Gianturco: "Unioni civili, a Lamezia sono altre le priorità"

GIANTURCO-1.jpgLamezia Terme - “Seppur non sono contrario al riconoscimento civile delle coppie di fatto, credo che a Lamezia siano altre le priorità. L'amministrazione pensi all'economia di questa città, creando opportunità lavorative per i nostri disoccupati. Ricordo al consigliere Ruberto che i giovani chiedono principalmente lavoro e certezze per il futuro”. Afferma il consigliere comunale Mimmo Gianturco, in riferimento alla nota del consigliere di maggioranza Francesco Ruberto. “Questa legge sulle unioni civili - afferma Gianturco – tra l'altro, così come è stata formulata, sembra quasi una barzelletta. Non si capisce bene come si possa equiparare queste unioni civili ad un matrimonio, se non sono previsti obblighi di fedeltà e molte altre cose che invece sono regolamentate nei matrimoni fra eterosessuali e che invece ritengo andavano inserite. Si tratta semplicemente di una operazione politica orchestrata dal governo Renzi per raccattare simpatie nel mondo omosessuale”.

“Sono convinto – continua il consigliere di Sovranità – che le priorità per Lamezia siano ben altre. L'amministrazione comunale, piuttosto che occuparsi di temi effimeri, si attivi a risollevare economicamente questa città, creando le opportunità lavorative per i nostri disoccupati. Ricordo al consigliere Ruberto, il quale asserisce che la sua richiesta è in linea con il pensiero di molti giovani, che la reale necessità dei giovani lametini sono principalmente lavoro e certezze per il proprio futuro, e questo vale anche per i molti giovani a favore delle unioni civili”. “Così com'è stata formulata questa legge sulle unioni civili – conclude Mimmo Gianturco – noi non la riconosciamo e siamo convinti che non vada applicata. Invito per tanto le forze politiche consiliari di centrodestra a prendere una posizione netta e contraria su questa legge, affinché, nel nostro comune, non si facciano passerelle inutili e soprattutto non si dia supporto politico alle iniziative esclusivamente finalizzate alla propaganda renziana e al consolidamento della sua leadership nazionale”.

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