Si è spento Elio Grassi, ex bomber della Vigor Lamezia

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Lamezia Terme - Se ne va un altro degli storici componenti dell’ultima Vigor Lamezia capace di chiudere al primo posto in campionato. Lo scorso ottobre ci aveva lasciati a soli 56 anni  Maurizio Reccia, ovvero colui che difese i pali per l’intero girone d’andata (poi gli fu preferito “l’indigeno” Mimmo Perri)  dell’allora campionato di Interregionale 1986-87. Stamane è purtroppo toccato al mitico bomber Elio Grassi. Un infarto fulminante lo ha stroncato ad appena 62 anni. Nato a Seregno il 9 giugno 1958, Grassi arrivò a Lamezia pochi giorni prima dell’inizio del torneo 1985-86, per intenderci quello chiuso al secondo posto per via dello scontro diretto perso proprio all’ultima giornata in casa della Rifo Sud. A fine stagione avrà collezionato 26 presenze e 10 reti. Score che ovviamente gli valse la riconferma per l’annata successiva, quella che vedrà la Vigor Lamezia di mister Claudio Ranieri prima, e Carmine Tascone dopo, trionfare con ben sette punti di vantaggio sulla seconda, quella Sanciprianese sul cui campo rimediò l’unica sconfitta a fronte, viceversa, di ben ventuno vittorie e otto pareggi.  Ancora 10 le marcature personali, tra cui quella che risolse il derby d’andata con il Sambiase (da quella stagione i biancoverdi non sono più riusciti a battere i “cugini” giallorossi in match ufficiali), per il centravanti milanese, sebbene stavolta spalmate su 28 presenze. 

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L’avventura calcistica di Elio Grassi nella città della piana dura ancora un anno, essendo rientrato nella decina dei confermati per il successivo campionato di Serie C2, chiuso con un lusinghiero, ma non privo di rimpianti, terzo posto finale alle spalle del blasonato Palermo, battuto 1-0 in un D’Ippolito gremito in ogni ordine di posti e fermato sull’1-1 alla “Favorita”, e del Giarre.  Annata poco fortunata, a livello personale, per il centravanti di Seregno. Un infortunio lo terrà infatti ai box per buona parte del girone d’andata. Alla fine solo 15 presenze, ma solo in sei occasioni giocò gl’interi 90’, e nessun gol all’attivo in una squadra che comunque soffriva di “stitichezza realizzativa”, seppur al contempo capace di vantare la miglior difesa del campionato con appena 17 reti incassate in 34 gare. 

Il legame di Grassi con la nostra città non è tuttavia stato solo calcistico. Qui conobbe quella che sarebbe poi diventata sua moglie, trasferendosi a vivere  con lui in Lombardia. Anche per questo in estate era solito trascorrere qualche giorno a Lamezia. Non essendo mai andata oltre la serie C (raggruppamento centro-meridionale), soltanto una volta la Vigor ha avuto modo di giocare una gara ufficiale in Lombardia. Partita che, ovviamente, l’ex bomber biancoverde non si è perso. Era il giugno del 2010 e l’allora squadra guidata in panchina da Gigi Marulla, anch’egli non più tra noi, fu ospite del Renate nella gara valevole come prima giornata di uno dei tre triangolari attraverso i quali si articolò la prima fase dei play-off nazionali di serie D. Finì 1-1 e in tribuna non passò inosservata proprio la presenza di quel tifoso speciale che poco più di vent’anni prima aveva contribuito, con le sue reti e la tempra d’indomito combattente, a portare quella stessa squadra in maglia biancoverde tra i professionisti. 

Ferdinando Gaetano 

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