Lamezia: nasce “Polo Sovranista”, Alemanno: “Stiamo costruendo una casa comune della destra”

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Lamezia Terme - E’ stata promossa da “Azione Nazionale” e da “La Destra” l’assemblea regionale per la costituzione di un nuovo movimento identitario, denominato per ora “Polo Sovanista”, che dovrebbe unificare sotto un’unica entità politica la destra italiana. Fra gli intervenuti una serie di ospiti appartenenti a partiti del medesimo orientamento interessati alla proposta, fra cui l'ex governatore Giuseppe Scopelliti, Iole Santelli e Sergio Abramo di Forza Italia, Domenico Furgiuele di Noi con Salvini, Franco Stinà di Riva Destra. Fra i presenti in platea anche Mimmo Tallini e Giuseppe Spinelli. Cuore del convegno, introdotto dai portavoce Antonello Cariglino e Mimmo Arena, gli interventi di Roberto Menia, Francesco Storace e Gianni Alemanno, che hanno delineato i contenuti della nuova proposta politica di cui sono fautori  e di cui presto, nel corso del prossima assemblea nazionale di Roma, si stabilirà il nome definitivo – ed è già possibile fare la propria proposta via web.

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Al centro del progetto i concetti di sovranità popolare, di aggregazione, di difesa identitaria. “Stiamo costruendo una casa comune della destra – dice Alemanno – per creare unità e resistere ad attacchi e diffamazione: vogliamo una patria aperta ma ci vogliamo tenere le chiavi di casa per difendere il nostro territorio”. L’oggetto di tale difesa è identificato soprattutto con i “flussi migratori mai visti” che attraversano il Mediterraneo e con la globalizzazione economica che divora le imprese italiane, oggetto di “shopping” da parte delle multinazionali straniere. Ma ci si vuole difendere anche dai mezzi di comunicazione di massa e dalla stampa che punterebbero arbitrariamente il dito su personaggi come Marine Le Pen o il neo presidente americano Trump, che avrebbe vinto proprio grazie alla sua politica contro l’immigrazione e le ingerenze del mercato cinese.

“Solo il 7% degli stranieri che approdano sulle nostre coste sono rifugiati politici: la restante parte sono imbroglioni e devono essere riportati a casa loro” – tuona Alemanno, senza dimenticare di far riferimento al fatto che le nuove politiche di sviluppo del Mediterraneo dovrebbero valorizzare maggiormente il sud e in particolare il porto di Gioia Tauro. Sempre a proposito della situazione del Mezzogiorno, Storace annuncia: “Se serve voglio tornare qui molte volte, a sostenere quelli che saranno i nostri amministratori, perché non si sentano più soli”. Da più parti giunge la critica a Oliverio contrapposta al plauso per la passata amministrazione Scopelliti.

G.D.S.

Scopelliti: "Fusione An-La destra punto di partenza" 

"Il 3 ottobre 2015 con Gianni Alemanno avevamo tentato di rimettere insieme i pezzi della Destra ma non ci siamo riusciti. Il giorno dopo con Alemanno e Roberto Menia ci siamo chiesti se continuare o no ed abbiamo deciso di continuare. Adesso stiamo rifacendo questo tentativo con l'obiettivo di fondare questo movimento politico che è la sintesi di Azione nazionale e de La Destra". A dirlo è stato l'ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti parlando con i giornalisti a Lamezia Terme a margine dell'Assemblea congressuale per la Calabria del nuovo soggetto politico in vista del congresso nazionale in programma il 18 e 19 febbraio a Roma.

"Questo - ha aggiunto - non è un approdo ma è l'inizio di un percorso perché la nostra volontà è quella di ricostruire una grande Destra anche perché oggi manca la politica e questo nuovo soggetto nasce dai territori e sui territori per riavvicinare i cittadini alle Istituzioni, se si pensa che i parlamentari oggi sono sempre più distanti e distinti dal territorio. Siamo stati vittime di una strategia di aggressione verso le Regioni vedi Formigoni, Cota, Errani, Polverini e tanti altri costretti a dimettersi. Poi è toccato anche a me".

"Noi - ha detto ancora Scopelliti in riferimento al suo periodo alla guida della Regione Calabria - eravamo riusciti a costruire un forte progetto per la Calabria: quello di restituire speranza e sogni ai calabresi. Abbiamo fatto la Cittadella, abbiamo tagliato 250 milioni all'anno di spese alla sanità. Riuscite a trovare qualcuno che dal 1970 ad oggi in questa regione ha fatto queste cose? Non c'è nessuno. Oggi, rispetto a quel sogno, alla Calabria non è rimasto nulla: si sono perse fiducia e speranza".

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