Confronto pubblico di "Lamezia bene comune" per formare una coalizione

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Lamezia Terme - É giunta l’ora di parlarsi in faccia, confrontarsi con la piazza e adoperarsi unicamente per il bene della città. É con questo intento che il Movimento Lamezia Bene Comune, nato lo scorso maggio, ha riunito le forze democratiche della città in piazza Mazzini, nei pressi della Casa del Popolo, per fare un tentativo di coalizione e parlare apertamente alla platea.

Sulle spalle delle sinistre grava il peso di un ritardo clamoroso per la compilazione delle liste elettorali e sulla scelta del candidato a sindaco. In ultimo, non in ordine di importanza, la notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose anche dell’Asp di Catanzaro. Ad appesantire questo scenario non proprio roseo, la disorganizzazione del PD locale, appena riformato. Il neoeletto segretario Antonio Sirianni non ha ancora fatto in tempo ad inaugurare la nuova sede di partito (che si ubicherà proprio in piazza Mazzini), che è stato preso in contropiede dalle elezioni previste per il prossimo novembre. “Non ci sono i tempi per le primarie - dice il segretario PD - l’urgenza è fare al più presto un meeting a porte chiuse tra il Partito Democratico e il Movimento Lamezia Bene Comune per trovare un candidato a sindaco”. L’idea mira ad aggregare tutte le anime del centrosinistra per porre un argine a coloro i quali responsabili dei precedenti scioglimenti di giunta, non hanno ricevuto il decreto di incandidabilità e si ricandideranno nuovamente.

Anche Rosario Piccioni, ex consigliere comunale concorda non senza autocritica sui ritardi accumulati: “Il tempo è scaduto! Ci serve un’unica coalizione ed un unico candidato, anche un nome proveniente dalla società civile. Poche liste ma pulite su cui apporre la firma in modo trasparente, per non riconsegnare la città nelle mani della classe politica becera e collusa che ci ha portato allo scioglimento”. Perplessità dal pubblico sui rischi che si corrono a fare una scelta di pancia: “Il suggerimento del candidato non può essere fatto a sorteggio per via dell’urgenza, - dice Vittorio Paola ex Vice-presidente della Provincia - bisogna iniziare a pensare di delineare un profilo che sia la sintesi di tutte le forze della coalizione”. Un altro dubbio si solleva dall’ala Cinquestelle: vogliono sapere se il PD è disposto a rinunciare ad una lista esclusiva di partito in favore di una fatta da persone e non da figure politiche; Sirianni non esita: “il partito sarà uno strumento a disposizione di tutte le associazioni.” La tavola rotonda è quindi rimandata al prossimo lunedì.

Dora Coscarelli

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