Lamezia: De Biase, ecco perché ho abbandonato sciopero della fame

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Lamezia Terme - “Ieri venerdì 21 agosto 2015 alle ore 11:45 ho dovuto interrompere la manifestazione iniziata alle ore 6,30 davanti l'ingresso principale dell'ospedale di Lamezia Terme - spiega, in una nota, Salvatore De Biase in merito allo sciopero della fame contro il depotenziamento dell’ospedale lametino - avrebbe dovuto andar avanti ‘finché ce la facevo’. Gli amici Medici, che fin dall'inizio della mattinata mi avevano allarmato, e la mia famiglia hanno avuto la meglio. Ho trascorso la giornata sotto controllo ed oggi, per fortuna, riprendo dopo un solo giorno di digiuno e con tanti farmaci a sostegno. Debbo dire che la manifestazione ha avuto gli affetti che speravo,pur nel breve periodo di poco meno di cinque  ore. Tanta gente comune si è fermata,tanti operatori sanitari. Ho ricevuto tantissima solidarietà e condivisione. I Cittadini di Lamezia sono convinti che per la sanità siamo quasi arrivati ad un punto di non ritorno  e che ‘qualcosa si deve fare’. Io ci ho tentato ed assicuro che non smetterò”.

“Ho detto ai tanti rappresentanti della politica lametina e regionale - prosegue De Biase - di tutti i colori che mi hanno contattato che l'obiettivo di tutti  a Lamezia dovrà essere di non accettare lo smantellamento del nostro ospedale e della nostra sanità. A parole siamo tutti d'accordo. Rimane ora di tradurre gli impegni che mi hanno assicurato di incontrare a Lamezia il commissario Scura al quale dobbiamo tutti insieme dire che vogliamo certezze. Prima di tutto sulla destinazione della struttura ospedaliera perché non è più sostenibile che dobbiamo per forza essere bacino d'utenza di Catanzaro da cui distiamo troppo poco per continuare ad essere forzosamente separati. Dobbiamo sapere ora se saremo considerati ancora ospedale ridotto e di quali riduzioni si tratta. Dobbiamo far vedere al commissario il nostro ospedale e chiedergli se una struttura di questo genere, a norma, al centro della Calabria,si possa ancor di più limitare. E se, invece, non è interesse dell'intera Regione che questa struttura venga utilizzata al meglio”.

“La Città - conclude il capogruppo di FI al Comune - deve essere unita e compatta in questo obiettivo per cui non intendo ribattere a quanti vorrebbero farne una questione politica ed a quanti vorrebbero confondere le mie diverse posizioni di anni trascorsi con la necessità attuale di una comune strategia. Non è dicendo che De Biase ha sbagliato in quella o in questa occasione che risolviamo qualche questione ma cercando insieme una via comune contro chi volesse continuare l'opera di smantellamento,di qualunque colore politico sia”.

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