Di Bella (Vigor): “A Lamezia con forti motivazioni”

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Lamezia Terme - Un’eredità parecchio pesante quella che si appresta a rilevare, al centro della difesa, il ventiseienne Fabrizio Di Bella. A lui, infatti, il compito di non far rimpiangere colui che, nell’ultima stagione in particolare, riteniamo sia stato il migliore, per continuità e qualità di rendimento, della rosa biancoverde. Ci riferiamo, ovviamente, all’ormai ex (anche se ad oggi non ha ancora firmato per nessun’altra squadra ) Domenico Marchetti. “Sinceramente non lo conoscevo. Quando sono arrivato qua – dichiara Di Bella - mi hanno comunque parlato di questo ragazzo che bene ha fatto a Lamezia. Io non dico e non prometto niente, essendo abituato a far parlare il campo, ch’è poi ciò che conta”.

Per il difensore romano non si tratta certo della prima esperienza al sud. “Sono già stato due anni a Barletta ed altrettanti a Potenza. Comunque, anche quando ho giocato a Piacenza nel girone figuravano alcune squadre meridionali. Lo scorso anno, con il Barletta è stato un campionato un po’ atipico, anomalo, visto che già a febbraio la classifica si è spaccata nettamente e le squadre non più in lotta per i play-off, come eravamo noi, hanno, non dico mollato, ma sicuramente giocato con minore interesse. Giocare al sud è molto diverso, comunque”.

Di Bella non nasconde la propria soddisfazione per la scelta fatta nelle scorse settimane. “La Vigor Lamezia mi ha chiamato ch’ero in vacanza. La trattativa è durata una quindicina di giorni. Diciamo che mi hanno accontentato e sono molto contento”. Quanto a caratteristiche di gioco, si descrive così. “Sono mancino e prediligo molto giocare la palla. Ma sono anche il classico centrale rognoso. D’altronde, se vuoi fare questo ruolo un minimo di cattiveria devi averla per forza. Per il resto è tutta una questione di stimoli e motivazioni, più che di nomi. Basti pensare che l’anno scorso una squadra di giovani sconosciuti, qual era il Pontedera, ha, a mio avviso, espresso un ottimo calcio, uno dei migliori della categoria”. “A Potenza e Barletta – prosegue – ho giocato sia in una difesa a tre che a quattro. A Livorno con quest’ultima. La scorsa stagione con mister Orlandi adottavamo prevalentemente un 3-5-2 col sottoscritto esterno mancino dei tre”.

Il picco della sua carriera sono le quattro presenze in B con la casacca del Livorno. “Per me si è trattato quasi di un anno in vacanza. Ho cercato soprattutto di apprendere dai difensori forti che mi ritrovavo davanti. Onestamente non potevo pretendere di giocare di più vista la qualità dei titolari”. In riferimento alla prossima stagione agonistica, Di Bella, saggiamente, preferisce tenere i piedi ben saldi a terra. “A Barletta l’altro anno siamo partiti con l’obiettivo dei play-off finendo, invece, per disputare un campionato mediocre. Quindi dico di partire con un profilo basso anche perché ogni partita sarà una lotta. Sebbene in tale categoria si possa vincere indifferentemente in casa o trasferta, noi ci auguriamo di racimolare un buon bottino dalle sfide casalinghe. Sicuramente quest’anno avrò nuovi e maggiori stimoli rispetto a Barletta dove si era ormai chiuso un ciclo, per cui ero pronto per una nuova esperienza”. Da fine settembre, quando scadrà la squalifica di Kostadinovic, per Di Bella aumenterà la concorrenza interna per le due maglie di centrali titolari. “Ritengo che nessuno parta già titolare. Starà a noi giocarci il posto. Kostadinovic, comunque, mi ha fatto una buona impressione. Non conoscevo nessuno dei miei nuovi compagni, in ogni caso, se non Mangiapane, avendoci giocato assieme a Potenza, che però non è stato riconfermato”

Ferdinando Gaetano

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