Lamezia Terme - Sulla situazione finanziaria della Lamezia Multiservizi e del Comune, interviene anche il Circolo politico-culturale “Graziella Riga” per il quale “è bene che si ricostruisca quella che è stata l’esperienza amministrativa della società fino ai primi mesi del 2015, a guida centrosinistra, basandosi sui fatti e sui numeri, verificati e sempre verificabili”.
Partendo da un dato, ritenuto “inconfutabile”, evidenziano come il bilancio del 2014 della Lamezia Multiservizi, “l’ultimo approvato sotto l’amministrazione di centrosinistra, è stato chiuso in attivo. Con un rapporto crediti/ debiti a favore dei crediti per oltre due milioni di euro, la maggior parte dei quali esigibili, con una posta in bilancio 2014 relativa alla svalutazione dei crediti di un miliardo e 700mila euro. Per la prima volta dopo la chiusura della discarica con i relativi introiti, il bilancio della società 2014 ha chiuso con un margine operativo lordo di oltre 700miila euro; un risultato netto in utile di quasi +100mila euro; un valore del capitale sociale intorno ai 4 milioni di euro. Sono dati e numeri incontrovertibili che non sono frutto del caso, ma sono dimostrazione di un’esperienza che si è rivelata una pratica di buona amministrazione della partecipata comunale, portata avanti da tutto il centrosinistra. Una politica che ha messo la legalità e la trasparenza alla base della policy aziendale. Ne è prova il fatto che, a differenza di quanto avvenuto in altre società partecipate in Calabria, la Lamezia Multiservizi non è mai stata sfiorata da inchieste o presunti condizionamenti della criminalità organizzata. Tutte le assunzioni sono state effettuate con regolari bandi pubblici. Fino al 2013 i bilanci della società sono stati certificati da una società di revisione di livello europeo, scelta non obbligata ma voluta dal management di quel periodo per una chiara volontà di trasparenza e rigore nella gestione amministrativa”.
“Pur fra criticità ed errori, il governo - aggiungono ancora - di centrosinistra ha lasciato la società in una situazione difficile ma certamente governabile, neppure paragonabile alle sedici società in Calabria, molte dei quali fallite o infiltrate da appetiti della criminalità organizzata. Questa la situazione a maggio 2015. Poi è subentrata l'amministrazione di centrodestra guidata da Paolo Mascaro; quindi, dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, il nuovo management nominato dalla commissione straordinaria”.
Per quanto riguarda la situazione attuale, concludono sostenendo che “valutiamo positivamente il buon esito della procedura di concordato preventivo, stando alle ultime dichiarazioni dell'amministratore Bevivino. Dichiarazioni che fanno chiaramente intendere che la situazione della società non "impone" assolutamente un eventuale dissesto dell'ente comunale; anzi, ci sono le condizioni per proseguire in un'azione di risanamento, intrapresa dall'attuale gestione, che va sostenuta e incoraggiata. E sono da cogliere come elementi positivi anche la riapertura della seconda vasca della discarica di Località Stretto e l’ammissione al finanziamento di circa 4milioni di euro per l’ammodernamento della rete idrica. In una fase come quella attuale, certamente sono boccate d’ossigeno per le casse della società ed elementi da prendere in considerazione in un’ottica di rilancio aziendale”.
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