Lamezia, Rosa Tavella su elezioni comunali

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Lamezia terme - L'ex consigliere regionale e dirigente del partito di Rifondazione comunista offre una sua riflessione a pochi giorni dalla presentazione delle liste. "Non ho voluto coinvolgermi in questa competizione elettorale perché a torto e/ o a ragione - afferma - ho sentito e sento profondamente inadeguati i soggetti politici in campo e perché la mia organizzazione politica di riferimento , Rifondazione Comunista ,che può vantare in città una storia lunga e dignitosissima, non è riuscita ad offrire riflessioni e proposte collettive, nonostante in questi anni bui abbia rappresentato inascoltata una voce fuori dal coro contro il trasversalismo dilagante, la cronica sottovalutazione di problemi importanti quali la difesa della salute, del territorio, delle periferie e della gestione dei rifiuti, la crescita in città di una “indifferenza” e di un razzismo pervasivo sedimentatosi nel tempo contro rom e migranti ancora prima dell’ affermazione di forze di destra e fascistoidi come Casa Pound e Noi con Salvini".

Secondo Tavella: "Anche contro la criminalità organizzata e il variegato mondo degli affari che con essa collude il centro sinistra, che si attarda sterilmente sui nomi dei candidati a sindaco ,non è riuscito a svolgere efficaci azioni di contrasto che si possono mettere in opera solo se si ha una visione della città, dei suoi bisogni e dei suoi mali e si esplicita una capacità politica e amministrativa alternativa radicalmente, nei comportamenti e nelle proposte programmatiche, a tutti coloro che direttamente e indirettamente hanno determinato il terzo scioglimento del consiglio comunale. Pertanto, in questi mesi e oggi, mi sarebbe piaciuto ascoltare dal Partito Democratico e dal raggruppamento di Lamezia Bene Comune un po’ di autocritica sugli errori del passato e proposte concrete, idee su come amministrare una città difficile come la nostra, una indicazione di politiche pubbliche che davvero siano capaci di aggredire i nodi storici di una città mai nata, la sua qualità urbana e le emergenze sociali e ambientali comuni oggi a molte realtà della nostra regione e dell’Italia intera. Forse sarebbe bastato utilizzare le parole abusate dalla destra più becera e offrirle ai cittadini risignificandole e se necessario rovesciandone il senso a partire dalla parola sicurezza".

"Invece - prosegue - niente di tutto questo viene esplicitato, reso pubblico. Balletto sui nomi, colpi bassi, polemiche pretestuose, anche un po’ di insopportabile sessismo, ma nessuno chiede conto a nessuno di come e con quali programmi vuole amministrare . Nessuno che proponga un’idea di Lamezia non isolata ma come punto di incontro di un circondario importante ( ricordo solo che Lamezia ha il piu’ importante aeroporto della regione, uno snodo ferroviario e autostradale, un’area industriale decisiva) . Una idea di Lamezia che - sostiene Rosa Tavella - dopo le ubriacature degli anni scorsi ( Lamezia Provincia, Lamezia polo turistico con annesso porto ) individui un ruolo di servizi avanzati per la città e il suo circondario. E in questo contesto proponga una riorganizzazione della macchina amministrativa su priorita’ ben identificate e comprensibili, contrastando con decisione le politiche dei governi nazionali che con il blocco delle assunzioni ne hanno determinato il progressivo depauperamento".

Per poi aggiungere: "Ci si divide o si converge senza che i cittadini possano capirne le ragioni, ridotti come sono a tifosi di individualità separate, non di parte che sarebbe una buona cosa. Si può avere entusiasmo per uno spettacolo così desolante? A chi giova ? probabilmente a Paolo Mascaro e agli altri candidati delle destre che, in barba ad ogni ammonimento del Consiglio di Stato, continuano imperterriti per la propria strada ,asfaltata dalla confusione e dalla mancanza di progetto degli avversari. E’ tardi per chiedere di cambiare registro? E’ possibile che sia così anche se mi piace pensare che non debba essere mai troppo tardi per dare segnali di cambiamento, per restituire alla politica il suo senso vero e dimostrare volontà di voltare pagina , assumendo fino in fondo le proprie responsabilità. Lamezia è bello immaginarla inclusiva, solidale, accogliente come un corpo largo e generoso verso coloro che oggi vivono ai suoi margini, pulita e sicura nelle strade, nelle piazze e nei palazzi ma pulita e sicura per i comportamenti individuali e collettivi dei suoi abitanti, della sua classe politica , del suo tessuto economico, dei suoi professionisti. Una città che tratta con rispetto e considerazione le sue donne ,in famiglia ,per strada,in ospedale, sui luoghi di lavoro e che si preoccupa di aumentare servizi e opportunità per tutti i soggetti non autosufficienti ,tra l’altro accuditi, ancora piu dei bambini ,dalle donne in famiglia e dalle donne migranti come lavoratrici di cura; una città che si adopera per sottrarre consenso alle famiglie criminali costruendo percorsi di presa di coscienza e di fuoriuscita dal circuito mafioso soprattutto per i piu giovani , per le donne ,per tutti coloro che dentro quelle maglie terribili condannano e sono essi stessi condannati a una vita senza futuro, costruita sull’odio,sulla predazione, sulla vendetta, sulla morte.E’ bello immaginare tutto questo e tanto altro :la cura dei luoghi pubblici,la gestione dei rifiuti come risorsa, la valorizzazione dei beni culturali, l’ attenzione ai problemi idrogeologici, la lotta all’abusivismo edilizio e alle licenze facili dove non si poteva costruire , la volontà di risanare, abbellire, dotare di servizi i quartieri più disagiati, gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica, le contrade, i luoghi oggi piu in stato di abbandono. Abitare con i bambini, abitare con chi è piu svantaggiato per età, per malattia, per condizione sociale e farlo creando solidarietà, sperimentando mescolanze , legami nuovi, nuove forme di convivenza e di socialità" . "Insomma - aggiunge infine - chi si candida a sindaco/a e a consigliere comunale può parlare di queste cose mettendole in testa e al fianco del suo nome?".

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