Lamezia, Reale su ritardi del consiglio comunale

Italo-Realeok_33324_bc962_60e08_6326d.jpgLamezia Terme – “Mi pare che la risposta del Presidente del Consiglio Comunale al centrosinistra, che lamentava i ritardi di convocazione delle commissioni e la strumentalità della costituzione di sette gruppi del centrodestra, sia fuorviante e non tenga conto delle reali difficoltà dell’Ente”. Sulla questione interviene, in una nota, Italo Reale. “Difficoltà che richiedono uno sforzo Comune – dichiara - che la correttezza istituzionale pretende che venga impostato e perseguito nelle sedi elettive. Ma se nessuno convoca le Commissioni (o si ritarda) e se si organizza il lavoro pensando ai gettoni di presenza invece che all’efficienza, tutto diventa molto più difficile. Voglio, per tornare ai problemi, sollevare due questioni che hanno dimensioni enormi e che riguardano l’infelice attivazione di quota 100 (per le pensioni) che non accompagnata da una politica di nuove assunzioni, ha svuotato gli Uffici ed ancora di più li svuoterà nei prossimi mesi perché il carico di lavoro e di responsabilità per chi è rimasto non è sopportabile”.

“Ma, e questo è il punto – si chiede Reale - i dirigenti hanno predisposto gli atti amministrativi richiesti dalla legge, per poter procedere almeno ad alcune nuove assunzioni? Ritengo di no perché in due fanno il lavoro che in altri tempi è stato di sette dirigenti e credo siano totalmente assorbite dall’ordinaria amministrazione. Vuole il Sindaco, con l’assenso dei gruppi consiliari, per il tempo strettamente necessario all’adempimento, consentire, al dirigente preposto, di studiare e preparare gli atti amministrativi necessari per ottenere l’indizione di quei concorsi che oggi sono vitali al funzionamento dell’Ente liberandolo dell’ordinario? Se così non sarà il Comune si trasformerà in quel deserto dei tartari di letteraria memoria. In campagna elettorale Lamezia Bene Comune, ma oggi mi pare anche Tansi, hanno denunciato lo stato di criticità del collettore di Fiume Bagni che è a rischio di collasso. Per capirci, se questa circostanza - sempre più probabile, accadrà migliaia di ettari verranno invasi da liquame (si tratta del collettore delle fogne che indirizza verso il depuratore dell’area industriale) con conseguenze immaginabili per i terreni, la salute dei cittadini, le falde, il mare ecc. La Regione si era impegnata ad un finanziamento di 1 milione e duecentomila euro che pare sia stato deliberato”.

“Non ritiene il Comune che – conclude Italo Reale - dovrebbe verificare ed acquisire il dato per procedere immediatamente ad un bando e ad appaltare i lavori oppure dobbiamo attendere il disastro per contestarci le responsabilità mentre Lamezia, sicuramente, subisce il danno? Quindi, oltre un mese fa abbiamo apprezzato la composizione della Giunta ma questo non sarà sufficiente se il Sindaco non si convince che deve chiedere alla minoranza (ma anche alle associazioni ed ai gruppi sociali) una collaborazione sui problemi nei luoghi istituzionali sollevando ed acquisendo i problemi urgenti e proponendo ed accogliendo soluzioni. Se così non sarà ‘non la vedo per niente bene’ per Lamezia”.

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