Calcio: Il Messina batte la Vigor Lamezia 2-1

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Lamezia Terme - Termina con una sconfitta l’esordio casalingo della Vigor Lamezia nel secondo turno del Girone P di Coppa Italia. Come nella precedente uscita contro il Catanzaro, infatti, la squadra di Massimo Costantino è stata battuta con il risultato di 2-1 da un tenace Messina.
Squadre in campo con uno speculare 4-2-3-1 fortemente condizionato dalle numerose assenze. Ospiti, in particolare, in campo con una difesa quasi sperimentale con Ignoffo unico centrale di ruolo e Bolzan all’esordio dal primo minuto. Vigor priva del capitano Gattari e con Zampaglione, non al meglio, unico terminale offensivo supportato da Rondinelli, Padulano e D’Amico sulla trequarti.

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E’ il Messina a rendersi pericoloso per primo: Bucolo pesca Quintoni solo davanti a Rosti ma l’estremo difensore  è reattivo nel respingere la conclusione dell’esterno siciliano.
Lo stesso Quintoni prova a rifarsi al 15’, il suo sinistro dalla distanza termina a lato.
Dopo una prima mezz’ora caratterizzata dal predominio territoriale dei siciliani, la Vigor riesce ad affacciarsi dalle parti di Lagomarsini  in contropiede al 35’, ma Rondinelli, lanciato da Romano, viene fermato da un dubbio intervento di Guerriera.
Padroni di casa vicinissimi all’1-0 al 41’: splendida triangolazione in velocità D’Amico-Zampaglione-D’Amico, il numero 10 biancoverde scheggia il palo a tu per tu col portiere.

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Altra Vigor nella ripresa. Al 6’ Strumbo di testa sfiora il palo alla sinistra di Lagomarsini su calcio piazzato di Romano. Al 18’ci prova lo stesso play lametino ma il suo destro da fuori sfiora la traversa. Proprio nel momento migliore dei padroni di casa, però,la doccia fredda: al 20’, Costa Ferreira va via sulla destra lanciato da Guadalupi e premia l’inserimento dello stesso numero 10 giallorosso che, totalmente indisturbato, fredda Rosti con un preciso piattone in corsa. Costantino corre subito ai ripari inserendo Mangiapane e Malerba rispettivamente al posto di D’Amico e Gona, ma è sempre il Messina a rendersi minaccioso in area lametina con Chiaria al 25’.

La pressione vigorina non sortisce  gli effetti sperati e il tecnico lancia nella mischia l’altro esterno offensivo De Giorgi per  un esausto Romano spostando Mangiapane in mediana.
Al 39’ , l’episodio che ristabilisce l’equilibrio: Padulano, lanciato in profondità da Mangiapane, viene atterrato in area dall’ ingenuo intervento  di Caldore. Dal dischetto Zampaglione trasforma spiazzando Lagomarsini.
Al 47’espulsione diretta di Rapisarda per proteste.
Sul conseguente calcio di punizione, la beffa finale con Ignoffo che di testa trasforma il perfetto cross di Quintone.

VIGOR LAMEZIA-MESSINA 1-2 
Marcatori:  20’ s.t. Guadalupi (M), 40’ s.t. rig. Zampaglione (V), 48’ s.t. Ignoffo (M)

VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1): Rosti 6.5, Gona 6 (dal 23’s.t. Malerba 5.5) , Marchetti 5.5, Strumbo 6, Rapisarda 5.5, Scarsella 5.5, Romano 6.5 (dal 35’s.t. De Giorgi s.v.), D’Amico 6 (dal 21’ s.t Mangiapane 6), Padulano 6, Rondinelli 6, Zampaglione 6. A disp. Bibba, De Martino, Perrino, Torcasio. All. Costantino.

MESSINA (4-2-3-1): Lagomarsini 6, Guerriera 6.5, Ignoffo 7 , Caldore 5.5, Bolzan 5.5, Bucolo 6, Maiorano 6, Costa Ferreira 6, Guadalupi 7 (dal 48’s.t. Simonetti s.v.), Quintoni 7, Chiaria 5.5. A disp. Mangini, Di Stefano, Buongiorno, Milano, Scardino, Gitto. All. Catalano.

