Lamezia: Lettera aperta di Viola a Mario Magno su sviluppo aeroporto

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Lamezia Terme - Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Riccardo Viola al consigliere regionale Mario Magno per quanto riguarda le prospettive di sviluppo sull’aeroporto di Lamezia.

“Caro Mario, quello che è accaduto nell’ultimo anno non lascia dubbi: vi è in Calabria una raffinata regia per inglobare l’aeroporto di Lamezia Terme in un’unica rete insieme con quelli di Reggio Calabria e di Crotone e presentarla come la possibilità di sviluppo della Calabria e, quindi, anche di Lamezia Terme e del lametino. Non è così ed è’ singolare la visione dell’interesse generale che si ha da parte del governo regionale, quando si tratta di Lamezia Terme e del lametino. Quando, come nella sanità, v’è necessità di avere una visione regionale e provinciale e una programmazione conseguente che non limiti Lamezia e il lametino a semplice bacino d’utenza e non convogli l’ottanta per cento delle risorse sul vicino capoluogo, allora non ci vien data risposta. Quando nella questione aeroporti della Calabria vi è la netta, conclamata, pluriennale supremazia dell’aeroporto di Lamezia Terme in confronto agli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, strutture con poca attività commerciale e grandissima capacità di assorbire risorse e di restare a galla nonostante un perenne bilancio in rosso, allora da Lamezia si deve guardare agli interessi della Regione e sacrificare l’aeroporto di Lamezia Terme pur di tentare di salvare gli scali amici di Reggio Calabria e di Crotone. No, non ci stiamo. E non crediamo che la vicepresidente Stasi, che è fortemente impegnata a salvare il suo piccolo aeroporto ove nell’ultimo periodo ha speso risorse enormi per ora inutilmente, sia la persona adatta per difendere il nostro aeroporto.

Che non avrebbe bisogno di essere difeso perché è l’unico in crescita di traffico e, fino a due anni addietro, l’unico con il bilancio in positivo a differenza degli altri due aeroporti calabresi, veri e propri pozzi mangia-soldi per milioni e milioni di euro. Sarebbe stato interessante che, oltre e prima che sul QTRP, avessi organizzato un incontro pubblico per spiegare perché l’aeroporto di Lamezia Terme, in crescita di traffico e con un bilancio sempre in equilibrio, ad un cento punto, e sempre con un traffico in incremento, presenti un bilancio in rosso per cifre consistenti, mentre l’aeroporto di Reggio Calabria, con un bilancio perennemente in rosso di decine di milioni di euro ad un certo punto mostra un bilancio positivo. E, quel “certo punto”, cade guarda caso subito prima del declassamento del nostro aeroporto e dell'innalzamento sviluppo di quello di Reggio Calabria. Questo genere di convegno avrebbe avuto grande partecipazione perché a Lamezia ancora non abbiamo capito come mai un progetto regionale che mira soprattutto a pubblicizzare gli scali di Reggio Calabria e Crotone sia stato imposto alla SACAL, diventando una sua spesa ed il reale motivo del suo deficit. Anzi abbiamo capito che la vera questione sta nel “manico”, cioè nelle società di gestione degli aeroporti, che sono vere e proprie cinghie di trasmissione di chi li nomina. Fanno cioè non gli interessi dell’ente aeroporto, bensì eseguono le decisioni interessate di chi li ha nominati e provvede a sanare deficit da sballo. E’ sostenibile ancora oggi tutto ciò? possiamo pensare che l’ente comune, provincia, regione possa farsi carico di straordinari deficit per sostenere  un aeroporto  perennemente con bilanci in rosso?

E, ancor di più, possiamo tollerare che con i soldi dei lametini si promuovano interessi di strutture aeroportuali con le quali dovremmo competere? Fuori la politica dagli aeroporti!Fuori la politica dall’aeroporto di Lamezia Terme! Si lavori immediatamente perché le quote in possesso degli enti pubblici a cominciare da quelle in possesso delle province in dismissione siano rese disponibili per una gestione privata, trasformandole in azionariato popolare. Anche le quote di proprietà del Comune di Lamezia Terme, che quale ente con la maggior quota di azione deve però conservare una Golden Share. Si crei una vera possibilità di crescita del nostro aeroporto che potrà essere un volano di sviluppo non solo per Lamezia Terme, ma per tutto il lametino, perché le previsioni dell’ENAV danno un traffico di 5,5 milioni di passeggeri nei prossimi venti anni. Questa è la vera sfida. Il resto, compreso la tua telecomandata esternazione mirante alla successiva dichiarazione di soddisfazione, non serve a Lamezia e al lametino. Siamo decisi nella sfida: un gruppo di cittadini lametini è disponibile a far democratica pressione sul nostro Comune perché s’imbocchi la via di promuovere una gestione privata e popolare del nostro aeroporto anche attraverso la proposta di un referendum. Tu da che parte stai? E, poiché siamo in argomento, perché non ci rassicuri che quando hai votato per il cambio del nome del nostro aeroporto hai voluto solo scherzare?".

 

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