Lamezia, Lega ritira simbolo e lista dalle comunali. Furgiuele: "Scelta travagliata ma coerente"

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Lamezia Terme - Le dichiarazioni di Vincenzo Sofo, candidato con la Lega in Calabria alle europee e in attesa di entrare in europarlamento non appena la Brexit sarà completata, hanno lasciato il segno nella imminente competizione elettorale. Il partito di Salvini non sarà presente con una propria lista e un proprio simbolo alle elezioni amministrative di Lamezia. Questo a 24 ore dall'apertura dei termini per la presentazione delle liste.

"Mi corre l’obbligo di comunicare che, d’intesa con il segretario nazionale, Matteo Salvini e con il commissario regionale del partito, Cristian Invernizzi - spiega in una nota il parlamentare lametino Domenico Furgiuele - la Lega in esito anche ad una doverosa e democratica fase di confronto apertasi al suo interno, ha assunto la decisione di non partecipare con una propria compagine elettorale al turno amministrativo che interesserà la città di Lamezia Terme nel prossimo mese di novembre".

"Le ragioni alla base di tale determinazione sono ascrivibili all’accelerazione impressa al processo di scelta del candidato a sindaco del centrodestra culminato con una indicazione che non ha superato l’approfondito e successivo vaglio politico condotto dagli organismi di direzione regionale e nazionale del partito. Di qui, la decisione di non correre con una nostra lista cui la Lega di Lamezia, in ossequio ai valori della disciplina di partito e di fedeltà ai suoi ideali, si conforma con la lealtà di sempre. Rassicuro, quindi, militanti, alleati, opinione pubblica e operatori dell’informazione sul fatto che l’assunzione di questa scelta, presa ovviamente non senza rammarico e travaglio interiore, è il frutto di un confronto tutto interno alla Lega".

"Infine - aggiunge Furgiuele - ai candidati a sindaco tutti della mia città giunga l’augurio più sincero di una campagna elettorale tesa, innanzitutto, a promuovere il confronto sulle soluzioni ai tanti problemi di questa città. Chiunque vincerà, sappia, che il mio ufficio istituzionale sarà a disposizione delle cause giuste, quelle che uniscono al di là delle appartenenze politiche". Tutto ha avuto inizio con le dichiarazioni via social di Sofo, il quale qualche giorno fa ha criticato apertamente la candidatura a sindaco di Ruggero Pegna, per le posizioni del promoter sulle politiche della Lega nel campo dell'immigrazione e in particolare sul caso Riace. Posizioni che il diretto interessato non ha mai rinnegato, al contrario ha confermato proprio in risposta a Sofo. La querelle, però, ha avuto un'accelerazione nelle ultime ore spingendo i dirigenti - a partire da Cristian Invernizzi, attuale commissario regionale - a rivedere la decisione di sostenere Pegna, a tal punto da ritirare lista e simbolo, provocando non pochi effetti, tra cui soprattutto quello di tentare di piazzare in altre liste coloro che da tempo erano pronti a candidarsi a consigliere comunale. Dal canto suo, non sembra impressionarsi per le rapide evoluzioni di queste ore il candidato sindaco Pegna, che ha ribadito con una nota stampa le sue posizioni e invitato i giovani del partito a non abbandonare il campo.

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