Lamezia, Giovani Democratici su campagna vaccinale in città: "Avvenga nel massimo rispetto dell'equità"

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Lamezia Terme - "Il Generale Figliuolo nella sua visita nei giorni scorsi nella nostra Regione ha dichiarato “La Calabria sta facendo bene e migliorerà in futuro”.  Non sappiamo che dati abbia in mano il Generale e siamo convinti anche noi che in futuro la Calabria migliorerà, anche perché fare peggio è difficile, ma per il presente sicuramente non sta facendo bene. Non a caso siamo una delle regioni con l’indice Rt più alto, attualmente sopra 1,30 e ultima per dosi somministrate in rapporto alla popolazione. Ennesimo dato preoccupante sono le dosi somministrate alla categoria “Altro”. Ed è proprio su questo enigma che vorremmo capire di più dal Commissario Longo e dal Generale Figliuolo" è quanto affermano in una nota i Giovani Democratici Lamezia.

"Abbiamo già denunciato - precisano - come alcune categorie esposte più di altre, ad esempio i dipendenti dei supermercati, non siano state considerate tra le categorie a rischio a discapito di altre, purtroppo gli interessi corporativi sono difficili da abbattere. È vero che il governo ha dichiarato che pur di non sprecare i vaccini si possa vaccinare anche il primo che si trovi a passare, spesso però nella disorganizzazione si cela uno dei mali della nostra terra: il clientelismo. Proprio nella giornata di ieri un nostro concittadino denunciava con sdegno e rabbia la disorganizzazione che avviene giornalmente all’ospedale facendo trapelare come la politica stia intaccando per l’ennesima volta, la giustizia sociale a favore della casta".

"In un Paese civile - aggiungono ancora - non è possibile assistere quotidianamente a scene che stanno avvenendo nel nostro Ospedale, dove ad un certo orario si raggruppano decine di persone con la speranza che siano rimaste delle fiale per essere vaccinati. Chiediamo a chi è preposto di organizzare al meglio il servizio, programmando ad esempio delle liste giornaliere di ‘’riserva’’ composte da categorie ‘’ fragili’’ come, ad esempio, i settantenni o i cardiopatici fatti fuori vergognosamente dalla Regione Calabria, così come ha ribadito più volte il Dottor Indolfi, non è ammissibile aspettare a vuoto mentre in realtà possono essere contattati a fine giornata. Confidiamo - concludono -  che anche il Commissario Prefettizio, come massimo responsabile della salute pubblica, vigili su questa situazione e siamo sicuri che coloro che hanno effettuato il ‘’Giuramento d’Ippocrate’’ faranno di tutto affinché la campagna vaccinale avvenga nel massimo rispetto dell’equità".

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