Lamezia, Giunta delibera progetto Orti Urbani e Sociali

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Lamezia Terme – Potrebbe partire a breve la sperimentazione del progetto degli Orti Urbani a Lamezia Terme. L’Amministrazione, infatti, come si legge in una delibera di Giunta del 12 maggio scorso, “nell'ambito del programma degli interventi di sostenibilità ambientale fondato sulla partecipazione dei cittadini alla tutela dell'ambiente e del verde pubblico, intende sperimentare il progetto degli Orti Urbani”, poiché “tale pratica, coinvolgendo le associazioni, i cittadini, gli anziani, nel perseguire l'obiettivo di mantenere gli individui nel loro ambito sociale, favorisce attività occupazionali, quale stimolo alla partecipazione nei diversi momenti della vita collettiva” e spiega che “per sperimentare la pratica della "cultura dell'orto”, in sintonia con il decoro urbano e le tecniche agricole compatibili con lo sviluppo sostenibile, il Comune destina ad orti urbani, sociali e condominiali, appezzamenti di terreno di proprietà comunale, aree residuali, lotti interclusi, aree limitrofe non curate, che saranno successivamente individuate e rese disponibili per lo scopo”.

La Giunta comunale, quindi, ha intenzione di proporre al Consiglio Comunale la delibera, e per poter realizzare gli orti sociali, “è necessario integrare il Regolamento precedentemente approvato con la delibera di Consiglio Comunale”.

“Nell’ambito del programma di interventi di sostenibilità ambientale fondato sulla partecipazione dei cittadini alla tutela dell'ambiente del verde pubblico, - si legge nell’integrazione -  l'Amministrazione Comunale intende sperimentare il progetto degli Orti Sociali coinvolgendo le associazioni, i cittadini, favorendo la coesione sociale attraverso momenti di aggregazione collettiva. A questo proposito destina ad orti urbani, sociali e condominiali, appezzamenti di terreno di proprietà comunale, aree residuali, lotti interclusi, aree limitrofe non curate, affinché si sperimenti la pratica della "cultura" dell'orto in sintonia con il decoro urbano e le tecniche agricole compatibili con lo sviluppo sostenibile”.

“Il Comune di Lamezia Terme attraverso la rivisitazione di aree verdi inutilizzate o destinate ad altre finalità, affida, a titolo di comodato gratuito, - continua - in toto o in parte tali aree per la creazione degli orti urbani, orti sociali, orti condominiali. Tali aree saranno preventivamente individuate da parte della Giunta Comunale e saranno affidate mediante avviso pubblico. Le richieste presentate verranno esaminate dall'Ufficio del Verde. L'Amministrazione si riserva la destinazione a particolari categorie di soggetti”.

“L’assegnazione degli orti, è destinata a: cittadini singoli maggiorenni non titolari di diritto di proprietà o possesso anche in quote di appezzamenti di terreno siti nel territorio di Lamezia Terme; gruppi di cittadini regolarmente riconosciuti in forma associativa; associazioni che perseguono all'interno del proprio statuto le finalità di verde pubblico; condomini”.

“L’assegnazione dell'orto – si specifica - è di natura temporanea, e viene disposta con Determinazione Dirigenziale previa istruttoria dei competenti Uffici. A parità di requisiti l'assegnazione avverrà secondo l'ordine cronologico di presentazione delle istanze”.

La concessione dell’orto, che avrà una superficie massima di 100 metri quadrati per ogni singolo ortista, mentre nel caso di assegnazione a gruppi od associazioni la superficie massima assegnabile è di 700 mq con un minimo di 10 ortisti, avrà durata massima triennale ed alla scadenza potrà essere rinnovata con le stesse modalità.

“Alla scadenza della concessione, - si specifica - l'assegnatario dell'area dovrà rilasciare il terreno libero e vacuo da persone e cose, mentre rimarranno a beneficio del fondo i lavori, gli impianti e le colture eseguite durante il periodo della concessione, senza che il Comune sia tenuto a corrispondere indennità o compenso alcuno. L’assegnazione, - continua - è disposta a titolo gratuito senza nessun onere per il Comune ed è revocabile, con provvedimento motivato del Dirigente, in qualsiasi momento, anche senza preavviso, senza che nessun diritto o risarcimento spetti all’assegnatario”.

Per quanto riguarda le regole che gli assegnatari sono obbligati a rispettare si parla di: installare e rendere visibile apposita targhetta identificativa fornita dall'Ente all'atto dell'assegnazione; mantenere l’orto assegnato in stato decoroso; garantire l'effettiva e costante coltivazione: la mancata coltivazione non si deve protrarre oltre tre mesi pena la revoca dell'assegnazione; divieto di coltivazione di fave per motivi di sicurezza connessi alla salute pubblica; divieto di qualsiasi costruzione anche di minime dimensioni di capanni e similari; divieto di piantumazione di alberi ed arbusti, e di taglio di quelli esistenti all'assegnazione; non recintare il lotto assegnato, essendo consentita soltanto la semplice delimitazione di cm. 30 di altezza tra un lotto ed un altro; tenere pulite ed in buono stato di manutenzione le parti comuni, viottoli e fossetti di scolo; non danneggiare in alcun modo altri orti; non disturbare il quartiere, soprattutto la sera e durante la notte; non danneggiare e fare buon uso del sistema di irrigazione laddove esistente; se l'impianto non dovesse esistere, il conduttore è autorizzato ad effettuare a proprie spese e cure l'allaccio alla rete idrica. Il costo del contatore e del consumo d'acqua sarà a carico degli assegnatari; non svolgere attraverso l’orto assegnato attività di lucro; non accedere alla zona orti con auto e motocicli, ma servirsi degli spazi appositamente predisposti; non depositare materiali anche se non inquinanti; divieto di tenere stabilmente cani o altri animali negli orti, sono altresì vietati gli allevamenti di ogni tipo; è ammissibile una cassapanca per deporre gli attrezzi; gestire i rifiuti con raccolta differenziata e il compostaggio della materia organica”.

“Gli orti – concludono -  dovranno essere coltivati biologicamente ed è pertanto vietato l’uso di concimi chimici e di prodotti inquinanti (diserbanti, antiparassitari ecc.) che possono arrecare danno all’ambiente. L’uso di tali prodotti comporterà la revoca dell’assegnazione. Una percentuale del lotto assegnato, da determinarsi con riferimento al singolo lotto in sede di avviso, dovrà essere destinata alla coltivazione di piante ornamentali a basso fusto o fiori”.

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