in questo momento sta soffrendo di "povertà". Sulla sanità, sui trasporti, sulle terme ed il turismo, sull'aeroporto, sul porto, questi sono i tempi su cui i cittadini vogliono il confronto. Mi appello a tutti i candidati a Sindaco per fare un gesto di pacificazione unitaria ed un grido "unanime" contro l' 'ndrangheta ed il malaffare. La città ed i cittadini non possono pensare che tra chi si presenta c'è gente  collusa. I cittadini devono essere convinti che chiunque vincerà saprà essere guardiano della legalità e che se verificherà che vi saranno  gente "vicina" ad ambienti collusi è pronto a dimettersi. Io non sarò più in consiglio comunale, io non mi sono candidato, ma sarò  presente in politica con sempre più determinazione per portare avanti il mio più grande obiettivo che è il lavoro che è l'unico modo per dare dignità alle persone ed allontanarli dalle facili chimere che il malaffare propone". 

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