Fc Lamezia perde 4-2 in casa dell'Acireale che approda in finale play-off

fc_47fef.jpgFoto da Facebook

Lamezia Terme - Autentico karakiri dell’Fc Lamezia che getta letteralmente alle ortiche una finale play-off che sembrava oramai di fatto acquisita al 2’ della ripresa, allorquando Bezzon insaccava all’angolino basso lo 0-2 in quel di Aci Sant’Antonio. Gialloblù pressocchè perfetti fino a quel momento: compatti e arcigni in difesa, grazie anche al sacrificio di centrocampisti e attaccanti, e pungente davanti con Haberkon e Bollino sugli scudi. Finalmente il primo scontro diretto sembrava vinto. Troppo bello per essere vero, per quella ch’è stata la tribolata annata del sodalizio lametino. Con un Acireale visibilmente sulle gambe e con le idee annebbiate, probabilmente anche dalle difficoltà economiche degli ultimi mesi, il match era ormai in discesa. Bastava continuare a giocare con la stessa lucidità ed attenzione dei primi 50’. Come non detto, perché appena due giri di lancette dopo il 2-0, Magnavita, sin li autore di un’ottima prova, invece di temporeggiare su Garetto, lo aggancia appena dentro l’area. E’ la miccia che fa rinsavire improvvisamente i siciliani e, in particolar modo, quel Ciccio Lodi che stava disputando una delle sue peggiori gare, con tanti errori in fase di costruzione. Dal dischetto l’ex regista di Catania, Genoa ed Udinese ovviamente non sbaglia e riapre i giochi. Passano 5’ e ancora Lodi firma il 2-2 direttamente su punizione a giro dall’out mancino.

Lamezia letteralmente in bambola e che, dopo solo 120’’,  incassa pure il 3-1, di testa, da quel Garetto che allo stesso modo aveva già sbloccato anche il match di campionato giocato al D’Ippolito. Corapi e compagni impiegano un po’ di tempo per assorbire i tre ceffoni presi nel breve volgere di 7’. L’ingresso di un volitivo Provazza rivivacizza la manovra offensiva, ma la difesa acese sale anch’essa in cattedra e riesce a reggere.  In ripartenza, al contempo, gli amaranto ora sono molto insidiosi, sfiorando più volte quel 4-2 che comunque arriva, a spegnere definitivamente le speranze lametine, in pieno recupero.  Finisce 4-2 con i siciliani che battono, così, per la terza volta in altrettanti incontri stagionali, Corapi e compagni. Davvero un finale amarissimo per il Lamezia.  Domenica la finale play-off vedrà in campo Cavese, che oggi ha battuto 2-0 il Sant’Agata, e l’Acireale al “Simonetta Lamberti”.

La cronaca dell’incontro

Acireale e Lamezia scendono in campo con i loro ormai consolidati moduli: 3-5-2 per i locali con il trio Brumat – De Pace e Cadili a protezione di D’Alterio, Lodi in cabina di regia ed il tandem Savanarola – Russo li davanti. Cinque gli under nell’unici iniziale. Solito 4-3-3 per gli ospiti con i canonici quattro under. Al centro della difesa tornano a giocare Sabatino e Miceli. In mezzo al campo Corapi supportato dalle mezzale Maimone e Bezzon. In attacco il tridente Bollino – Haberkon – Terranova. 

L’Acireale parte a tutto gas ma si scontra con la solidità della fase difensiva gialloblù. Savanarola prova ad incrociare sul primo palo da posizione decentrata, Gentile, ben piazzato, blocca senza problemi. Al 4’ Le Mura si accentra e, quasi dal limite, conclude a mezza altezza centralmente, consentendo al pipelet lametino di addomesticare la sfera in due tempi. Insistono i padroni di casa:  colpo di tacco di Correnti a servire Savanarola che la scodella a centro area dove Russo, di testa, colpisce debolmente tra le braccia di Gentile.

Più concreto il Lamezia che al primo vero affondo fa male. Magnavita apre in verticale per Maimone che arriva sul fondo e la mette in piena area piccola dove Haberkon la butta dentro bruciando sul tempo la non attenta difesa avversaria. Decimo gol stagionale per il centravanti argentino che, pur essendo costato molto meno di Rusescu, ha in proporzione reso decisamente di più.  L’Acireale sembra non demordere e si riversa nella metacampo calabrese. Decisivo Sabatino, al 12’, nel respingere la botta di Lodi dal limite. Tre giri di lancette e per poco non matura il raddoppio lametino. Bollino sventaglia in piena area dove Terranova, stretto nella morsa di tre avversari, riesce ad approfittare di un loro liscio e calcia a botta sicura ma D’Alterio è superlativo nel chiudergli lo specchio in uscita bassa. Con il passare dei minuti in campo inizia ad esserci una sola squadra, quella lametina. Al 23’ gran lancio di Sabatino che mette Bollino quasi a tu per tu con il portiere, l’ex Acr Messina sbaglia però il controllo permettendo alla retroguardia amaranto di spazzare. Alla mezzora bella galoppata di Haberkon il quale entra in area, sterza, si accentra e prova a servire Bollino, anticipato di un soffio. Poco dopo lo stesso attaccante palermitano si procura e batte un calcio piazzato da invitante posizione. Il suo sinistro a giro è si angolato ma non forte a sufficienza, e D’alterio blocca quasi sotto l’incrocio.  Poco prima del riposo è Terranova a imbeccare Haberkon, spalle alla porta, all’altezza del dischetto, la girata dell’argentino sorvola di poco la traversa.

