Lamezia, Pegna: “No a modo di fare politica autoreferenziale, forze cittadine discutano insieme”

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Lamezia Terme – “Cari amici, ci stiamo avvicinando ad un momento troppo importante per questa Città. Due strade davanti: da un lato, un percorso pieno di ombre e spettri per nulla svaniti; dall'altro, cinque anni di amministrazione trasparente, nuova, serena, certamente difficile ma piena di sogni e speranze. Alla luce delle gravi difficoltà che si prospettano, purtroppo per la quarta volta, sento il dovere di intervenire nuovamente con questo appello”. Lo scrive in una nota Ruggero Pegna, che domenica sfiderà Paolo Mascaro al ballottaggio. “Credo che questo – aggiunge Pegna - come non mai, sia il tempo della responsabilità, poiché il clima prodotto da un modo di fare politica autoreferenziale, autoassolutorio, autoincensatorio e ostentatamente salvifico rischia di distrarre l’opinione pubblica dai veri pericoli che incombono su di noi e sui nostri figli a causa di un agire amministrativo che è stato già bocciato dalla storia e dalla cronaca. Infatti, il fallimento della precedente amministrazione, culminato con un provvedimento amministrativo di scioglimento, è tutto politico”. 

Il precedente sindaco – rimarca Pegna - al di là degli autoproclami di buona amministrazione, capacità e brillantezza, non è riuscito in alcun modo a dare un minimo di risoluzione alle problematiche di cui è afflitta Lamezia; non è stato capace di attrarre risorse atte a far crescere la nostra economia; non è stato capace di osteggiare le interferenze della criminalità organizzata, né di organizzare la macchina amministrativa, così arginando il disordine segnalato dal Consiglio di Stato. E non è stato capace nemmeno di mettere a frutto uno dei tantissimi talenti in possesso della nostra Lamezia, dal mare all’aeroporto, dalle Terme alle risorse archeologiche. Un fallimento da tutti i punti di vista”. 

Per Pegna, “a tutto questo già grave quadro, oggi si vorrebbe aggiungere un prospettato isolamento amministrativo, visto che si sta proponendo alla città una visione autarchica, nella quale Lamezia si batte contro tutti: le istituzioni, i comuni vicini, i partiti. Insomma, una Lamezia che si batte contro il resto del mondo, in un percorso di governo che dovrà essere di urla sfegatate, di immagini di terrore e di insulti per gli avversari che, immancabilmente, divengono nemici. Io e chi vorrà credere in questo progetto, ci stiamo battendo perché tutto ciò non accada; perché la serenità sociale ritorni; perché la solidarietà verso i più deboli diventi cosa concreta e i diritti di tutti vengano ripristinati. Le istituzioni sono realmente di tutti i cittadini e di tutte quelle forze sociali e politiche che, partecipando con piena legalità al percorso di raccolta del consenso elettorale, intendano concorrere ai processi di governo nella prossima consiliatura, così tentando di perseguire obiettivi frutto di quella ricchezza valoriale e programmatica di cui la città non può fare a meno”.

Pegna ritiene che “una politica vera, in condizioni emergenziali, dev’essere capace di dare risposte emergenziali. Una politica, quindi, capace di guardare oltre ai propri confini. Una politica che metta da parte i propri interessi particolaristici e che, alla luce della miglior tutela del bene comune, ha l’umiltà di raccogliere esperienze, suggerimenti e sensibilità anche al di fuori dei propri recinti. Una politica, insomma, che sa mettersi in discussione; che sa dialogare; che sa accogliere i contributi migliori e che sa condividere un percorso di buona amministrazione delle istituzioni che, nelle attuali condizioni, rischia di essere troppo gravoso se praticato in solitudine”. Da qui l’invito di Pegna a “tutte le forze politiche e democratiche presenti in città, tutte le forze sindacali autenticamente a servizio dei lavoratori, tutte le associazioni impegnate nella nostra terra ad un tavolo comune, così da discutere, insieme, del nostro futuro e del futuro dei nostri figli. È il tempo – spiega - di abbandonare egoismi, di mettere dietro le nostre spalle divisioni e particolarismi, di dimenticare provenienze e conflitti pregressi: è il tempo di lavorare tutti insieme, intorno ad una figura che arriva dal mondo della cultura e dell’impegno sociale e civile come me, remando nell’unica direzione possibile: quella dello sviluppo nella legalità, alla quale ho anche dedicato una pubblicazione, molti interventi e testimonianze”. 

“Da parte mia – conclude - sono disponibile a mettere a disposizione il ruolo che la città vorrà affidarmi domenica prossima e, forte del mio essere moderato ed inclusivo, sono certo che darò piena prova dell’impegno che formalmente assumo di coinvolgere tutti i consiglieri comunali eletti ed i partiti che rappresentano in una battaglia senza tregua contro la criminalità organizzata, per poter decidere insieme ed in piena libertà di coscienza sugli impegni importanti che ci attendono, nell’esclusivo interesse della città senza distinzione di provenienza con la serenità, il buon senso e la responsabilità, che il momento impone.Convinciamo ognuno a votare e a scegliere per la normalità, la chiarezza, la legalità. Nessuno può tirarsi indietro. Questa volta non si può sbagliare, un dovere di tutti, al di là di sigle e colori”.

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