Lamezia, Meetup 5 Stelle: “Il progetto Sa.R.a. e la mancata riqualificazione urbana”

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Lamezia Terme – Si dimostra critico nei confronti dell’evoluzione attuale del progetto SA.R.A.  che riguarda la riqualificazione urbana del quartiere Savutano, il Meetup Cinque Stelle lametino per il quale sarebbe diventato “un mero completamento di “scheletri” Aterp a fini residenziali”.

Si tratta di un progetto, partito nel 2012, per un importo complessivo di 35.404.540,32 euro, perché Lamezia era rientrata tra le città beneficiarie di un finanziamento nazionale da 30 milioni di euro, tetto massimo consentito, dato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativamente alla proposta di “Contratto di valorizzazione urbana”, inteso come insieme coordinato di interventi con riferimento ad aree urbane degradate. Nel contempo era stato anche approvato un protocollo d'intesa tra il comune di Lamezia Terme e l'ATERP di Catanzaro, quale ente proprietario degli immobili interessati.

“Senza prescindere – sottolineano dal Meetup - dalla immediata necessità di completare e ristrutturare i vecchi fabbricati ATERP risalenti al 1980, che, oltre ad essere brutti, nel tempo rischiavano di diventare del tutto inutilizzabili, il Progetto SA.R.A. puntava – anche con il coinvolgimento diretto dei residenti in fase di elaborazione - ad operare una serie di scelte, a livello globale e particolare, che avrebbero garantito, di fatto, una decisa trasformazione dell’intero quartiere destinato all’edilizia popolare sovvenzionata, e già degradato di suo, in una parte viva del nucleo abitato”. “Nello specifico, - proseguono - erano state previste una serie di servizi e strutture volte all’inclusione sociale, per garantire che da li al 2022, attraverso l’instaurarsi di percorsi di accompagnamento all’insediamento, si gestisse in maniera graduale la presa di possesso di tutti quegli alloggi popolari oggi abbandonati e più volte oggetto di occupazione abusiva, evitando, così, quelle situazioni di degrado civile e sociale che si sono invece verificate nell’area di “Ciampa di Cavallo” o a San Pietro Lametino”.

“Con la deliberazione della Commissione Straordinaria n. 56 del 26.03.2018 si è definitivamente scelto di rinunciare – secondo il Meetup - a tutto quel ricco “contorno”, precondizione indispensabile, ed indipendente da qualsiasi colorazione politica, per il successo stesso dell’iniziativa. Viene dunque spontaneo chiedersi: dato che si erano create le opportunità giuste per rendere non solo il quartiere in questione, ma, di riflesso, tutta Lamezia un esempio di riqualificazione urbana, come mai si è poi deciso di stravolgere l’idea base del Progetto, riducendo il tutto ad una mera ristrutturazione di vecchi, e mai completati, fabbricati Aterp da adibire ad edilizia sociale? Siamo certi – concludono - che i residenti del quartiere Savutano gradiscano che quella situazione da sogno, per come era stata loro inizialmente prospettata, venga invece trasformata in un incubo potenzialmente capace di generare ulteriore isolamento ed emarginazione, oltre che danni economici? A chi giova tutto ciò?”.

Nella delibera del 26 marzo scorso e pubblicata sull’albo pretorio, viene specificato che è prevista anche la realizzazione, ai piani terra di alcuni edifici, di diversi servizi e attrezzature pubbliche come Micro Nido, Asilo Nido; Ludoteca, Centro e Sala Musica; Mediateca; Centro Polivalente per i Giovani; Centro Diurno per Anziani, Spazi per un Centro Commerciale Naturale ma l’insediamento di queste funzioni pubbliche pone, come specificato nella delibera “diversi inconvenienti” e quindi, l’Aterp intanto, ha dato il nulla osta per la realizzazione del centro per Anziani in un’area di sua proprietà a ridosso degli edifici da riqualificare e così è stato dato mandato all’ufficio tecnico per la modifica al progetto preliminare “consistente – specificano nella delibera - nell’allocazione delle strutture pubbliche al di fuori dei fabbricati ATERP”.

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