Arbitro: Guccini Francesco da Albano Laziale
Assistenti: Cinzia Carovigno da Potenza e Manuel Robilotta da Sala Consilina.
Ammoniti: Marchetti (V), D’Amico (V), Mangiapane (V), Bucolo (M), Guerriera (M), Maiorano (M), Ignoffo (M), Lagomarsini (M)
Angoli 2-3
Spett. 900 circa

Francesco Sacco

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LE INTERVISTE

A distanza di sette giorni, Vigor nuovamente sconfitta in extremis per 2-1; stavolta, addirittura, in pieno recupero. “Anche s’era una partita di Coppa Italia, e quindi non è che ci tenessimo particolarmente al passaggio del turno,- osserva Costantino -  perdere al 94’ brucia sempre parecchio. Nel primo tempo non ci siamo espressi  per come volevamo e non è dipeso solo dalle assenze. Ma anche, ad esempio, dai carichi di lavoro importanti sostenuti in settimana proprio per essere maggiormente pronti per il campionato.  Nella ripresa abbiamo un po’ smaltito le tossine accumulate in settimana, giocando meglio. Complessivamente si è subito il maggior palleggio del Messina, anche se a livello di occasioni da rete le squadre si sono equivalse. C’è ancora da lavorare, fermo restando che le basi ci sono”.

Una Vigor che, complici le diverse assenze di rilievo, è scesa in campo con un undici piuttosto sperimentale. “Se non si approfitta di queste partite per provare delle alternative, sarà poi difficile poterselo permettere durante il campionato. In avanti, sapevamo come D’Amico non avesse gl’interi 90’ nelle gambe.  Rapisarda, impiegato  a sinistra, non ha fatto malissimo nonostante su quella fascia si sia ritrovato di fronte un cliente difficile come Costa Ferreira”.

Peccato per la doppia ingenuità, a distanza di pochi secondi, costato il 2-1 peloritano proprio all’ultimo respiro. “Ritengo sia stato un peccato di gioventù al di la del fatto se l’espulsione fosse più  o meno giusta, dovendone ancora parlare con lo stesso Rapisarda. Di certo c’è che abbiamo preso gol da Ignoffo, lasciato libero di colpire proprio a seguito dell’arretramento di colui ch’è dovuto andare a scalare per prendere il posto del nostro ragazzo espulso.  Con un pizzico di maggior esperienza – conclude il trainer lametino - probabilmente non l’avremmo preso questo gol”.

Morale ovviamente più alto sul fronte messinese. “Vittoria a mio avviso meritata – esordisce mister Catalano - avendo giocato una gara importante e sofferto poco, come dimostra l’aver subito il primo tiro in porta al 41’pt. Prima parte del match più equilibrata, poi, una volta passati in vantaggio abbiamo preso in mano le redini del gioco. Quel rigore un po’ dubbio, costatoci il pari, ci ha ovviamente innervositi, però ci abbiamo creduto fino alla fine venendo premiati in extremis con un successo che, seppur in Coppa Italia, dà morale in vista dell’incontro, a questo punto decisivo, di mercoledì col Catanzaro, e dell’esordio in campionato contro l’Ischia”.

Un Messina che ha saputo piazzare il colpo mortale proprio quando sembrava dovesse subire il ritorno veemente dei bianco verdi, rivitalizzati dal rigore di Zampaglione che aveva riaperto i giochi qualificazione. “Ci siamo mossi abbastanza bene,  favoriti pure dall’essere un gruppo ch’è cambiato poco rispetto all’anno scorso.  Una squadra equilibrata e che sa soffrire, anche difendendosi in dieci-undici quando c’è da farlo. In questo primo test attendibile, ho insomma visto un buon Messina”.

L’allenatore peloritano non nasconde le ambizioni della propria rosa ad una settimana esatta dall’inizio del torneo di Seconda Divisione. “Ci sono tante squadre molto attrezzate.  Lo stesso Lamezia affrontato oggi, anche se mancava di parecchi elementi, è una squadra in grado di dire tranquillamente la sua.  Se devo fare qualche nome, comunque, oltre a noi, vedo bene soprattutto Casertana, Foggia, Ischia e Teramo. Le formazioni che non ricorreranno al minutaggio ritengo saranno favorite perché l’esperienza alla fine conterà parecchio in un campionato così importante e difficile”.

Ferdinando Gaetano

 

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