Lamezia, Popello (Fdi) sul mercato di Rotoli: "Vogliamo un incontro con i commissari"

rotoli_086bf.jpgLamezia Terme - "A che punto è la discussione sul futuro del mercato di Contrada  Rotoli? Le ultime notizie, mesi fa, raccontano di un nuovo tavolo per decidere sulla questione ma poi, come sempre, non si è saputo più nulla. Completata - come sappiamo - nel 2011 e costata circa 3 milioni di euro, la struttura era stata progettata per ospitare un mercato ortofrutticolo e vivaistico. Ma, a fronte del suo abbandono e delle denunce sulla scena nazionale, per provare a limitare il danno, attualmente è utilizzata dalla Lamezia Multiservizi. Al Comune sembrava avessero iniziato a valutare un nuovo bando per la sua riassegnazione, ma al momento non sembrano essersi chiariti le idee" è quanto si legge in una nota di Vincenzo Popello, membro del direttivo di FdI Lamezia e imprenditore nel settore agricolo.

"Il mercato di Contrada Rotoli -  afferma Vincenzo Popello, membro del direttivo di FdI Lamezia e imprenditore nel settore agricolo  - è nato con uno scopo ben preciso ed ha tutte le carte in regola per diventare un grande centro logistico del settore: non ne possiamo più di aspettare. Vivo quotidianamente - prosegue l'attivista -l'insofferenza di imprenditori agricoli a cui la politica sembra voler mettere i bastoni tra le ruote. Se la struttura ha bisogno di essere rimessa a norma, si faccia al più presto. Se c'è bisogno di un progetto serio di sviluppo, si faccia immediatamente e realisticamente: noi possiamo e vogliamo essere d'aiuto, per questo chiediamo un incontro costruttivo ai commissari. Gli ostacoli, inclusa la vicinanza del mercato generale di Catanzaro, non possono bloccare la crescita: al contrario, devono essere uno stimolo per progetti ancora più ambiziosi. Possiamo migliorare e differenziare l'offerta, possiamo progettare un servizio più all'avanguardia. Non vogliamo altri sprechi di denaro pubblico, tanto meno ci interessa che la politica ci faccia favori".

 "Semplicemente conosciamo le obiezioni, ma abbiamo anche le risposte: gli amministratori ascoltino chi opera nel settore prima di decidere", aggiunge Popello. Reinventatosi imprenditore agricolo nel corso della crisi causata dalle restrizioni, Popello non ama la politica delle chiacchiere di chi ha in tasca lo stipendio sicuro. In un periodo di depressione economica generale, ha ricominciato dalla terra invece di darsi per vinto. Ecco perché non accetta che Lamezia Terme continui ad essere presa in giro da chi dovrebbe mettere le ali al suo sviluppo. 

 "Politici, amministratori e commissari da anni ripetono che Lamezia deve diventare il volano economico della Regione Calabria- conclude Popello- "eppure le cattedrali nel deserto non si contano. La nostra stessa città, situata in uno snodo chiave dell'infrastruttura dei trasporti nazionale, ha una potenzialità economica che la classe politica sembra non vedere o è incapace di sfruttare. Come un Ferrari che scende in pista col motore di una Fiat 500, Lamezia è nelle mani di “meccanici” non all'altezza. Ma ora siamo stanchi di stare a guardare".   

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