Lamezia, Guarascio: “Una delle prime cose che faremo è la digitalizzazione del Comune”

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Lamezia Terme – “Voglio essere artefice del mio futuro in questa città”. Il giovane avvocato lametino Lidia Vescio presenta con parole schiette la sua candidatura in Consiglio comunale con il Pd in un incontro (moderato da Stefano Zoccali) a Palazzo Furci a cui partecipano il candidato a sindaco Eugenio Guarascio, il parlamentare Pd e docente universitario Antonio Viscomi, l’ex consigliere comunale di Catanzaro Antonio Giglio, Michele Caruso, presidente del Consiglio comunale di Francavilla Angitola e Carlo Poerio, assessore al Turismo e alle politiche giovanili del Comune di Melissa. La scelta di Vescio di avere al tavolo tutti giovani amministratori non è casuale. Infatti, a fianco della neocandidata ci sono ragazzi con esperienze sul campo e che hanno deciso di condividere il loro patrimonio di competenze con altri giovani. “La mia passione per la politica – spiega Vescio - è nata negli anni dell'università. E la scelta di candidarmi è dovuta al grande amore che ho per Lamezia. Mi sono sempre messa a disposizione degli altri facendo volontariato. Certo, ci vuole coraggio a restare qui, ma c'è un messaggio di speranza: una buona politica del voler fare, ma in silenzio. Questa città è abbandonata a se stessa, e io mi dedicherò a Lamezia con umiltà, onestà e dedizione”.

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Dopo il saluto del segretario cittadino del Pd, Antonio Sirianni, che è molto legato alla location in quanto “qui è nato il nostro progetto per questa città”, Caruso riconosce come “oggi non sia facile amministrare la cosa pubblica, perché ci sono molti paletti. I giovani – sottolinea – sono ritenuti una risorsa da sfruttare e non su cui investire”. Secondo Poerio, “c’è un ritorno dei giovani, portatori di una nuova visione, alla politica, anche tramite i movimenti”. Giglio parla di “politica alta, che significa intervenire sui bisogni delle persone e che attiene a un modo sano di gestire la macchina amministrativa”. Poi, Giglio lamenta come “in questi anni Catanzaro e Lamezia non si sono mai sedute a un tavolo per esaminare i problemi reali del territorio”. Viscomi chiede a Vescio e a Guarascio di farsi “promotori della riscoperta del senso di comunità. Il presente dei giovani – rimarca il deputato del Pd – è il nostro futuro. Ecco perché siamo qui insieme. Vogliamo utilizzare le energie dei giovani, che hanno realismo e competenza”.

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Quindi, Viscomi si sofferma su Lamezia, esaltandone le positività, ma, al contempo, invitando a fare delle riflessioni sui futuri assetti territoriali: “Lamezia è uno dei posti più vivi della Calabria. È una città che però ha sofferto questi anni di commissariamento, che l’hanno depressa. Lamezia deve riscoprire la sua identità, la sua funzione baricentrica. La città può diventare un laboratorio per tutta la regione, nell’ottica di un ripensamento più generale dell’Istmo”. Viscomi, che fa notare come “l'età media delle due liste è molto bassa”, poi elogia Vescio e Guarascio: “Guarascio si impegna per amministrare la cosa pubblica con metodo razionale. E Vescio ha deciso di spendersi per la sua città mettendo a disposizione le sue competenze”. A Guarascio il compito di tirare le somme dell’incontro. “Dopo tre scioglimenti – afferma l’imprenditore - i cittadini non hanno più entusiasmo. Oggi, quindi, siamo chiamati a un grande senso di responsabilità. La grande sfida che ci aspetta è quella di convincere i cittadini che noi vogliamo andare a governare questa città con uno spirito di servizio. Ce la faremo. Ho riscontrato molto entusiasmo nei ragazzi. Io ho le idee chiare per quanto riguarda le buone pratiche. Una delle prime cose che faremo – conclude - è la digitalizzazione del Comune, che non è stata fatta da quella cattiva politica che voleva la confusione amministrativa. Noi puntiamo invece alla trasparenza”. 

Giuseppe Maviglia

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