Fc Lamezia supera il Trapani ai rigori ed accede ai quarti di Coppa Italia

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Lamezia Terme - Buona la prima, ma che sofferenza, per il nuovo tecnico gialloblu' Claudio De Luca. Solo al termine della lotteria dei calci di rigore l'Fc Lamezia supera il Trapani, al D'Ippolito, per 7-6, dopo che i 90' regolamentari si erano chiusi sull'1-1 per via del momentaneo vantaggio locale siglato dall'appena entrato Cunzi, e del successivo pari di De Pace. Dagli undici metri decisivo il rigore parato da Mataloni proprio a De Pace. Ai quarti Maimone e compagni affronteranno la vincente di Cavese - Francavilla, ovvero dell'ultimo ottavo ancora da disputare. Una buona prestazione, quella nell’occasione sfornata da Maimone e compagni i quali hanno tuttavia peccato ancora una volta di cattiveria sotto rete. Ai punti, infatti, il Lamezia avrebbe decisamente meritato la vittoria per via delle innumerevoli palle gol costruite soprattutto nella seconda metà della frazione iniziale, tuttavia alla fine ha rischiato anche di perderla avendo, peraltro, dovuto giocare gli ultimi 20’ in inferiorità numerica a causa del “rosso” diretto sventolato, in maniera probabilmente sin troppo fiscale, al difensore Cadili per un’entrata dura, ma non certo cattiva, su Mascari. Poi la quasi interminabile sequenza dei tiri finali dagli undici metri. Ne sono occorsi addirittura sedici per decretare la vincente, con i gialloblù che, a seguito della parata di Mataloni su Pipitone, hanno avuto l’occasione per chiuderla al quinto ed ultimo della serie. Emmanouil, pur spiazzando il portiere, ha tuttavia incrociato troppo la mira.

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Subito dopo non ha invece fallito Mascari e si è andati ad oltranza. Freddi Crisafi e Catania, poi quando Zulj ha calciato debole e centrale, la qualificazione sembrava aver ormai imboccato la strada della Sicilia. Invece Musso ha solo fatto la barba esterna al palo, rendendo necessaria la battuta dell’ottavo penalty a testa. De Luca l’ha messa forte sotto l’incrocio, mentre De Pace è andato sul dischetto poco lucido e n’è venuto fuori un tiro debole e quasi centrale che Mataloni, stavolta rimasto fermo fino alla fine , ha potuto respingere distendendosi di poco sulla propria sinistra. Davvero un finale vietato ai deboli di cuore, quindi, con il Lamezia che ha scacciato via i fantasmi dell’eliminazione, sempre ai rigori e nella stessa porta del D’Ippolito, ad opera del Rende nel turno preliminare della precedente edizione della Coppa Italia di serie D. La novità principale, rispetto alla gestione Novelli ed al suo 4-3-3 canonico, è stata l’esser partiti dal primo minuto con il 4-2-3-1. Modulo che, con Terranova nelle vesti di trequartista, e quindi di collante tra i due mediani Maimone e Cristiani ed il terminale avanzato Crisafi, ha permesso un gioco più fluido ed avvolgente. Sarà stato probabilmente un caso, ma pochi minuti dopo l’ingresso di Morana, proprio al posto dell’ex Dattilo, ed il contestuale passaggio al vecchio modulo, il Trapani ha trovato, in mischia, l’1-1. Un Lamezia più continuo ed in palla rispetto alle ultime uscite casalinghe, dunque, ma che dovrà proseguire su tale scia, trovando quella continuità ed intensità nel gioco sin qui mancate tra le mura amiche.

La cronaca della gara

Mister De Luca preferisce dare un turno di riposo a Silvestri, non al meglio, con il bosniaco Zulj a comporre con Cadili il duo centrale difensivo. Miliziano, acciaccato, viene rimpiazzato da Kanoutè, la cui ultima presenza in campo risaliva al match interno, sempre di coppa, con il Cittanova. In avanti, il recuperato Addessi torna a sua volta a giocare da titolare dopo poco più di sessanta giorni (Lamezia – Catania del 20 novembre scorso). Il Trapani si presenta a Lamezia con “soli” diciannove elementi in distinta. A guidare la squadra dopo l’esonero, avvenuto lunedì scorso, di Monticciolo, e’ Guglielmo Gravino, ovvero colui che era il suo vice. A giorni, comunque, ci sarà il ritorno ufficiale di mister Torrisi, mandato via dopo poche giornate di campionato. Nell’undici iniziale, schierato con il 4-3-1-2, trovano posto gli ex Cavese Romizi e Kosovan, l’ex Gelbison Gonzales (tuttavia costretto ben presto ad alzare bandiera bianca per un problema fisico) e quel Paolo Carbonaro che vestì la maglia della Vigor Lamezia in serie C. Resterà in panchina per l’intera gara, poiché non al top, l’altro ex Vigor Giovanni Giuffrida. In tribuna presente pure l’allenatore di quella formazione biancoverde, il lametino Massimo Costantino, reduce dalla parentesi poco fortunata di Acireale. Parte forte la squadra di casa. Apertura di Maimone per Alma che, da posizione leggermente decentrata, calcia addosso a Summa, ma contemporaneamente si era alzata la bandierina del secondo assistente. Al 5’ grossa occasione sciupata da Crisafi il quale supera di forza, e velocità, Gonzales ma poi angola troppo il diagonale sul portiere in uscita. Al 14’ stacco aereo di Zulj abbondantemente oltre la traversa. Nel frattempo Cellamare prende il posto di Gonzales, con De Pace spostato al centro della difesa a far coppia con capitan Carboni. Di li a poco gli ospiti creano il primo brivido alla retroguardia gialloblù. De Luca respinge corto un cross, la palla carambola dalle parti di Pipitone che al volo calcia tra le braccia del portiere.

