Lamezia Terme - Si riaccende la bagarre, in vetta, nel girone più meridionale della serie D. I risultati degli ultimi 180’ hanno fatto si che si riducesse il margine di vantaggio della capolista Gelbison su due tre più immediate inseguitrici, ovvero Acireale ed F.C. Lamezia. Ma non è tutto oro, almeno per il momento, ciò che ha iniziato a brillare per i lametini, considerato che mercoledì scorso la formazione di Vallo della Lucania ha osservato il rispettivo turno di riposo di questo girone di ritorno. Così ha già fatto, il 2 febbraio, anche l’Acireale, mentre Corapi e compagni dovranno fermarsi il prossimo 13 marzo. La Cavese lo farà il 24 aprile ma, al pari della Gelbison, deve ancora recuperare la sfida interna con il Trapani. Solo una vittoria domenica prossima in casa della capolista consentirebbe ai lametini di rimettersi prepotentemente in corsa per la promozione diretta. Anche per restituire ai campani l’amaro kappaò dell’andata, allorquando fu decisiva una mezza papera dell’allora estremo difensore gialloblù D’Andrea, e iniziare a riequilibrare il computo degli scontri diretti.
La serie positiva più lunga resta quella del Città di Sant’Agata: ben nove giornate con quattro affermazioni e cinque pareggi. A seguire quelle di Gelbison e Lamezia, entrambe arrivate a otto risultati utili consecutivi. Se in tale lasso temporale i rossoblù cilentani hanno tuttavia racimolato sei successi e due pari, i lametini hanno invece collezionato cinque vittorie e tre divisioni della posta. Se andassimo a confrontare l’attuale classifica generale con quella comprendente solo le gare giocatesi nel nuovo anno solare, escludendo i recuperi relativi alle sfide non disputate nel 2021, non mancherebbero le sorprese. Calcolando la media punti a partita che ciascuna delle diciannove squadre rimaste a comporre il girone ha ottenuto in questo inizio di 2022, noteremo una new entry nelle prime cinque, ovvero il Città di Santagata, allenato dal duo ex Vigor Giampà e Vanzetto, al posto del Paternò, che scivolerebbe in settima posizione. Il Lamezia sarebbe solo quinto, mentre in testa andremmo a trovare Acireale e Cavese. In fondo a questa speciale graduatoria il Trapani di Morgia con appena 0,33 punti a partita. Tornando alla sfida del “D’Ippolito” di ieri pomeriggio, in sala stampa mister Campilongo si è mostrato decisamente soddisfatto “anche se il punteggio finale poteva essere più largo. Dopo il 2-0 ci siamo divorati l’impossibile sotto porta. Avevamo preparato la gara in un certo modo e invece ci siamo ritrovati davanti un Biancavilla schieratosi, contrariamente al suo solito, con cinque difensori. Ma la mia squadra merita un plauso perché anche stavolta, per come ormai accade da tre giornate, il nostro portiere non ha dovuto fare neanche una parata (eccezion fatta per quella salva risultato su Minacori a Licata ndr). I ragazzi mi hanno seguito alla lettera in questa settimana. Sono contento anche per il pubblico che ci è stato vicino come al solito. Proseguiamo nel nostro cammino senza guardare alle altre di testa e poi alla fine vedremo dove saremo riusciti ad arrivare”.
Per la prima volta in questa stagione, a decidere una gara dell’undici lametino sono stati due diversi centrocampisti. “Ne avevamo parlato proprio nella conferenza stampa di venerdì sull’importanza che, specie in un modulo come il 4-3-3, rivestono i gol dei centrocampisti. Maimone e De Marco hanno disputato una buonissima partita. Alla fine il primo l’ho tolto perché non ne aveva più avendo giocato pure mercoledì. Certo, gradirei che anche gli esterni e gli attaccanti ci aiutassero a chiudere le gare dato che nell’occasione abbiamo sciupato tantissimo La squadra sta comunque rispondendo alla grande, tenuto pure conto che è stata costruita tre volte, essendo passati da qui tantissimi calciatori, tre allenatori, due preparatori atletici (e, aggiungiamo noi, altrettanti direttori sportivi ndr). Non era insomma facile trovare la quadra, ma ora ritengo che stiamo sulla buona strada e dobbiamo continuare a percorrerla. Questo è un gruppo sano, nel quale tutti si sono messi a mia disposizione con grandissima professionalità. Lavorano su quelle che sono le mie direttive. Se proprio devo rimproverare qualcosa, è che a volte non riusciamo a chiudere le partite o a gestire determinate fasi dell’incontro. Ma ciò probabilmente è anche dovuto alle aspettative ed alle varie vicissitudini vissute. Sappiamo quello ch’è il nostro obiettivo, ma ci stanno altre tre squadre costruite ed attrezzate come noi per provare a vincere”.
