Lamezia: Politiche 2018, candidati Pd incontrano i cittadini su cultura e lavoro: "La Calabria deve infrastrutturarsi culturalmente"

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Lamezia Terme - Un incontro con i candidati del Pd alle prossime elezioni politiche per il Senato e per la Camera per incontrare i cittadini, ascoltare le loro istanze e rispondere con pillole di programma. A partecipare al tavolo, Antonio Gatto e Andrea Cerra, segretari dei circoli Primerano e Cosentino, Annita Vitale e Federico Leone, che in questo momento stanno fornendo il loro supporto ai temi della cultura e del lavoro, e i candidati Sebastiano Barbanti, Aquila Villella ed Antonio Viscomi. 

Un incontro partecipato, stimolato da numerose riflessioni, per raccogliere suggerimenti e proposte e per capire come convincere al voto i cittadini, posti in una posizione di stagno dopo le vicende del terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Lamezia Terme: "Non esiste alternativa al Pd nel governare l'Italia - ha affermato Antonio Gatto in apertura - da un lato troviamo il populismo e dall'altro la destra. Il Pd ha in mente un progetto politico con al centro la legalità". Soddisfatta della presenza eterogenea in sala Annita Vitale, la quale reputa necessario il confronto, attualmente 'inagibile', con una politica che deve mettersi alla pari. Inagibile, perché in questo momento storico tutti i teatri e gli spazi comunali risultano chiusi. "Chi lavora deve mettersi alla prova - afferma Annita Vitale - La cultura è innovazione, ed è anche lavoro laddove conduce all'economia". Un progetto culturale e politico, quello pensato, che sulla falsariga di Puglia Film Commission tracci una buona rotta fra turismo, immagine, cultura, e offra un brand significativo da seguire. "Abbiamo un patrimonio culturale che non siamo mai stati in grado di valorizzare - prosegue - la Calabria deve infrastrutturarsi culturalmente e questo è possibile perché c'è una vocazione chiara. Io voterò con gioia questi candidati perché sono colti, competenti, persone per bene". 

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L'auspicio trasmesso è quello di uno slancio in grado di costruire una visione unitaria. Una prospettiva regionale, quindi, quella di Lamezia, che non resti localistica. Per entrare nel vivo del tema, Federico Leone parla di passione: “Bisogna creare un humus per fare ricerca, università, per creare competenze digitali e stare al passo dell'Europa".

Da qui alcuni interrogativi. Quali cose si possono fare dal Parlamento per la Calabria? Per rafforzare le domande di domande e offerte? E soprattutto qual è l'idea di flessibilità visto l'aumento della precarietà? A fornire risposte e ad argomentare su più fronti Sebastiano Barbanti, secondo cui non esiste altra comunità al di fuori del Pd in grado di radunare cosi tante persone: "Pertini diceva che i giovani non hanno bisogno di sermoni ma di esempi - spiega Barbanti a proposito della cultura del lavoro in continua evoluzione - questo Pd è nuovo e competente. Da qui a breve si creeranno 2 milioni di posti di lavoro, ma se ne perderanno 5. Molti studi affermano che il 56% di posti di lavoro nell'arco di 10 anni spariranno. Dobbiamo far sì che i giovani trovino un lavoro che li gratifichi e li qualifichi, andando oltre l'idea di lavoro a tempo indeterminato". Curiosità, creatività e imprenditorialità, questi i fattori su cui muoversi. Inoltre, quanto al decreto sul mezzogiorno, Barbanti ha aggiunto "Sette mesi fa abbiamo emanato il decreto per il Sud, tutto questo non lo trovo banale, creare impresa con finanziamento a tasso 0. Di 5 mila domande la Calabria ne ha intercettato il 14%”.

Una buona politica che voglia mettere in pratica quanto predica deve però conoscere il proprio territorio. Fra gli intervenuti dal pubblico anche il musicista Francesco Scaramuzzino, secondo cui i cittadini sono in dubbio nel votare Pd anche a causa della distanza alle problematiche nel tempo e a causa della mancata conoscenza di realtà culturali che invece animano continuamente la città portando visitatori anche dal capoluogo.

"Siamo consapevoli di ciò che ci circonda? Siamo mai andati a chiedere di cosa hanno bisogno associazioni locali e altro"? - ha detto dal pubblico Scaramuzzino. Una sfida che Aquila Villella, convinta di conoscere bene il proprio territorio, ha accettato per dare voce alla città. Infine, Antonio Viscomi, docente universitario di diritto del lavoro, e da anni impegnato nella giunta regionale, oggi si presenta alle politiche per proporre un progetto che parli di comunità. "La cosa più difficile? Mettere insieme le persone intorno a un tavolo - ha affermato - perché aderire e votare Pd? Innanzitutto per bloccare l'astensionismo. 80, 60, 40 non sono numeri da giocare a lotto, ma sono dati importanti su cui riflettere - prosegue - nel 2005 Loiero registrò l’80% dei votanti, a seguire Scopelliti il 60% e poi da ultimo Oliverio il 43%. Se adesso avremo il 20% il prossimo Presidente sarà eletto solo dai mafiosi. Qui a Lamezia bisogna convincere le persone ad andare a votare adesso, non fra 2 anni, da qui parte la riscossa della Lamezia onesta". Qual è il senso politico della candidatura di Viscomi in politica?: "Il senso si trova nel complesso delle candidature”. 

Valeria D'Agostino

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