La ripresa si apre con gli ospiti ancora padroni del campo. Bollino, in mischia, di testa chiama D’Alterio ad un gran colpo di reni per alzare in angolo. Passa giusto un minuto e sempre Bollino scarica al limite per Bezzon il quale lascia partire un sinistro chirurgico che bacia la base del palo e s’insacca. Grande esultanza di calciatori e panchina gialloblù, ma ci sarà ben poco da sorridere alla fine. Il tempo di riprendere le rispettive metacampo, infatti, che Magnavita aggancia da dietro Garetto appena dentro il vertice dell’area lametina. Dal dischetto Lodi spiazza Gentile e dà il la alla riscossa acese.  Russo approfitta di una dormita di Magnavita e prova a servire Savanarola, anticipato provvidenzialmente da Gentile in uscita volante. Acireale rigenerato e gialloblù di fatto schiacciati nelle retrovie. Lodi fa le prove del gol con una prima punizione che sfiora il palo più vicino. Trascorrono giusto altri 2’ e Bezzon ingenuamente sbraccia Le Mura sull’out destro d’attacco locale. Quasi una sorta di angolo corto che Lod,i con un sinistro a giro da favola, mette teso e forte verso la porta, Gentile non esce  e la palla, non toccata da nessuno malgrado un nugolo di calciatori, s’insacca. Rimonta completata. Neanche i due gol presi in 270’’ svegliano Corapi e compagni che prendono anche il terzo al 12’. Angolo teso del solito Lodi e imperioso stacco aereo di Garetto che colpisce la parte bassa della traversa con il pallone che scendendo rimbalza oltre la linea di porta. Apoteosi acese. Solo al 20’ gli ospiti tornano a dare segnali di vita. Haberkon dà una gran palla a Bollino chiuso con grande esperienza, e da ultimo uomo, da Cadili. Campilongo fa entrare Provazza, De Marco, Salandria e Miliziano nel tentativo di dare una scossa che arriva solo in parte. L’Acireale torna a rendersi pericoloso in ripartenza con Russo che si vede il suo destro respinto in angolo da Gentile. Subito dopo buona chance sui piedi di Maimone il cui destro al volo sfiora l’incrocio. Entra anche Rusescu. Prima Miliziano entra in area vedendosi contratto in corner il tiro da buona posizione, quindi Rusescu calcia troppo debolmente. Al 44’ l’ultima vera occasione per portare la gara ai supplementari. Provazza semina il panico in area, va sul fondo e pennella una gran palla al centro per lo stacco troppo debole di Bollino che D’Alterio blocca facendo due passi sulla sua destra. L’arbitro indica 6’ di recupero ma già dopo 4’ si spengono definitivamente le speranze ospiti. Veloce contropiede degli acesi che entrano in area dopo aver vinto un paio di rimpalli, Ricciardo calcia forte trovando la respinta di Gentile, ma a rimorchio arriva Correnti spedendo in rete. Game over.                                                                                                                   

Acireale – Lamezia Terme  4-2

Acireale (3-5-2): D’Alterio 6.5; Brumat 6.5, De Pace 5.5 (1’st Mollica 6.5), Cadili 6.5; Tumminelli 6.5, Garetto 7 (30’st Cristiani 6), Lodi 7.5, Le Mura 6 (40’st Esposito sv), Correnti 6.5; Savanarola 6.5 (50’st Joao Pedro sv), Russo 6.5 (36’st Ricciardo sv) In panchina: Ruggiero, Figliomeni, Viglianisi, Lo Monaco. Allenatore: De Sanzo 6.5

Fc Lamezia Terme (4-3-3): Gentile 5.5;  Magnavita 5 (24’st Miliziano 6), Miceli 6, Sabatino 6.5, Amenta 6; Maimone 6 (36’st Rusescu sv), Corapi 5.5 (24’st Salandria 6), Bezzon 6.5 (17’st Provazza 6.5); Bollino 6, Haberkon 6.5, Terranova 5.5 (17’st De Marco 6).  In panchina: Lai, Tipaldi, Amendola, Da Dalt.  Allenatore: Campilongo 5.5

Arbitro: Andrea Migliorini di Verona 6.5 (De Luca di Merano e Roncari di Vicenza)

Marcatori: 6’pt Haberkon (LT); 2’st Bezzon (LT), 5’st Lodi su rig. (A), 10’st Lodi (A), 12’st Garetto (A), 47’st Correnti (A)

Note: pomeriggio molto caldo con manto erboso in discrete condizioni. Spettatori 400 circa di cui una trentina ospiti. Ammoniti Haberkon (LT), De Pace (A), Garetto (A), Bezzon (LT), Brumat (A), Tumminelli (A), Mollica (A).  Angoli 6-6. Recupero: 2’pt e  7‘st

Ferdinando Gaetano

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