Un Lamezia che dunque domenica si presenterà con il morale alto a Vallo della Lucania. “Abbiamo più possibilità, anche a livello mentale, di giocarcela alla pari con loro. Rispettiamo tutte le squadre dato che si è visto come la prima o la seconda possono perdere con l’ultima in classifica. Non c’è nulla di scontato”.
Inevitabile la domanda sui motivi della terza esclusione consecutiva dai convocati dell’esperto Bernardi. Campilongo taglia corto, anche se poi lascia capire qualcosa tra le righe. “E’ stata una scelta tecnica, punto. Ma questo non significa che il ragazzo non rientra nei miei piani. Tanti altri calciatori sono andati in tribuna da quando ci sono io e si sono adattati. Per me i calciatori sono tutti bravi e forti, poi è normale che mi tocca fare delle scelte e vado avanti per la mia strada a prescindere se piacciano o meno”.
Sulle prestazioni non molto convincenti di Rusescu e Terranova, l’ex tecnico di Empoli e Frosinone risponde come “Raul era reduce da una gara, quella di mercoledì scorso, nella quale era tornato a giocare dopo tanto tempo dall’inizio. Ha speso tanto visto che ha lottato da solo in mezzo ai centrali avversari, e poi io chiedo molte cose alle punte centrali. Alla lunga ha quindi accusato la stanchezza e l’ho sostituito. Quanto a Terranova, lo sto facendo giocare con una certa continuità perché è un ragazzo che voglio recuperare mentalmente avendo grande qualità e non riuscendo a segnare nonostante nella scorsa stagione sia stato il capocannoniere del girone con venti gol. Tra l’altro mercoledì al suo posto avevo schierato titolare Umbaca che oggi, quando entrato nella ripresa, ha fatto una grande prestazione. Ma complessivamente anche Terranova non mi è dispiaciuto per lo spirito di sacrificio mostrato. Gli è mancato giusto il guizzo finale”.
Dei punti lasciati per strada sotto la sua gestione. “Se proprio devo recriminare, lo faccio per i due punti persi a Troina dove ci siamo fatti raggiungere nonostante l’uomo in più. A quest’ora saremmo stati a pari punti con la Gelbison , ma il calcio non è una scienza esatta e non c’è nulla di scontato”. Campilongo fa quindi chiarezza sulle condizioni di Corapi. “La seconda ecografia alla quale si è sottoposto ha rilevato una elongazione di 4 millimetri, che è pochissimo. Conoscendo Ciccio so che lui vorrebbe rientrare subito, ma il campionato non finisce domenica contro la Gelbison. E’ un giocatore per noi fenomenale anche se oggi (ieri ndr) comunque Salandria, pur non avendo i suoi tempi e le sue giocate, ha disputato una discreta gara e segnato un gran gol. Perciò vediamo come Corapi starà e recupererà durante la settimana e poi valuteremo se sarà il caso, o meno, di rischiarlo”.
Di seguito la classifica, sotto forma di media punti, relativa alle sole sfide dalla diciannovesima giornata in poi:
Acireale 2,5
Cavese 2,5
Gelbison 2,33
Sant’Agata 2,2
F.C. Lamezia Terme 2,14
Portici 2
Paternò 1,57
Cittanova 1,5
Real Agro Aversa 1,5
San Luca 1,4
Giarre 1,33
Biancavilla 0,85
Licata 0,8
Rende 0,71
Sancataldese 0,71
Castrovillari 0,5
Santa Maria Cilento 0,42
Troina 0,42
Trapani 0,33
Ferdinando Gaetano
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