Lamezia: Il nuovo decreto "Salva Roma" e il possibile dissesto in città

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Lamezia Terme - Con il nuovo decreto denominato "Salva Roma" approvato dal Consiglio dei Ministri sono previsti, per gli enti locali in difficoltà finanziaria, alcuni provvedimenti per sanare le situazioni più gravi, dando indicazione di criteri stringenti per l’obbligo di risanamento. Vengono, inoltre, sospese le procedure esecutive nei confronti dei Comuni in predissesto.

Inoltre, per l’esercizio 2014 gli enti locali che abbiano presentato, nel 2013, piani di riequilibrio finanziario che non sono poi stati approvati dalla Corte dei Conti, hanno la facoltà di presentare un nuovo piano entro 90 giorni dal diniego della Corte dei Conti a condizione che sia avvenuto un miglioramento nel risultato di amministrazione registrato nell’ultimo rendiconto approvato. Per il Comune di Napoli vengono inoltre sospese temporaneamente le procedure esecutive a carico. Per quanto riguarda il trasporto pubblico campano vengono vietate azioni esecutive verso società che gestiscono il tpl regionale fino al 30 giugno 2014.

Con un’altra norma si dispone che nei Comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, il cui riequilibrio finanziario sia condizionato da significative misure di riduzione dei costi e razionalizzazione delle società partecipate, l’ente possa raggiungere l’equilibrio entro tre anni compreso quello in cui è stato deliberato il dissesto. Previsto, anche, il recupero di somme indebitamente erogate. Le Regioni e gli enti locali che non hanno rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa sono obbligati a recuperare integralmente le somme indebitamente erogate al personale dirigenziale e non dirigenziale. Il recupero avviene gradualmente con quote annuali a valere sui fondi di amministrazione. Ora bisognerà vedere se in tali misure possano rientrare diversi comuni in difficoltà finanziaria come quello di Lamezia Terme.

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