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Decisamente più pericoloso il Lamezia. Cross basso e teso in area di Terranova, Summa in uscita bassa respinge corto, recupera la palla Crisafi il quale, a porta vuota, alza troppo la mira. Terranova e gli altri tre del reparto avanzato locale con il loro fraseggio creano parecchio fastidio al Trapani. Al 40’ Addessi serve sulla corsa Terranova, il numero dieci si aggiusta il pallone sul sinistro e scocca un forte tiro che però trova solo l’esterno della rete. Il gol sembra nell’aria con i granata alle corde. De Luca affonda sulla sinistra e mette teso e forte al centro, Addessi non ci arriva ma la sfera termina dalle parti di Alma, l’esterno d’attacco stoppa e calcia a botta sicura ma trova incredibilmente la respinta di piede, quasi sulla linea, di Romano. Prima del riposo è invece Summa a metterci una pezza sul destro sporcato di Addessi. La ripresa si apre con un piazzato forte, ma centrale, di Marigosu che Mataloni, un po’ infastidito dal sole in faccia, riesce ad alzare in angolo con la mano aperta. E’ sempre la formazione calabrese, però, a rendersi maggiormente pericolosa. Siamo al 13’ quando De Pace scivola favorendo l’inserimento di Terranova che entra in area salvo poi farsi respingere il tiro da un difensore, stessa sorte ha il successivo tentativo di Crisafi.  Cunzi rileva Addessi e dopo appena 120’’ lascia il segno. Maimone affonda in area e crossa teso sul secondo palo dove l’ex Catanzaro di testa non sbaglia incrociandola imparabilmente.

I siciliani non si scoraggiano e rispondono con Musso il quale si destreggia bene in area su Cadili e Zulj, provvidenziale Mataloni a sventare in uscita il tentativo di pallonetto dell’attaccante. Al 25’ arriva il pari granata. Mataloni alza in angolo un cross insidioso. Battuta tesa sul primo palo dove Musso riesce in scivolata a girare verso la porta trovando poi De Pace che deve giusto spingere in rete da pochi passi. La gara diventa ancor più in salita quando, dopo 5’, viene espulso Cadili. E’ Maimone a scalare, e adattarsi in mezzo alla difesa. La gara è ora più che mai equilibrata. Liscio di Morana al limite dell’area, Pipitone può così calciare ma la mira è troppo centrale per creare problemi a Mataloni. Il numero ventotto ospite ci riprova poco dopo con identico esito. Al terzo dei 5’ di recupero, Lamezia nuovamente molto pericoloso. Filtrante di Emmanouil per De Luca, il terzino guadagna il fondo e rimette al centro per Alma che si vede rimpallata la sua conclusione, Crisafi in piena area piccola non riesce a sbatterla dentro reclamando, al contempo, vanamente una trattenuta da dietro. Quindi l’epilogo finale dagli undici metri. Al termine del match, in sala stampa mister De Luca si è detto soddisfatto della prova dei suoi, rimarcando come le note positive siano state di gran lunga superiori alle pecche, tra le quali, ovviamente, la poca concretezza. Ha aggiunto di essersi già fatto un’idea abbastanza chiara di quello che manca alla squadra e che arrivarà sicuramente una prima punta, anche perché bisognerà valutare pure la gravità dell’infortunio di Fangwa.

FC LAMEZIA TERME – TRAPANI 7-6 (dopo i calci di rigore)

LAMEZIA TERME (4-2-3-1): Mataloni 6.5; Kanoute 6.5, Zulj 6, Cadili 5.5, De Luca 6.5; Maimone 6.5, Cristiani 6.5 (40’st Emmanouil sv); Addessi 6.5 (15’st Cunzi 7), Terranova 6.5 (23’st Morana 5.5) (49’st Borgia sv), Alma 6.5; Crisafi 6. In panchina: Martino, Abatneh, Silvestri, Talarico, Niakate. Allenatore: De Luca 6.5

TRAPANI (4-3-1-2): Summa 6.5; De Pace 6, Carboni 6.5, Gonzalez sv (18’pt Cellamare 6), Romano 6.5; Pipitone 6, Kosovan 6 (9’st Catania 6), Romizi 5.5 (9’st Cangemi 6); Marigosu 6; Carbonaro 5.5 (16’st Mascari 6), Musso 6. In panchina: Cultraro, Ngyir, Giuffrida, Scuderi. Allenatore: Gravino 6

ARBITRO: Davide Cerea di Bergamo 5.5 (Cafisi e Santoriello di Nocera Inferiore)

MARCATORI: 18’st Cunzi (LT), 26’st De Pace (T)

NOTE: manto erboso pesante. Spettatori 300 circa. Al 30’st espulso Cadili (LT) per gioco pericoloso. Ammoniti Romano (T), Zulj (LT). Angoli 3-4. Recupero: 3’pt e 5’st. Sequenza calci di rigore: Alma (LT) gol, Carboni (T) gol; Cunzi (LT) gol, Cangemi (T) gol; Maimone (LT) gol), Marigosu (T) gol; Borgia (LT) gol, Pipitone (T) parato; Emmanouil (LT) fuori, Mascari (T) gol; Crisafi (LT) gol, Catania (T) gol; Zulj (LT) parato, Musso (T) fuori; De Luca (LT) gol, De Pace (T) parato

Ferdinando Gaetano

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