Lamezia, dal voto parziale solo in alcune sezioni all'annullamento totale delle elezioni: ecco gli scenari in vista dell'udienza al Tar

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Lamezia Terme - A meno di dieci giorni dall'udienza davanti al Tar (11 dicembre) relativa ai ricorsi elettorali presentati dai candidati a sindaco, Massimo Cristiano (rappresentato dall'avvocato Armando Chirumbolo) in lizza con due liste civiche, e Silvio Zizza (rappresentato dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti) di Cinquestelle, insieme ad altri candidati al Consiglio comunale, cresce l'attesa per una decisione che potrebbe incidere notevolmente sulla vita politica e amministrativa della città di Lamezia.  Oggetto del contendere, l'esito delle elezioni Amministrative del novembre dello scorso anno che decretarono la vittoria al ballottaggio dell'attuale sindaco, Paolo Mascaro nei confronti del candidato del centrodestra, Ruggero Pegna. Al terzo posto, il candidato del centrosinistra, Eugenio Guarascio, quindi Rosario Piccioni espressione di due liste orbitanti a sinistra e poi Massimo Cristiano e Silvio Zizza.

La sentenza del Tar prevista per giorno 11 (Presidente, Giovanni Iannini, che fu giudice referendario nel 2012 quando si annullò il voto in 8 sezioni a Catanzaro) sarà immediata e uscirà lo stesso giorno o al massimo il seguente. Quello che è emerso dalle verificazioni fatte in prefettura è che i vizi denunciati dai ricorrenti sono stati riscontrati. Non solo questioni formali, tipo cancellazioni, ma schede mancanti, plichi ritrovati aperti e verbali redatti in duplice copia con risultati diversi e altro ancora. I vizi al momento riguardano 48 sezioni su 78. Il Tar si trova davanti a più opzioni: può rigettare il ricorso e quindi lasciare immutato il quadro amministrativo sancito dalle elezioni, potrebbe accogliere parzialmente il ricorso e quindi annullare il voto di un certo numero di queste sezioni perché può ritenere che in alcune i vizi siano marginali. Altra ipotesi è l'accoglimento totale del ricorso: in questo caso secondo la giurisprudenza dominante in campo amministrativo si determinerebbe l'annullamento integrale delle elezioni, perché risulta compromessa la complessiva volontà popolare.  Qualsiasi sia la decisione, annullamento parziale o totale, si dovrà rivotare per i candidati a sindaco e i candidati consiglieri.

I possibili scenari in caso di accoglimento del ricorso da parte del Tar

1) In caso di accoglimento parziale del ricorso per riscontrati vizi sostanziali invalidanti in un numero limitato di sezioni elettorali, il Tar disporrà l’annullamento delle elezioni in detto numero di sezioni e disporrà il rinnovo delle elezioni solo in queste sezioni con gli stessi candidati a sindaco e gli stessi candidati al Consiglio comunale delle ultime amministrative dell’autunno del 2019. Il prefetto, ricevuta la notifica della sentenza di accoglimento del ricorso, provvederà immediatamente allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme e l’Amministrazione comunale cesserà a tutti gli effetti. La prefettura nominerà un Commissario della prefettura che guiderà il Comune fino a nuove elezioni che dovranno tenersi entro 60 giorni dallo scioglimento.

2) In caso di accoglimento parziale del ricorso per riscontrati vizi sostanziali invalidanti in un numero elevato di sezioni elettorali o in caso di accoglimento totale del ricorso, il Tar, stante il grosso numero di elettori chiamati a rivotare (in media a Lamezia ogni sezione ha dai 700 ai 1220 aventi diritto al voto iscritti) disporrà l’annullamento totale delle elezioni e il rinnovo radicale delle elezioni. Anche in questo caso, il prefetto ricevuta la notifica della sentenza di accoglimento del ricorso, provvederà immediatamente allo scioglimento del Consiglio comunale e l’Amministrazione cesserà a tutti gli effetti. Verranno indette nuove elezioni (che si terranno presumibilmente nella primavera del 2021) con nuovi candidati a sindaco e nuovi candidati al Consiglio comunale.

Vicenda incandidabilità Mascaro

Si potrebbe anche verificare il caso particolare in cui il Tar Calabria-Catanzaro disporrà l’annullamento delle elezioni in un numero limitato di sezioni e il sindaco Mascaro viene dichiarato incandidabile dalla Cassazione (si ricorda che si è tenuta in Cassazione lo scorso 30 novembre l’udienza per l'incandidabilità di Mascaro in attesa di pronunciamento). In questo caso si aprirebbero scenari inediti e ancora tutti da decodificare nei loro effetti.

Antonio Cannone

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