Lamezia Terme - "Sono veramente indignato per il comportamento della Maggioranza in Consiglio Comunale che ha fissato l’approvazione del Paino Strutturale per il 16 dicembre, data in cui non potrà essere presente il Consigliere di Lamezia bene comune. Per la verità questa decisione segue quella della Commissione, che fino a quel momento aveva invece dimostrato volontà di collaborazione, senza che alcuni passaggi importanti e (stabiliti dalla stessa delibera di Giunta) venissero consumati. A ciò si aggiunge qualche sfortunato pettegolezzo giornalistico che insinua di diktat dei Partiti sui consiglieri che non ci sono mai stati perché, sin dall’inizio la discussione non è stata se votare a favore del Piano Strutturale (inadeguato per tutti) ma solo gli argomenti da introdurre per motivare le ragioni del Centro Sinistra" è quanto si legge in una nota di Italo Reale.
"Che non fosse necessario un dibattito per scegliere il voto negativo - precisa - è evidente dal momento che il Paino si basa su indirizzi del 2011 (12 anni fa) su un territorio che non è lo più stesso essendo decadute le misura di salvaguardia da 6 anni ed essendo mutato il quadro di riferimento normativo con l’approvazione e la prima modifica del Quadro territoriale di Coordinamento, senza considerare le numerose modifiche della legga urbanistica, di quella sulla casa ecc. Ma l’esame delle osservazioni ci ha convinto che il danno è molto più grave perché attraverso queste e gli atti unilaterali d’obbligo, la Giunta Mascaro si appresta ad autorizzare una edificazione diffusa e puntiforme che ci metterà in fondo alla graduatoria dei Comuni che potranno godere dei finanziamenti per il recupero e ristrutturazione dell’aree storiche e degradate. (Articolo 20 Aradro di coordinamento territoriali tomo IV)".
"Quindi non si tratta solo di un piano inadeguato ma- aggiunge - ché propone una nuova cementificazione in aree agricole (quando i residenti di Lamezia si sono ridotti di più di 4 mila unità ed il cosiddetto 100% hanno reso più conveniente il recupero che l’acquisto e l’edificazione del nuovo). ma di una scelta contro la normativa vigente e contro gli interessi di chi vuole una città con servizi efficienti e vivibile e vuole operare sul patrimonio edilizio esistente, magari favorendo le fasce di popolazioni con minori risorse economiche. Ed allora, mi sento di fare una proposta ai partiti, a tutti i partiti: Approviamo il Piano Strutturale e tutte le osservazioni che vogliono edificare all’interno delle aree urbanizzate, il Consiglio Comunale dia l’incarico al Dipartimento di Programmazione Territoriale di Reggio Calabria di procedure all’attualizzazione del Piano coinvolgendo studenti e professionisti di Lamezia, rendiamo utilizzabile e disponibili le aree del Piano di insediamento produttivo di Rotoli per le attività economiche che vogliono insediarsi a Lamezia e respingiamo le richieste che impegnano terreno agricolo attraverso le aree urbanizzabili. In questo modo renderemmo immediatamente fruibili le aree interne al perimetro urbano ed eviteremmo di entrare in contrasto con tutta la normativa in materia urbanistica ma soprattutto eviteremmo una scelta grevissima in termini di funzionalità e vivibilità della nostra città".
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