Lamezia: Avviata Conferenza Servizi su analisi rischi e relativa bonifica area pontile Ex Sir

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Lamezia Terme - Si è svolta oggi, nella sala giunta del Comune di Lamezia Terme, l’apertura dei lavori della conferenza dei servizi per valutare lo stato dell'area marino-costiera antistante il pontile ex Sir sito in località San Pietro Lametino. All’incontro promosso dall’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore all'Ambiente, Pierpaolo Muraca, hanno partecipato: la dottoressa Procopio e l'avvocato Russo per l’Amministrazione provinciale, il geologo Enzo Cuiuli e Michele Folino Gallo per l' Arpacal, Alberto Scalzo per la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, oltre al dirigente del Comune, Salvatore Zucco, che ha presieduto i lavori, e ai funzionari dell'ufficio Ambiente.

L’assessore Muraca ha sottolineato che l’obiettivo della conferenza è quello di verificare, ai sensi della normativa ambientale vigente, le competenze di ciascuno degli Enti invitati al fine di verificare con dati attendibili la reale situazione dell'area dal punto di vista ambientale ed attivare tutte le procedure per l’eventuale bonifica del sito.  “È stato un incontro molto proficuo,  - ha detto Muraca – nel corso del quale si è ripercorso tutto l'iter di interventi e provvedimenti che hanno interessato l'area al fine di comprendere e promuovere tutte le azioni utili in relazione alle competenze di ciascuno. Sono molto rammaricato, ma non certamente sorpreso, dell'assenza della Regione (Dipartimento Politiche dell'Ambiente) e dell’Agenzia del Demanio (sia la Direzione Regionale di Catanzaro che quella dello Stato nelle sue articolazioni ministeriali), nonostante siano proprio loro i  soggetti più coinvolti nella vicenda. Sarebbe stata un’occasione importante per dare un segnale di presenza e fornire un contributo di chiarezza su alcuni punti ritenuti di assoluta rilevanza da parte dei partecipanti alla conferenza, sia per il fatto che la questione del pontile è stata molto discussa in questi anni, anche alla luce delle notizie delle scorse settimane sull’ipotizzata presenza di sostanze inquinanti nel sito che hanno portato la Procura della Repubblica di Lamezia Terme all'avvio di un procedimento di indagine penale e al sequestro preventivo della struttura”. In data 25 febbraio 2014, come riportato dal capo Alberto Scalzo, la guardia costiera di Vibo Valentia, sempre su richiesta della Procura, ha effettuato con l’Arpacal dei prelievi di sedimenti nei punti già indagati in passato; in particolare i campionamenti effettuati sono stati sei, per indagini su PCB e diossine. Occorre specificare, inoltre, che, come dichiarato dalla dottoressa Procopio, le competenze della Regione sono attribuite chiaramente dalla legge, in particolare per quanto attiene agli obblighi di monitoraggio dell'acqua, alle rilevazioni dei parametri di qualità delle acque costiere e degli standard qualitativi dei sedimenti marini. Nessun dubbio è emerso circa la proprietà della struttura che è in capo allo Stato e che eventuali attività di bonifica dovranno essere attuate attraverso l'organo ausiliare che è il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

“Chiederemo ufficialmente – ha concluso Muraca - alla Regione Calabria, Dipartimento Ambiente, l'attivazione delle proprie competenze previste dalla legge, compresa la copertura delle spese di indagine analitiche per PCB e diossine. Il Comune si impegnerà, altresì, a richiedere alla Procura della Repubblica gli esiti delle analisi condotte dall'Arpacal, non appena saranno disponibili. Ciò al fine di fornire un'informazione corretta a tutta la cittadinanza che attende legittimamente una risposta precisa sui rischi paventati nelle scorse settimane”. 

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